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Basket, il ranking di Eurosport: la questione Scudetto, dal 5° al 1° posto

Marco Arcari

Pubblicato 25/09/2020 alle 13:59 GMT+2

La terza, e ultima, parte del ranking di Eurosport conclude il viaggio analizzando le 5 squadre che sembrano più pronte e attrezzate per contendersi lo Scudetto. Milano sembra voler fare un campionato a parte, ma Bologna, Brescia, Venezia e Sassari hanno tutte le carte in regola per metterle i bastoni tra le ruote.

Malcolm Delaney, Milos Teodosic, Mitchell Watt - Il ranking di Eurosport, le contenders

Credit Foto Getty Images

5. Germani Brescia

Estate storica per Brescia. Dopo 11 anni il progetto Basket Brescia Leonessa è confluito nella nuova "Pallacanestro Brescia s.r.l.", con l'ingresso della famiglia Ferrari nell'assetto azionario e societario e le conferme di Graziella Bragaglio, nel ruolo di Presidente, e Matteo Bonetti, in quello di patron. Ristrutturazione non solo societaria, bensì anche in termini di roster. Confermatissimo alla guida della squadra, Vincenzo Esposito ha potuto assistere a un mercato di primo piano da parte del suo club. Rivoluzione in tanti ruoli, ma se di rinnovamento si vuol scrivere, allora bisogna farlo in un'accezione positiva, partendo da un quintetto di primo livello. Da Kenny Chery, regista designato, passeranno molti dei possessi a disposizione, mentre Tyler Kalinoski, tiratore micidiale, e T.J. Cline, ala bidimensionale in termini cestistici, affiancheranno un ex-MVP del nostro campionato, Drew Crawford, per garantire punti e spettacolo. Dusan Ristic, centrone di 213 cm, titolare designato nel ruolo, è stato oggetto misterioso per tutta l'estate, a causa di continui ritardi nella concessione del visto, ma nella prima uscita stagionale, contro Trento, ha subito impressionato. La panchina è lunga, ben assortita e poliedrica. Il gruppo italiani fa della versatilità il suo principale punto di forza. In esso spicca sicuramente Giordano Bortolani, guardia diciannovenne, in prestito dall'Olimpia Milano: mix esplosivo di atletismo e qualità tecniche, sana faccia tosta e tanta voglia di stupire.
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Tyler Kalinoski: due triple decisive nella vittoria di Brescia a Cantù

4. Banco di Sardegna Sassari

Periodo estivo particolare invece per la Dinamo Sassari. A giugno si sono rincorse le voci, poi rivelatesi infondate, del certo addio di Gianmarco Pozzecco dalla panchina biancoblu. La "Mosca Atomica" è invece rimasta saldamente alla guida di un Banco di Sardegna comunque rivoluzionato a livello di roster. Confermatissimo l'asse portante Marco Spissu - Miro Bilan, gli importanti addii di Evans e Pierre sono stati colmati dagli arrivi di Justin Tillman e Jason Burnell. Il primo potrebbe risultare giocatore chiave del nuovo corso Dinamo, stanti le sue impressionanti doti di realizzatore e rimbalzista; il secondo ha invece tutto per prendere il posto del canadese Pierre (finito al Fenerbahce) quale all-around player in entrambe le fasi di gioco. A loro si sono aggiunti Vasa Pusica, play-guardia serbo classe 1995, protagonista di una scorsa annata più che buona (13 punti di media col 42% da 3) con Pesaro, e Filip Kruslin, guardia croata con discreta esperienza europea (negli ultimi 4 anni ha disputato l'EuroCup, 3 volte col Cedevita) e tiratore di striscia. Squadra completata infine con gli innesti di Eimantas Bendzius, ala versatile e bidimensionale, dotata di grandi doti balistiche e un altissimo QI cestistico, e di Kaspar Treier, giovane (classe 1999) chiamato al grande salto dopo l'ottima annata in A2 col Basket Ravenna. Intensità, capacità di sfruttare mismatch e vantaggi fisici, specie nel pitturato, gioco veloce in transizione quando possibile. Sassari ha cambiato pelle in termini di giocatori, ma non per quanto concerne la voglia di stupire e di sovvertire qualsiasi pronostico.
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Supercoppa: Sassari domina, Tillman si presenta e mette la ciliegina

