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Basket, NBA - Gabriele Procida scelto al Draft dai Detroit Pistons: punti di forza e prospettive

Marco Arcari

Pubblicato 24/06/2022 alle 17:29 GMT+2

BASKET, NBA - Gabriele Procida è stato selezionato al Draft 2022 dai Detroit Pistons con la 36 scelta assoluta. Andiamo a conoscerlo meglio, mettendo in luce punti forza, debolezze e prospettive per la sua futura carriera in NBA. Atletismo devastante, buona mano anche da oltre l'arco dei 6.75 e una versatilità che potrebbe trasformarlo in un vero jolly. Potrebbe restare ancora un po' in Europa.

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Gabriele Procida è stato il secondo cestista italiano a essere scelto al Draft NBA 2022, dopo la prima chiamata assoluta per Paolo Banchero (Orlando Magic). Lo swingman comasco è stato selezionato con la numero 36 dai Detroit Pistons (via trade coi Portland Trail Blazers) e potrebbe esordire tra i pro a stelle e strisce in una franchigia decisamente futuribile e piena di talento, a cominciare da Cade Cunningham e Jaden Ivey.

Informazioni generali

  • Ruolo: guardia/ala piccola
  • Data di nascita: 1° giugno 2002
  • Altezza: 201 cm
  • Peso: 88 kg
  • Draft 2022: #36, Detroit Pistons, via Portland Trail Blazers

La sua stagione

Cresciuto cestisticamente nel vivaio della Pallacanestro Cantù, Procida ha esordito col club biancoblù in Serie A il 13 ottobre 2019 nella trasferta del Taliercio contro l'Umana Reyer Venezia. Nell'ultima stagione di LBA, disputata coi colori della Fortitudo Kigili Bologna, nelle 26 partite giocate (28 volte a referto), il classe 2002 ha prodotto 7 punti, 3 rimbalzi e 0.8 recuperi di media, tirando col 68% da due (ben 18 schiacciate), il 38.5% da tre e il 78.4% a cronometro fermo. Ha fatto registrare un season-high di 19 punti (7/10 dal campo), 7 rimbalzi e 29 di valutazione nella sfida interna dell'11 giornata contro l'Allianz Pallacanestro Trieste. Pur peccando un po' nella mancanza di continuità, è stato comunque uno dei migliori in tante partite della Fortitudo, non riuscendo però a evitare la retrocessione della Effe in Serie A2, anche a causa di una stagione molto travagliata al di fuori del parquet.
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Punti di forza

Dall'atletismo debordante alla grande mentalità, passando per wingspan insolito se rapportato a un giocatore del suo ruolo e mano veramente educata. Procida era uno dei classe 2002 più intriganti di tutto il Draft, anche perché nei test alla Combine di Chicago aveva impressionato tutti gli addetti ai lavori grazie alle sue doti fisico-atletiche. Indubbiamente, una verticalità simile, specie se rapportata al ruolo, è merce rara per giocatori europei, nonché suo potenziale e principale punto di forza per costruirsi una carriera da 3&D in NBA, ma il talento di Procida non si limita soltanto a questo. Tiratore molto solido e con un'ottima meccanica da oltre l'arco dei 6.75, qualità apprese negli ultimi tre anni grazie a un duro lavoro specifico, passatore sopra la media per quanto mostrato durante l'ultima LBA, difensore non élite ma comunque rispettabile, grazie a una rapidità di piedi notevole. A tutto ciò, si aggiungano una rara capacità di arrivare al ferro con giocate da highlight e buone abilità anche nel gioco in mid-range, zona ormai sempre meno esplorata nella pallacanestro contemporanea, specie in NBA.
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Aspetti da migliorare

Riguardando l'ultima stagione in LBA Serie A, indubbiamente la continuità di rendimento. Procida è un giocatore potenzialmente devastante, ma deve riuscire a incanalare tutto il suo talento nel miglior modo possibile per sfruttarlo continuativamente all'interno delle partite e non soltanto per spezzarle con quarti vicini al concetto di dominio sul parquet. Da migliorare anche il ball-handling, a oggi indubbiamente non uno dei punti di forza, specialemente quello della mano debole se vorrà giocare minuti importanti da guardia. L'hanno definito undersize per il ruolo di ala-piccola tra i pro statunitensi, ma i risultati dei test alla Combine hanno evidentemente smentito più di uno scout. Ciò nonostante, Procida può evidentemente lavorare ancora tanto sul suo fisico, nel migliorare il controllo del core al momento dell'assorbire contatti in penetrazione, e sviluppare un gioco in post-up che possa garantirgli di punire eventuali mismatch fisici, situazione non sempre sfruttata nel campionato italiano.
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Prospettive

L'evoluzione del basket ci porta a considerarlo quale potenziale 3&D di tutto rispetto. Un giocatore che potrebbe facilitare il gioco delle stelle della sua franchigia grazie a doti preziose in entrambe le metà campo. L'eventuale salto oltre Oceano non è però imminente e, anzi, diverse fonti già sostengono la volontà dei Pistons di lasciarlo in Europa qualche anno per farlo maturare ulteriormente e riaccoglierlo quando sarà pronto all'intensità di una pallacanestro non poco diversa rispetto a quella del Vecchio continente. Il futuro è però tutto da scrivere: il contratto pluriennale firmato con la Fortitudo Bologna nel luglio 2021 è ancora in essere, ma non è pensabile che un simile talento in rampa di lancio rimanga in Serie A2, con tutto il rispetto dovuto alla categoria. La sensazione è che la NBA disti ancora qualche step, magari provando a giocare minuti veri in squadre di buon livello nell'EuroCup per testare definitivamente le proprie qualità.
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