Quanto guadagna chi vince la NBA Cup? Premi in denaro, bonus, tutto quello che c'è da sapere sull'In-Season Tournament

Il mese di novembre, storicamente difficile per la NBA vista la grande concorrenza del football NFL, per distacco lo sport più seguito dal pubblico negli USA, è stato invece un successo e questo grazie all'introduzione dell'In-Season Tournament, il torneo di metà stagione che Adam Silver ha creato ispirandosi alle coppe nazionali di basket e calcio in scena in Europa, che assegnerà la prima storica NBA Cup. A Las Vegas, nel deserto del Nevada, la città delle luci, dei casinò, delle scommesse, del "peccato", è tutto pronto per la Final Four del 7 e 9 dicembre alla T-Mobile Arena con Los Angeles Lakers, New Orleans Pelicans, Indiana Pacers e Milwaukee Bucks.

Le gare del torneo dentro la regular season sono state un successo di pubblico nei palazzetti (oltre 18mila spettatori di media), di ascolti in TV (+26% sulle reti nazionali, +20% in quelle locali) e di visualizzazioni sui social media, e le partite sono state molto spesso avvincenti, equilibrate e giocate fino alla fine per poter avanzare nella competizione.

Ma con quale stimolo? I soldi ovviamente! Tanti giocatori hanno detto apertamente che il premio in denaro messo in palio dalla NBA è stata una motivazione aldilà dei ricchi salari che già incassano i professioni della Lega. A primo sguardo può apparire strano se si pensa che già le star guadagnano decine di milioni di dollari, ma va specificato che su un numero di quasi 500 giocatori, più tutti i membri dei coaching staff, sono meno di 80 quelli che guadagnano almeno 20 milioni di salario lordo a stagione, col picco dei vari Curry (52 milioni), LeBron James, Jokic e Embiid (47 milioni). Il salario medio è di circa 10 milioni, per cui avere un bonus fa molto comodo, senza dimenticare che tantissimi di questi atleti si portano appresso famiglie e amici molto numerose.

Quindi, ogni giocatore che vince l'NBA Cup, si porta a casa mezzo milione di dollari: una cifra che apparentemente non cambia nulla per il LeBron James di turno, viceversa fa tanta differenza per il Josè Alvarado della situazione (guardia dei Pelicans) che guadagna 1.67 milioni a stagione e che ha già promesso di investire tutto il premio per il futuro della figlia. "LeBron è miliardario e magari a lui non cambia nulla, ma 500mila dollari sono tanti soldi", ha detto Austin Reaves, compagno di James ai Lakers, che in questa stagione incassa 11 milioni di dollari (lordi).

Questo discorso significa tanto soprattutto per i giovani appena entrati nella NBA, quelli con contratti non garantiti, quelli con accordi Two-Way, tutti i giocatori al minimo salariale. I veterani sanno quanto conta il denaro per i ragazzi più giovani, e sanno che questa è una motivazione forte per dare il meglio, come spiega Damian Lillard dei Bucks: "Per i ragazzi che si stanno costruendo uno status, questo premio potrebbe cambiare la vita delle loro famiglie. Non è ovviamente solo una questione di soldi, ma è un punto importante".

Senza dimenticare quanto significa il premio in denaro per i membri dello staff tecnico. I capi allenatori prendono la stessa cifra dei giocatori, per gli assistenti invece una cifra del 75% rispetto al premio originale.