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Basket, NCAA: Paolo Banchero brilla a Las Vegas e Duke supera la Gonzaga di Chet Holmgren

Davide Fumagalli

Pubblicato 27/11/2021 alle 10:07 GMT+1

BASKET, NCAA - Super partita a Las Vegas dove Paolo Banchero brilla nel successo di Duke per 84-81 contro Gonzaga, numero 1 del ranking. Il fenomeno di origini italiane segna 21 punti, 20 in un clamoroso primo tempo, e vince il duello diretto con Chet Holmgren (16 con 7 rimbalzi), i due candidati alla numero 1 del Draft NBA 2022. Nella ripresa Paolo è frenato dai crampi.

Il duello tra Paolo Banchero e Chet Holmgren in Duke-Gonzaga, NCAA 2021-22

Credit Foto Getty Images

Un primo tempo pazzesco, un secondo in ombra, limitato dai crampi. Questa la partita di Paolo Banchero, il fenomeno di origini italiane che sogna di vestire la maglia azzurra e che nella notte brilla sotto le luci di Las Vegas nella vittoria per 84-81 di Duke contro Gonzaga, numero 1 del ranking, vice campione NCAA in carica e imbattuta da 36 gare di regular season nel college basket. La partita è soprattutto il duello diretto, il primo ma non ultimo, tra Banchero e Chet Holmgren, l'unicorno degli Zags, i due principali candidati alla numero 1 del prossimo Draft NBA 2022: i numeri dicono che la sfida l'ha vinta il nativo di Seattle con 21 punti, 5 rimbalzi e 2 assist contro 16 punti, 7 rimbalzi e 3 stoppate, ma quello che conta davvero è il successo in volata dei Blue Devils di Mike Krzyzewski, Coach K, contro gli Zags di Mark Few.

Il duello Banchero-Holmgren

Come detto, il primo tempo è stato un dominio assoluto di Paolo: 20 punti dei suoi 21 sono arrivati prima dell'intervallo, mostrando tutto il repertorio agli oltre 20mila spettatore della T-Mobile Arena. E' lui a lanciare i Blue Devils anche a +9 grazie ad un mix di tecnica e potenza, fra triple, anche una transizione, azioni dal post basso, tiri dalla media fronte a canestro, una gran schiacciata e pure gli assist, tra cui un paio a tutta velocità in contropiede. Viceversa Holmgren ha qualche lampo, ma viene limitato dai falli e in particolare viene spazzato via più volte dalla fisicità del rivale.
Paolo BancheroChet Holmgren
21 punti16 punti
8 su 17 al tiro8 su 13 al tiro
3 su 8 da tre0 su 3 da tre
2 su 3 ai liberi0 liberi tentati
5 rimbalzi7 rimbalzi
2 assist0 assist
1 recupero0 recuperi
0 stoppate3 stoppate
1 persa3 perse
30 minuti29 minuti
Nella ripresa però Banchero accusa problemi di crampi, come accaduto nell'esordio del Madison Square Garden contro Kentucky: prima viene massaggiato in panchina, poi è costretto a tornare negli spogliatoi per una flebo. Rimandato sul parquet, prova a dare una mano come può, segna un solo punto dalla lunetta, inevitabilmente tiene in scacco la difesa avversaria con la sua sola presenza, ma è chiaramente in difficoltà e incide poco. Decisamente meglio Holmgren, che si fa vedere con buona presenza sotto entrambi i ferri, arriva a 16 punti mostrando la clamorosa tecnica per un ragazzo lunghissimo (oltre 213 cm per meno di 90 kg), ma non sempre riesce a superare due colossi come il già citato Banchero e l'altro lungo Mark Williams, lui pure determinante per Duke con 17 punti, 9 rimbalzi e 5 stoppate.

Banchero come Carmelo Anthony?

L'impatto fisico e tecnico di Paolo Banchero sulla partita, ma non solo, hanno già lanciato la corsa ai paragoni illustri. Secondo Mike Schmitz, esperto di ESPN, il fenomeno di origini italiane ha vinto per distacco il confronto con Chet Holmgren e ha mostrato lampi che hanno ricordato addirittura Carmelo Anthony: "È stato Paolo Banchero e non c’è neanche da discuterne. Oggi è sembrato chiaramente la prima scelta assoluta: ha segnato 20 punti nel primo tempo e in modi sempre diversi, segnando un sacco di tiri da NBA. Triple in transizione, canestri dalla media distanza, e sfruttando il suo fisico superiore contro Holmgren colpendolo al petto e portandolo in post basso. Ha mostrato versatilità, fiducia nei suoi mezzi e la capacità di dare il meglio davanti a un pubblico di alto livello e tutti i dirigenti più importanti delle squadre NBA che erano presenti a bordo campo. È sembrato un Carmelo Anthony ancora più grosso fisicamente e uno che potrebbe partire titolare in una partita NBA anche domani".

La partita

La sfida ha visto Duke provare l'allungo nel primo tempo grazie al ciclone Banchero e arrivare fino a +9 (27-18 e 29-20), ma Gonzaga ha saputo rientrare grazie a due protagonisti meno attesi come Strawther e Bolton: sono infatti loro, più degli attesi Timme, Nembhart e Holmgren, a firmare la rimonta che vale il -3 all'intervallo, 42-45. Nella ripresa, anche per le difficoltà di Paolo, gli Zags tengono praticamente sempre la testa avanti e arrivano anche a +4 con Hickman sul 70-66. Duke però ha più benzina, ed è in particolare Wendell Moore a segnare i punti più pesanti, anche dalla lunetta, compresi i liberi del +5 sull'82-77 che di fatto firmano il successo dei Blue Devils. Sono 20 punti con 6 rimbalzi, 6 assist e 4 recuperi alla fine per Moore, oltre ai 21 di Banchero e ai 17 di Williams, già citati; per Gonzaga, oltre ai 16 di Holmgren, ci sono i 15 di Bolton, i 17 di Timme, i 6 con 11 assist di Nembhard mentre il migliore è nettamente Julian Strawther con 20 punti e 10 rimbalzi.
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