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Jordan supremacy, il Dream Team batte la Spagna e trova la Serbia nella finale olimpica

Paolo Pegoraro

Aggiornato 20/08/2016 alle 01:52 GMT+2

Il Dream Team s'impone per 82-76 sulla Spagna e stacca il pass per la finalissima di domenica (20,45 ora italiana) contro la Serbia, a valanga sull'Australia (61-87). DeAndre Jordan spettacolare nel verniciato: 16 rimbalzi e 9 punti per il centro dei Clippers. Ora i ragazzi di coach K ritroveranno Teodosic e compagni per il remake della finale mondiale

DeAndre Jordan - Rio 2016

Credit Foto LaPresse

Nella stoppatona di Carmelo Anthony (sì, proprio lui) su Ricky Rubio e nella poderosa schiacciata di DeAndre Jordan in faccia a Pau Gasol dopo il piazzato di Klay Thompson sul ferro è condensata tutta la voglia del Dream Team 2.0 di coach Mike Krzyzewski. Stavolta la Nazionale statunitense concede poco o nulla e stacca di prepotenza il pass per la finale che vale una medaglia d'oro, proprio quella che i campioni olimpici uscenti saranno chiamati a difendere. Team USA mette subito le cose in chiaro alla Carioca Arena 1 chiudendo il primo quarto sul punteggio di 26-17: un gap che la Spagna di Sergio Scariolo non riuscirà mai più a ricucire nonostante i magheggi del solito Pau Gasol (all'ultimo gettone con la Roja?) cedendo le armi sull'82-76 finale.
Il Dream Team contro i finalisti di Londra 2012 difende forte e protegge il vantaggio accumulato in avvio: DeAndre Jordan è spettacolo nel verniciato e raccoglie sedici rimbalzi (di cui tredici difensivi) ed è ben coadiuvato dai compagni, mentre sul lato opposto del campo Klay Thompson mette a referto 20 punti scrollandosi di dosso le difficoltà attraversate nella kermesse olimpica. Poco importa se la percentuale dalla lunetta del centro dei Los Angeles Clippers è al solito da censura (orripilante 25%).
E' lo splash brother il best scorer della Nazionale stelle e strisce, anche perchè Kevin Durant contro la Spagna pasticcia un po' con 6/13 dal campo, tre palle perse e -2 di plus/minus. Positivo l'impatto di Kyle Lowry che nell'ultimo quarto semina il panico nella difesa iberica a suon di penetrazioni; gli unici a non iscriversi alla festa sono Jimmy Butler e Draymond Green. Alla Spagna non basta un monumentale Gasol (23 punti a fine gara) e l'orgoglio di Juan-Carlos Navarro all'ultima in Nazionale e del Chacho Rodriguez: la Roja fino al terzo quarto ha tenuto in vita la partita col defribrillatore ma non è andata oltre le colonne d'Ercole del -5 guadagnandosi in ogni caso a pieno titolo gli applausi della Carioca Arena di Rio de Janeiro.
L'appuntamento per la finalissima è fissato per domenica 21 agosto alle 15,45 (20:45 ora italiana): il Dream Team se la vedrà con la Serbia di Sasha Djordjevic che ha avuto ragione nettamente sull'Australia di coach Lemanis (61-87). Sarà così una potenziale rivincita della finale del mondiale 2014 in Spagna, finita - manco a dirlo - con il successo degli americani (129-92).
Senza storia la seconda semifinale, già decisa nel primo quarto (5-16). Un grande Milos Teodosic (12 punti nei suoi primi 6' sul parquet, 22 in totale con 5 assist) trascina i suoi a un vantaggio che già a fine secondo quarto dice 14-35 e lascia spazio al più lungo garbage time di questo torneo olimpico. Forbice che si allarga col passare dei minuti e tocca anche il +30, senza che l'Australia riesca mai a dare la sensazione di essere parte del match. Markovic (14 punti e 100% al tiro), Jokic (9+11 rimbalzi) e Raduljica (11+6) fanno il resto e regalano a Djordjevic la possibilità di provare a prendersi una clamorosa rivincita su Team Usa.
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