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Nocioni e Campazzo da urlo, all'Argentina il Superclásico col Brasile

Paolo Pegoraro

Aggiornato 14/08/2016 alle 01:48 GMT+2

Nella bolgia della Carioca Arena 1 la Nazionale argentina di basket supera per 111-107 al secondo overtime i padroni di casa del Brasile; Seleção a rischio eliminazione, Albiceleste prima del Gruppo B. Nell'altra partita del Gruppo B la Spagna di Sergio Scariolo asfalta la Lituania con umiliante 109-59.

Argentina-Brasile - basket - Rio 2016

Credit Foto Eurosport

Tre secondi dalla fine dei tempi regolamentari di un'incendiaria sfida di basket olimpico tra Argentina Brasile: Manu Ginobili mette la tripla sul ferro, rimbalzone surreale di Facundo Campazzo (1,79 m scarsi di statura) in pieno verniciato, consegnato per il Chapu Nocioni che effettua una finta secca e trova il tiro da tre punti vincente con la palla a insaccarsi nella retina dopo infinito balletto. Tutto questo - e molto di più - è stato il Superclasico de las Americas tra Argentina e Brasile. Che ha detto bene all'Albiceleste e che ora rischia seriamente di compromettere il cammino della Nazionale padrona di casa.
Ci sono voluti non uno, bensì due overtime per risolvere questa sentitissima sfida (Parco olimpico di Barra da Tijuca preso d'assalto dai tifosi già dalla mattina e tensione palpabile per tutto l'arco della giornata) tra i due giganti del Sudamerica: decisivo il break dell'Argentina nel secondo tempo supplementare a fissare il risultato sul 111-107 (velleitaria la reazione finale dei verdeoro a giochi ormai fatti) e mandare in paradiso l'Alma.
Sul parquet della Carioca Arena è stato spettacolo puro: i grandi mattatori dell'incontro sono stati i due puma argentini Facundo Campazzo (doppia doppia con 33 punti e 11 assist) e Andres Nocioni (37 punti e 11 rimbalzi per un'altra doppia doppia). Tra le fila del Brasile, dominante il centrale degli Houston Rockets Nenè, che ha scritto 24 punti e 11 rimbalzi. A far la differenza, manco a dirlo, il cuore e l'animus pugnandi di un'Argentina che sembra smentire la massima dei Fratelli Coen: già, perché questo è un Paese per Vecchi.
Situazione non semplice per il Brasile anche perchè la Spagna di Sergio Scariolo è risorta dalle ceneri asfaltando senza "se" e senza "ma" la Lituania: pazzesco 109-59 a favore della Roja con 23 di Pau Gasol, 17 di Nikola Mirotic, 13 di Rudy Fernandez, 11 di Felipe Reyes e 10 di Sergio Llull.
La situazione: Argentina 7, Lituania 7, Spagna 6, Croazia 5, Brasile 5, Nigeria 3
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