Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Lauri Markkanen militare nella off-season: "Ho imparato a essere leader e gestire le difficoltà in un gruppo"

Daniele Fantini

Pubblicato 09/01/2024 alle 15:03 GMT+1

BASKET, NBA - Lauri Markkanen, star finlandese degli Utah Jazz, ha raccontato la sua esperienze di 6 mesi vissuta rispondendo alla leva militare obbligatoria durante la off-season NBA. "È stata molto formativa. Mi aiuterà ad abbracciare il ruolo di leader e ad affrontare le difficoltà all'interno di un gruppo".

Cordinier a Basket Zone: "Wembanyama sarà tra i migliori di sempre"

La scorsa stagione degli Utah Jazz si è conclusa il 9 aprile, serata dell'ultima partita di regular-season. La mancata qualificazione ai playoff ha permesso a Lauri Markkanen di cominciare la off-season in anticipo. E a rispondere così alla leva militare obbligatoria che la Finlandia impone a tutti gli Under 30, compresi gli sportivi professionisti.
Rientrato in patria, Markkanen si è unito a una squadra speciale composta da giocatori di hockey e calcio, e ha servito per 6 mesi nell'esercito, completando così l'impegno preso nella stagione precedente (2022) ma rimandato perché la sua vecchia squadra (i Cleveland Cavaliers) era andata oltre il termine naturale della regular-season partecipando al play-in.
La star scandinava, che a 26 anni di età sta confermando la prima convocazione della carriera all'All Star Game tenendo 23.6 punti e 8.4 rimbalzi a partita, ha raccontato la sua esperienza in un'intervista concessa a Justin Spears per il portale Tucson.com. Spiegando come abbia imparato lezioni di vita importanti, potenzialmente utili e traslabili anche sul parquet per la sua carriera da sportivo professionista.
picture

Lauri Markkanen in un momento di pausa nel giorno del suo compleanno

Credit Foto Instagram

"La mia off-season sarebbe stata un po' diversa se non fossi andato a svolgere il servizio militare. Ma credo che, sul lungo periodo, mi potrà aiutare ad abbracciare un ruolo di leadership e a gestirmi all'interno di un gruppo anche in situazioni sfavorevoli. Ovviamente so come affrontare le difficoltà su un campo da basket. È tutta la vita che gioco. Ma è stato diverso affrontare situazioni che non mi sono familiari e lavorare in un gruppo quando le cose si fanno complesse. È stata una grande esperienza formativa".
"La cosa più difficile è stata svegliarsi nel cuore della notte in mezzo al bosco, con il fuoco da campo ormai spento e la neve a terra nonostante fosse maggio. Nulla di pazzesco, intendiamoci, ma sono comunque situazioni che ti tolgono dalla comfort zone e che ti costringono a imparare nuove cose da zero. È stato interessante riuscire ad ampliare le mie conoscenze in maniera così rapida. Ho aggiunto un nuovo tassello giorno dopo giorno".
picture

Cordinier a Basket Zone: "Wembanyama sarà tra i migliori di sempre"

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità