Playoff: preview e pronostici del primo turno ad Est e ad Ovest. Suns-Clippers e Cavs-Knicks promettono scintille

Nella serata italiana di sabato 15 aprile scattano i playoffs NBA 2023, la lunga maratona che porta alle Finals e alla conquista del Larry O'Brien Trophy e degli anelli di campioni. Si gioca come tradizione in serie al meglio delle 7 gare in un tabellone che ad Est ha tre chiare favorite come Milwaukee Bucks, Boston Celtics e Philadelphia 76ers, mentre ad Ovest c'è più incertezza visto che Denver Nuggets e Memphis Grizzlies convincono il giusto mentre Phoenix Suns e i Golden State Warriors campioni in carica potrebbero ribaltare i pronostici e l'esito della regular season.

Di playoff NBA abbiamo parlato anche nell'ultimo episodio di Basket Zone, il podcast di Eurosport.

I Bucks sono la miglior squadra per record della regular season (quindi fattore campo per tutti i playoffs), hanno in Giannis il miglior giocatore del pianeta e un roster lungo, esperto, fisico e completo come nessun altro, partendo da due orchi come Jrue Holiday e Brook Lopez. Resta il dubbio sulle condizioni di Khris Middleton ma contro i Miami Heat si può fare anche senza di lui. La squadra della Florida ha muscoli, carattere e un leader come Jimmy Butler per provare a vincerne una, non di più.

Temevano gli Heat, trovano gli Hawks, squadra talentuosa ma decisamente fragile, soprattutto in difesa. I Boston Celtics non chiedevano di meglio per affrontare i playoffs da vice campioni NBA con l'obiettivo di fare un passo ulteriore rispetto al 2022, ovvero conquistare il titolo. Jayson Tatum e Jaylen Brown sono la miglior coppia di esterni della Lega, il pacchetto di guardie con White, Smart e Brogdon è d'èlite: basteranno anche se Boston farà fatica contro la fisicità dei lunghi di Atlanta.

I 76ers vanno a caccia delle prime Finals dal 2001, James Harden sogna il primo anello, idem Joel Embiid, che verrà probabilmente incoronato MVP. Questa Philadelphia è solida e lunga in ogni reparto, con giocatori d'esperienza, ma negli anni ha mostrato di patire sempre la pressione. Dall'altra parte trova dei Brooklyn Nets che giocano a briglie sciolte, guidati da Dinwiddie e con un Mikal Bridges scopertosi All Star: per restare almeno in corsa devono segnare tanto da tre, ma non hanno un singolo giocatore per arginare Embiid. Pronostico chiuso.

Escludendo l'era LeBron, i Cavs tornano ai playoffs per la prima volta dal 1998 e lo fanno guidati da un All Star come Donovan Mitchell e grazie alla miglior difesa della Lega, imperniata sui lunghi Mobley e Allen. Hanno più fisicità e talento, anche se i Knicks sono stati rilanciati dall'avvento di Jalen Brunson e pure Julius Randle è tornato a splendere, senza scordare gregari come Barrett, Grimes, Hart e Quickley. New York non vince una serie dal 2013 ed è dura pensare che ce la facciano stavolta: attendiamoci una serie a basso ritmo e molto fisica.

I Nuggets post All Star Game hanno fatto storcere il naso ma hanno comunque chiuso con la corona dell'Ovest senza particolari patemi, spinti da un Nikola Jokic sempre in formato MVP. Quest'anno devono fare i conti con una bella dose di pressione, anche perchè hanno un roster al completo coi ritorni di Murray e Porter Jr. Di fronte trovano dei Timberwolves rilanciati dal play-in e belli carichi, pur senza Reid e McDaniels: la sola presenza di Towns e Edwards col loro talento può garantire loro una vittoria, ma rischiano di essere più rognosi se Gobert trova il modo di arginare il Joker.

A proposito di scintille, aspettiamoci parecchio show tra Grizzlies e Lakers. I gialloviola hanno raddrizzato la stagione con gli arrivi di Russell, Beasley, Vanderbilt e Hachimura, hanno trovato Reaves sulla strada ma dipendono dalla salute dei totem LeBron James e Anthony Davis, comunque dei campionissimi da non sottovalutare, mai. Dall'altra parte i giovani e arroganti di Memphis guidati da Morant, Bane e Jaren Jackson Jr., più il "villain" Brooks: rischiano di pagare le assenze dei lunghi Adams e Clarks, ma giocano ad un ritmo e ad un atletismo che i gialloviola faticheranno a contenere. In più possono contare sul fattore campo: con 35-6 di record sono stati i migliori in casa in stagione.

La sorpresa della stagione, i Kings, contro i campioni in carica ma protagonisti di un'annata con alti e bassi, e disastrosi in trasferta, gli Warriors. Sacramento ha l'entusiasmo di chi torna ai playoffs dopo 16 anni, guidata da Mike Brown, ex assistente proprio di Kerr ai Dubs, ma c'è da capire se i vari Fox, Sabonis e compagni pagheranno o meno lo scotto dell'inesperienza in post season. Anche perchè di là c'è un gruppo di volponi navigatissimi e assieme da sempre, ovvero Curry, Thompson e Green. Tolto Otto Porter, Golden State ha il gruppo del titolo 2022 anche se vanno valutate le lune di Poole, la condizione di Wiggins dopo due mesi fuori, e quella di Gary Payton II: ma sono loro i favoriti.

La serie più intrigante ed equilibrata, almeno sulla carta, anche perchè l'assenza quasi certa di Paul George fa pendere la bilancia dalla parte dei Suns. I Clippers possono contare su un roster lungo, completo, con un Kawhi Leonard in crescita e due esterni pericolosi come Powell e Gordon, più l'X-Factor Russell Westbrook, ma senza PG servirà anche qualche magia tattica di coach Lue. Dall'altra parte Phoenix deve incrociare le dita per la salute di Kevin Durant visto che, con lui, non hanno mai perso (8-0): KD ha giocato poco, ma quando è stato in campo è stato devastante, una stagione da quasi 30 punti col 56% dal campo, il 40% da tre e il 92% ai liberi, unico nella storia. In più ci sono Booker, Paul e Ayton: difficile non immaginarli alle Finals se restano sani.