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Basket, NBA Finals: le 5 storie della notte che vi siete persi. Splash Poole, il 35-14 Warriors, le perse dei Celtics

Davide Fumagalli

Aggiornato 07/06/2022 alle 21:33 GMT+2

BASKET, NBA - Sono ufficialmente iniziate le Finals 2022, la serie al meglio delle sette partite che assegna il titolo di campione. Uno spettacolo ancora più entusiasmante che ogni notte regala record, highlights, giocate spettacolari, statistiche, rumors e curiosità, dentro e fuori il parquet. Ecco le 5 storie da evidenziare nella notte delle Finals tra Golden State Warriors e Boston Celtics.

Jordan Poole segna da metà campo a fine 3° di gara 2, NBA Finals 2022

Credit Foto Getty Images

Archiviata la regular season 2021-22 che ha emesso tutti i suoi verdetti, e pure i primi tre turni di playoff, la NBA arrivata al dunque con le Finals, la serie che assegna il titolo. Dopo una maratona di 82 partite, gli spareggi del torneo Play-In e appunto i playoff, nella notte tra giovedì 2 e venerdì 3 giugno scattano le NBA Finals tra Golden State Warriors e Boston Celtics per aggiudicarsi il titolo di campione nel 75esima anniversario della nascita della lega professionistica americana oggi guidata dal commisioner Adam Silver. Ogni notte sarà ancora più intensa, più viva, più spettacolare, con giocate, record, protagonisti e curiosità, dentro e fuori il parquet. Ecco quindi qui riassunti le 5 storie più stuzzicanti e particolari della notte nei playoff NBA.

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Il protagonista

Stephen Curry, chi sennò?! Dopo i 34 punti di gara 1 (21 nel primo periodo), si ripete con 29 in gara 2, restando seduto per tutto l'ultimo periodo. Aggiunge 6 rimbalzi, 4 assist, 3 recuperi e chiude con 5 su 12 da tre, la sua 14esima prestazione alle Finals con 5 o più canestri dalla lunga distanza a bersaglio: per distacco il migliore all-time, con Klay Thompson secondo che si ferma a quota cinque.

Il momento decisivo

Straripante il terzo periodo di Golden State che archivia gara 2 con 12' d'anticipo: 35-14 il break della squadra di Steve Kerr e il +21 è il differenziale più ampio in un periodo nelle storia dei Debs alle Finals. I Celtics, che hanno più perse che canestri nel quarto, 5 a 4, rimontano fino a -6 sul 62-68, poi da lì arriva il colpo del ko: 19-2 di parziale con due bombe di Curry e le ultime due di Poole, la seconda da metà campo allo scadere. Splash!

La statistica

Molto gira attorno al numero delle palle perse dei Celtics perchè generano transizione e canestri più semplici per Golden State. Se in gara 1 erano state 12 perse per 10 punti dei Warriors, in gara 2 i turnovers sono stati addirittura 18 (11 nel primo tempo) da cui i Dubs hanno ottenuto 33 punti, un'esagerazione!

La sorpresa

Dopo la straordinaria gara 1, con un impatto decisivo soprattutto nel quarto periodo, in gara 2 i Celtics pagano il mancato apporto dei giocatori di contorno. Se Tatum è salito di colpi (28 punti rispetto ai 12 di gara 1), sono spariti gli altri: Derrick White è passato da 21 a 12 punti, impalpabili in particolare Smarth e Horford, l'Mvp della prima partita, passati da 44 punti con 10 triple in coppia, a 4 punti senza bombe a segno.

La curiosità dentro o fuori dal campo

I Golden State Warriors sono una dinastia e lo confermano anche i numeri: il trio Curry-Thompson-Green ha conquistato la vittoria numero 18 alle Finals ed è a -1 dal nucleo Tim Duncan-Tony Parker-Manu Ginóbili, capaci di vincere 19 partite alle finali, record assoluto negli ultim 50 anni.

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