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La Sports Academy si separa dal nome "Mamba": si rompe il legame con Kobe Bryant

Davide Fumagalli

Aggiornato 13/05/2020 alle 14:56 GMT+2

Il simobolo della seconda vita cestistica dell'ex stella dei Los Angeles Lakers annuncia l'inaspettato cambio di rotta in accordo con i rappresentanti del figlio di Jellybean, scomparso tragicamente lo scorso 26 gennaio: secondo molti potrebbe esserci la pressione di Vanessa, la vedova di Bryant.

Mamba Sports Academy, Kobe Bryant

Credit Foto Getty Images

Non più "Mamba Sports Academy", d'ora in poi sarà solo "Sports Academy". A sorpresa sparisce il riferimento a Kobe Bryant nell'accademia nata nel 2018 insieme a Chad Faulkner e che rappresentava la seconda vita cestistica dell'ex stella dei Lakers, un impegno incentrato nell'insegnamento del basket, soprattutto quello femminile, puntando sulla grande passione della figlia Gianna che sognava il college e poi diventare un asso della WNBA. La tragedia dello scorso 26 gennaio a Calabasas si è portata via però Kobe, Gigi e adesso anche il ricordo del Black Mamba, il soprannome del figlio di Jellybean che era associato all'accademia e all'impegno verso i ragazzi.
La Academy ha annunciato di voler rinunciare all'associazione diretta con l'ex superstar dei Lakers come segno di rispetto nei suoi confronti. Una decisione presa in accordo con i rappresentanti di Bryant
Secondo alcuni dietro a questa mossa dell'accademia ci sarebbe stata una forte pressione di Vanessa, la vedova Bryant, desiderosa di non veder più l'effige dell'accademia associata al nome del marito tragicamente scomparso.
Il CEO Chad Faulkner ha poi spiegato attraverso una nota ufficiale: "La nostra convinzione è che Kobe sia unico e come tale a lui vada riconosciuto un posto speciale, una sorta di Hall of Fame, ed è con questo intento che 'ritiriamo' il suo nome dalla nostra ragione sociale, continuando a operare come Sports Academy. Siamo stati fortunati a imparare tanto da Kobe e vogliamo continuare a ispirarci ai suoi insegnamenti in maniera molto rispettosa". Faulkner ha poi ribadito l'idea di erigere una statua per Kobe all'entrata di entrambe le sedi, a Thousand Oaks, dove quel dannato elicottero era diretto quel 26 gennaio, e a Redondo Beach.
La decisione finale però sarà solo e soltanto della famiglia Bryant, che sta attraversando un momento difficile e doloroso: siamo pronti a farlo ma non vogliamo affrettare nessun tipo di processo
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20.000 con la 8 e la 24 per Kobe e Gigi Bryant: lo Staples Center ricorda il Mamba e Mambacita

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