3. Umana Reyer Venezia

Continuità, tecnica e societaria. Questo è il mantra cestistico della Reyer Venezia di coach Walter De Raffaele, quest'ultimo confermato alla guida di un gruppo pressoché identico a quello della scorsa stagione. "Squadra che vince non si cambia" sembra essere un adagio popolare preso sempre in parola dal club orogranata. Lorenzo D'Ercole e Isaac Fotu sono stati infatti gli unici due innesti estivi, oltre alla conferma in pianta stabile nella prima squadra di Davide Casarin. Sul giovanissimo (classe 2003) figlio dell'attuale presidente di Venezia, Federico Casarin, si sprecano già le lodi: sotto la sapiente guida di un tecnico così camaleontico e attento alla crescita di ogni suo giocatore, anche il giovane Davide troverà minuti e spazi importanti nelle rotazioni. Il doppio impegno, considerando anche l'EuroCup (Venezia è inserita nel Gruppo A, insieme a Bahcesehir, Bourg en Bresse, Joventut Badalona, Partizan Belgrado e UNICS Kazan), potrebbe avere ripercussioni sui risultati ottenuti in Serie A, specie nel girone d'andata. Il problema, per le avversarie, è che l'Umana non conosce ostacolo insuperabile e si ridesta sempre e comunque da periodi di inatteso torpore. Mai data come favorita nei pronostici, ma sempre in grado di centrare risultati e conquistare trofei, compresi gli Scudetti 2017 e 2019, anche quest'anno la squadra di patron Luigi Brugnaro non ha intenzione di porsi dei limiti. Versatilità difensiva, concretezza in attacco, collaborazioni continue e sistematiche (e guai a parlare di solo tiro da 3) faranno la differenza anche nella stagione 2020-21.
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Supercoppa: Watt è ovunque, schiacciata di là e stoppata di qua

2. Virtus Segafredo Bologna

Nella volontà di tornare a primeggiare in Italia, ma non solo, e di rinverdire la rivalità cestistica con Milano, la Virtus ha strappato proprio ai biancorossi due dei quattro acquisti estivi. Awudu Abass e Amar Alibegovic erano infatti finiti nei radar dell'Olimpia, ma sono invece andati a rafforzare decisamente il "pacchetto italiani" delle V-Nere. Insieme a loro è arrivato anche Amedeo Tessitori, finalmente giunto a confrontarsi ai massimi livelli, perfino europei, dopo una crescita costante in termini tecnici e statistici. Ciliegina sulla torta del mercato è stata la firma di Josh Adams, talento spettacolare, il quale ha sicuramente faticato in Supercoppa, è ancora alla ricerca della miglior condizione fisica, ma, se confermato, potrà dare una grossa mano alla Segafredo. Il resto del roster è stato giocoforza confermato, considerate le durate dei molti contratti in essere (stipulati anche alla luce del "Decreto Crescita", d.l. 34/2019) e garantisce comunque opzioni infinite. La regia tutta serba, affidata alla coppia Markovic-Teodosic, è ovviamente punto di forza e innescherà al meglio i lunghi Gamble e Hunter, questi ultimi versatili in ambo le fasi di gioco. Kyle Weems punta a confermarsi come uno dei migliori swingman di tutto il campionato, mentre i già citati Abass e Alibegovic garantiscono atletismo, numeri e quel pizzico di spettacolarità che non guasta mai. Coach Aleksandar Djordjevic ha tutte le intenzioni di mettere a tacere le critiche circa la sua capacità di gestione delle gare da vincere a tutti i cosi. Insomma, i motivi per migliorare la scorsa, incredibile, annata non mancano certo alla Virtus.
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Supercoppa: assist no-look in angolo, giocata meravigliosa di Milos Teodosic

1. AX Armani Exchange Olimpia Milano

Infine l'Olimpia, la regina del mercato estivo e la favoritissima per la vittoria finale. Coach Ettore Messina ha costruito un roster a sua immagine e somiglianza, utile a mettere in pratica tutti - o quasi - i suoi principi cestistici: collaborazioni difensive, responsabilità offensive, incanalamento delle innumerevoli qualità individuali in un sistema sempre, e comunque, collettivo. La fase difensiva troverà elemento imprescindibile in Kyle Hines. Il centro ex-CSKA Mosca ha già dimostrato, in Supercoppa, di poter condizionare la fase di non possesso e innalzare esponenzialmente il livello di tutti i compagni. Hines però non sarà solo. Shavon Shields è ancora una firma sottovalutata, ma nel corso della stagione dimostrerà tutte le sue qualità di all-around player. Kevin Punter ha già invece rubato il cuore dei tifosi biancorossi: giocatore molto diverso rispetto a quello ammirato durante l'esperienza alla Virtus Bologna, oggi è difensore arcigno, abilissimo sulle linee di passaggio e sui cambi. Malcolm Delaney, MVP di Supercoppa, più che un'alternativa al Chacho Rodriguez è giocatore dallo sterminato talento offensivo, firmato per colmare un'importante lacuna della scorsa annata. Luigi Datome non ha certo bisogno di presentazioni: professionista e vincente come pochi, in biancorosso garantirà standard di rendimento altissimi, percentuali al tiro comprese. Davide Moretti ha infine tutte le doti, anche mentali, per emergere ad alto livello (EuroLega) e ritagliarsi spazi importanti in un roster così pieno di fenomeni. Milano punta al bersaglio grosso, inutile nascondersi. Le altre riusciranno a metterle i bastoni tra le ruote?
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Alley-oop dietro la testa in no-look: Sergio Rodriguez con l'assist della giornata

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