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Basket, NBA Finals: Stephen Curry e l'infortunio alla caviglia: "Ho sentito dolore ma sarò pronto per gara 4"

Davide Fumagalli

Aggiornato 09/06/2022 alle 21:33 GMT+2

BASKET, NBA FINALS - I Golden State Warriors tremano perchè, oltre al ko in gara 3 a Boston coi Celtics, devono fare i conti con l'infortunio di Stephen Curry, uscito a partita ormai compromessa per un problema alla caviglia sinistra, rimasta sotto il corpo di Horford nel tentativo di recuperare un pallone. "Valuteremo domani le condizioni di Steph", ha tagliato corto coach Kerr.

Curry: "Ora lo posso dire: sono il miglior tiratore di sempre"

Sarò in campo per gara 4
La prima partita a Boston rischia di diventare indimenticabile per i Golden State Warriors, ma nel senso peggiore dell'espressione. Infatti, oltre alla netta sconfitta per 116-100 conto i Celtics in gara 3, i Dubs devono fare i conti con l'infortunio alla caviglia sinistra di Stephen Curry, uscito a pochi minuti dal termine per un problema alla gamba dopo essere rimasto sotto al corpo di Al Horford nel tentativo di recuperare una palla vagante. "Andrà tutto bene. Ovviamente c'è un po' di dolore, ma andrà bene. Vedrò come mi sento domani, quindi sarò pronto per venerdì. È la stessa cosa successa a Denver, o contro Boston nella stagione regolare, ma non è così brutta", ha detto Curry in conferenza stampa.
In queste Finals, che vedono gli Warriors sotto 2-1, Steph è nettamente il migliore dei suoi visto che sta viaggiando ad oltre 31 punti di media in circa 36' sul parquet tirando col 49% da tre, 18 su 37 complessivo, numeri irreali! "Ho un piede in tensione e vedremo come reagirà. Non ho molto altro da dire. Non ho la sensazione che mi priverà di una partita. Ma dovremo sfruttare le prossime 48 ore per essere più preparati", ha aggiunto il numero 30. Nella conferenza stampa del giovedì, alla vigilia di gara 4, Curry ha rassicurato tutti, dopo che anche Shams Charania di The Athetic aveva fatto sapere che non c'era bisogno di fare degli esami: "Come ho passato le ultime ore? Ho dormito per 10 ore e mezzo, alzandomi solo per mettere il piede nel ghiaccio un paio di volte. In stagione regolare avevo immediatamente capito che l'infortunio era più serio, e che c'era qualcosa che non andava. Ieri non è stato così: certo, c'era dolore ma la sensazione è che non fosse così grave. Il fatto di avere avuto parecchi infortuni a caviglie e piedi nel corso della mia carriera, soprattutto all'inizio, mi ha fatto diventare un po' il medico di me stesso, se posso usare quest'espressione. E non dico che sia una buona cosa".
Coach Steve Kerr ha tagliato corto: "Valuteremo domani le condizioni di Steph". Draymond Green ha detto di averlo sentito urlare dal dolore nell'istante in cui è stato travolto da Horford, mentre Klay Thompson ha aggiunto: "Abbiamo bisogno di lui per vincere questa serie. Steph farà tutto ciò che è in suo potere per giocare. Spero davvero che stia bene perché è la nostra identità e senza di lui sarà molto difficile fare risultato". I numeri dicono che le squadre che hanno vinto gara 3 sul punteggio di 1-1 hanno poi vinto il titolo nell'82.1% dei casi (32-7), e che le squadre avanti 2-1 hanno poi conquistato l'anello nell'80.3% dei casi (49-12). Per Golden State si fa difficile, dovesse mancare Curry sarebbe assolutamente impossibile per i californiani pensare di mettere le mani sul Larry O'Brien Trophy.
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