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Schiaffo ad una giocatrice in Serie B femminile: allenatore della Basket Roma nella bufera

Luca Montanari

Pubblicato 23/05/2022 alle 20:19 GMT+2

BASKET - Durante una partita di Serie B femminile, l'allenatore schiaffeggia la giocatrice, tornata in panchina a gioco fermo dopo aver sbagliato un canestro. Bufera sui social e richieste di radiazione del coach, che si scusa: "La conosco da quando aveva 6 anni, non volevo colpirla". Intervengono anche la società e la madre dell'atleta sull'accaduto.

Palla da basket e canestro

Credit Foto Getty Images

Gridano allo scandalo i social per un episodio accaduto in una partita di Serie B femminile di basket a Rieti. Durante una partita decisiva per la promozione, l'allenatore della Basket Roma ha dato un ceffone sulla nuca di una sua giorcatrice dopo aver sbagliato un tiro. Il video dello schiaffo, postato su Facebook da una delle spettatrici, ha subito generato una bufera nei confronti del coach.
Lo spiacevole fatto è avvenuto alla fine del secondo quarto dello spareggio tra Basket Roma, appunto, e Panther Roseto. In palio l'accesso alle finali nazionali per l'approdo in Serie A2. L'atleta, 17enne, avrebbe sbagliato un tiro facile sotto canestro, e sarebbe questa la causa che ha scatenato la furia dell'allenatore di lunga esperienza nelle serie minori. Una volta tornato in panchina il quintetto, ecco che Luciano Bongiorno - questo il nome del coach della squadra romana - rimprovera l'adolescende per l'errore, fino a tirare un violento schiaffo dietro la testa. Una scena che non è passata sottotraccia, generando scalpore sui social.
Sulla vicenda sono intervenute anche le associazioni "Differenza Donna APS" e "Assist Associazione nazionale Atlete", entrambe con un appello al presidente federale Giovanni Petrucci e del presidente CONI Giovanni Malagò per chiedere la radiazione con effetto immediato dell'allenatore.

Le scuse del coach: "Non volevo colpirla"

Dopo la partita, l'autore del gesto terribile si è scusato: "Conosco l’atleta in questione da quando aveva 6 anni e sono entrato in campo a gioco fermo per spronarla, con un linguaggio del corpo troppo violento e facendo un gesto che dalle immagini appare diverso da quello che in effetti è stato, ovvero una pacca sulla coda dei capelli; non c’era nessun intento diverso, nessuna intenzione di colpirla in alcun modo. Faccio l’allenatore da 32 anni e non mi è mai successo niente del genere. Il Basket Roma è una società sana e rispettosa di determinati valori e completamente estranea ad atteggiamenti del genere".

Il comunicato della società

Anche la società ha rilasciato un comunicato in cui prende le distanze dall'accaduto: "In merito a quanto accaduto durante l’incontro di serie B femminile tra Basket Roma e Panthers Roseto, la società Basket Roma ritiene il gesto che si vede nelle immagini che stanno facendo il giro del web un gesto deplorevole che non fa parte minimamente del modo di educare e allenare tutti i nostri ragazzi e si scusa per quanto avvenuto, in primo luogo con l’atleta e la sua famiglia, dei quali chiediamo di rispettare la privacy. Vogliamo sottolineare che questo episodio, avvenuto in un momento di tensione agonistica sarebbe dovuto essere gestito diversamente come è doveroso da parte di chi come noi deve avere come primo obiettivo il rispetto e l’insegnamento di valori importanti come la 'non violenza' verbale né tantomeno fisica".

Le parole della madre dell'atleta

La madre della giocatrice tuttavia spezza una lancia a favore del coach, spiegando: "Alla fine della partita ci siamo confrontati su quanto accaduto convenendo che non sono gesti belli da vedere, e possono essere fraintesi da chi non conosce il rapporto che c’è tra di noi. Preciso anche, essendo stata presente all’incontro, che non è stato un ceffone ma una pacca sulla coda. Quindi vi pregherei di interrompere questa tempesta mediatica che non giova a nessuno”.
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