Le 3 curiosità della notte che vi siete persi: lo show di Curry (48 punti), il duello accesissimo LeBron-Brooks e i numeri di uno storico Johnson

Sfida amara per i Warriors, quella persa sul parquet del Moda Center di Portland. Dato che i Trail Blazers si impongono 136-131 con 35 punti - a testa - della coppia formata da Jerami Grant (anche 7/13 da tre) e Shaedon Sharpe (12/18 dal campo). Partita che tuttavia ribadisce, ancora una volta, l'immensa grandezza cestistica di Steph Curry. Lo Chef cucina 48 punti in neanche 36' effettivi, tirando 12/19 dalla lunga distanza e mettendo così insieme la 28 partita in carriera con almeno 10 triple realizzate. Non ci sarebbe nulla di particolarmente strano, per un giocatore del suo talento, se non che lo stesso Curry ha realizzato il 25% delle prove da 10 o più triple nell'intera storia della NBA (28/112). Curry sorpassa inoltre Michael Jordan per il maggior numero di quarantelli realizzati (45) dopo aver compiuto i 30 anni. Numeri che, prima o poi, dovranno spingerlo di diritto nel "GOAT" debate.

I Lakers espugnano il Mortgage Matchup Center soltanto al termine di una gara tiratissima e caratterizzata dai continui battibecchi - più o meno a distanza - tra LeBron James e Dillon Brooks. Il giocatore dei Suns è quello ad avere la peggio, venendo espulso per una reazione giudicata fin troppo eccessiva dagli arbitri, dopo aver peraltro realizzato una tripla dal peso specifico non indifferente. A essere onesti, lo stesso LeBron commette un evidente fallo in quell'occasione, senza venir punito dai fischietti. Il Re mette comunque insieme 26 punti, tirando però non benissimo da tre (1/5) e nemmeno a cronometro fermo (9/14), oltre a inanellare ben 8 palle perse. Decisivo comunque il suo 2/3 in lunetta a tre secondi dalla sirena dei regolamentari, così come il layup del 113-109. Luka Dončić dice invece 29 sbagliando 18 dei 25 tiri su azione (2/14 da tre) e così tocca a un'esiziale Deandre Ayton prendersi la scena (20+13 rimbalzi con 10/11 dal campo). A Phoenix non bastano invece i 27 punti con 7 assist di Devin Booker.

Parola del compagno di squadra Dyson Daniels, pure lui grandissimo protagonista nel successo degli Hawks. Atlanta batte infatti 120-117 i 76ers, nonostante un Paul George vintage (35 punti con 7/10 da tre) e l'impatto a 360° di Joel Embiid (22+14 rimbalzi, di cui 6 offensivi). Gli Hawks si godono i numeri del già citato Daniels (27 punti e 10 rimbalzi, con 13/19 dal campo) e l'ennesima tripla-doppia, la quarta consecutiva, di Johnson. Il quale tira tutt'altro che bene (5/17 su azione) ma si conferma all-around player dall'impressionante versatilità, chiudendo con 12 punti, 10 rimbalzi e 12 assist. Per diventare così il terzo giocatore della storia NBA a realizzare quattro triple-doppie di fila prima di aver compiuto 24 anni, dopo Oscar Robertson (5 volte) e Magic Johnson (1).