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Basket, Serie A: l'Olimpia Milano cambia in gara-3: le possibili scelte di coach Ettore Messina

Daniele Fantini

Aggiornato 08/06/2021 alle 16:58 GMT+2

BASKET, SERIE A - Nel post-partita di gara-2, coach Ettore Messina ha annunciato cambiamenti nel roster (poi resi necessari dal forfait di Malcolm Delaney) in vista della trasferta di mercoledì sera a Bologna, potendo attingere dai giocatori esclusi per turn-over nelle prime due gare. Ecco una serie di idee tattiche su come lanciare nella mischia Michael Roll, Vlado Micov e Kaleb Tarczewski.

Coach Ettore Messina durante un time-out dell'AX Armani Exchange Milano nelle Final Four di Eurolega 2020-21

Credit Foto Getty Images

"L'impegno non è mancato, ma non abbiamo avuto gambe in difesa e in attacco per tirare con buone percentuali. Avendo una squadra stanca, è ovvio che faremo dei cambiamenti" - coach Ettore Messina dopo gara-2.
Fisicità e intensità sono state, finora, le due parole-chiave delle LBA Finals, ancor più importanti e decisive degli aspetti tecnico-tattici. Il 6+6 che ha sostanzialmente dimezzato la rotazione classica dell'Olimpia in Eurolega e il fardello delle quasi 90 gare ufficiali disputate in stagione, con annessa cavalcata estenuante verso quella finale di Colonia mancata per un soffio, ha portato a un sovra-utilizzo del core degli stranieri, con evidenti difficoltà nel reggere a livello fisico contro l'avversaria più dotata del campionato italiano. La difesa ha perso solidità e compattezza, ma l'involuzione maggiore è emersa nella metacampo offensiva, dove Milano si è persa in un gioco lento e statico con grande difficoltà nell'attaccare i mismatch sui cambi difensivi.
I numeri confermano le parole di coach Messina: di fianco agli 8 punti subiti in più rispetto alla media del campionato, l'Olimpia ne sta realizzando 10.7 in meno, con grosse flessioni nelle percentuali al tiro. Se vicino a canestro Milano non ha mai brillato (soltanto 12esima in stagione con il 50.6% da due, sceso nei playoff a un misero 36.2% e una contrazione del 14.4%), il dato più allarmante riguarda l'efficacia sul perimetro, dove l'Olimpia ha sempre avuto un netto vantaggio sulle avversarie grazie alla qualità tecnica dei suoi esterni: lo scintillante 42.3% del primato in regular-season è precipitato a un pessimo 30.6% (-11.7%), calcolato per di più su un numero enorme di conclusioni (62 rispetto alle 58 prese all'interno dell'area, segnale di un attacco che fatica a trovare sbocchi). La domanda, dunque, sorge spontanea: come e cosa cambiare in gara-3 per provare a svoltare l'inerzia della serie?
  • La differenza tra le statistiche dell'Olimpia Milano tra regular-season e playoff
Regular-seasonPlayoffDifferenza
Punti segnati85.274.5-10.7
Punti subiti75.083.0+8.0
% da due50.6%36.2%-14.4%
% da tre42.3%30.6%-11.7%
Il 6+6 limita ovviamente le possibilità di scelta di coach Messina, costringendolo a tenere invariato il reparto italiani, salvo la remota possibilità di re-inserire Davide Moretti in rotazione. Più probabile, invece, l'eventualità di andare con maggiore profondità in panchina, magari sguinzagliando Andrea Cinciarini, finora inutilizzato contro la Virtus e limitato a una manciata di minuti nell'intera post-season, scommettendo sulle sue capacità caratteriali, difensive e di leadership da capitano. Più spazio di manovra, invece, nel reparto stranieri, pur scompaginando quei "magnifici 6" che hanno sempre rappresentato la base tecnica della squadra in stagione, ma necessario anche per via dell'infortunio muscolare che ha colpito Malcolm Delaneyannunciato dalla società martedì pomeriggio.

Roll, Micov e Tarczewski: come e al posto di chi utilizzarli?

Michael Roll per Malcolm Delaney? Infortunio a parte, nelle prime due gare delle Finals, Delaney è stato probabilmente il più negativo nel rapporto produzione/potenzialità, incapace di uscire dal tritacarne difensivo della Virtus che l'ha risucchiato sin dai minuti iniziali: il suo apporto offensivo è mancato in maniera totale, sia per punti segnati che in regia. La duttilità di Michael Roll, soldatino per eccellenza, potrebbe essere rispolverata in quell'assetto da finto playmaker utilizzato anche tra marzo e aprile, quando lo stesso Delaney era stato costretto a fermarsi per l'operazione di pulizia al ginocchio. Già scongelato a cavallo delle serie con Trento e Venezia per gli infortuni di Shields e Punter, Roll ha sempre risposto "presente". Inoltre, anche il già citato reintegro di Cinciarini in rotazione avrebbe senso come "assicurazione" alle spalle di Sergio Rodriguez, che continuerebbe a coprire il suo ruolo di sesto uomo in uscita dalla panchina.
Vlado Micov per Zach LeDay (o Kevin Punter)? Fresco dopo tanti giorni di riposo, il Vlado Micov visto alle Final Four di Colonia sembrava aver riportato indietro l'orologio di una decina d'anni. E all'Olimpia, in questo momento, un giocatore di esperienza, con un tiro mortifero sugli scarichi anche in situazioni di emergenza e capacità di costruirsi conclusioni dal palleggio sfruttando i vantaggi di altezza, serve come il pane. Con Shavon Shields praticamente intoccabile per i compiti difensivi su Marco Belinelli, una soluzione potrebbe essere il sacrificio di Zach LeDay, a sua volta non particolarmente vivace in vernice e visto soprattutto colpire da fuori, e il passaggio a un assetto leggero con la coppia Micov-Datome da 4, utilizzata spesso anche in Eurolega e comunque funzionale per il gioco offensivo e perimetrale dell'Olimpia. Seconda alternativa, ma meno praticabile dopo il forfait di Delaney che assottiglia la potenza di fuoco sul perimetro, l'esclusione di Kevin Punter.
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Schiacciata decisiva di Tarczewski contro il CSKA

Kaleb Tarczewski nella mischia?Kyle Hines di gara-1 e 2 è stato lontano parente del quattro-volte vincitore dell'Eurolega. Non è mancata soltanto la sua proverbiale solidità e infallibilità difensiva (in gara-1 ha sofferto tantissimo i post-up di Julian Gamble), ma soprattutto la capacità di incidere in attacco, punendo i mismatch sui cambi difensivi e trovando gli spazi giusti per i roll. Con il reintegro di Tarczewski, tra l'altro ben visto a Colonia, Milano aggiungerebbe un giocatore di peso in area e sfruttabile sul pick'n'roll in attacco, grazie a quella verticalità che lo ha sempre contraddistinto. Certo, chi sacrificare? Rinunciare allo stesso Hines sarebbe una decisione fortissima (ma nemmeno troppo eretica visto il rendimento delle prime due gare), quindi la scelta potrebbe ricadere sul già citato Zach LeDay o un esterno (Punter?), magari toccando il reparto italiani con Moretti per Wojciechowski così da evitare un assetto poco moderno con quattro centri.

Riguarda gara-2 tra AX Armani Exchange Milano e Virtus Segafredo Bologna in VOD (Contenuto Premium)

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