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Basket, Serie A: Miglior quintetto, MVP, miglior coach: i premi di Eurosport

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DaEurosport

Pubblicato 12/05/2021 alle 11:09 GMT+2

BASKET, SERIE A - Miglior quintetto, MVP, miglior italiano, miglior coach, miglior giovane, miglior difensore: il team basket di Eurosport assegna i premi individuali al termine della regular-season 2020-21.

Darius Thompson, Zach LeDay, Stefano Tonut

Credit Foto Imago

Miglior quintetto, MVP della stagione, miglior italiano, miglior coach, miglior giovane, miglior difensore. Dopo una lunga maratona cominciata già nell'ultima decade di agosto con l'edizione a gironi della Supercoppa, la regular-season del campionato di LBA Serie A è giunta al termine ed è tempo di assegnare i premi individuali. Ecco le scelte del team basket di Eurosport.

MIGLIOR QUINTETTO

  • PLAYMAKER - Darius Thompson (Happy Casa Brindisi)
Terzo per assist smazzati (5.6, come Gary Browne), quarto per recuperi (1.6), ma anche 13.3 punti e il 60% da 2. Numeri alla mano, Thompson si è confermato perno del sistema Happy Casa, regalando - spesso e volentieri - anche tanto spettacolo. 315% nel rapporto percentuale tra assist e palle perse, ma anche qui il dato statistico non renderebbe appieno la spaziale stagione di Thompson. Versatilità offensiva, per quanto si stato molto altalenante al tiro da 3, leadership carismatica e un bagaglio tecnico invidiabile per qualsiasi altro interprete del ruolo nella Serie A 2020-21. Confermarsi dopo la scorsa annata era molto complicato: Thompson ci è riuscito appieno!
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Darius Thompson MVP per Brindisi contro la Germani

  • GUARDIA - D'Angelo Harrison (Happy Casa Brindisi)
Arrivato in sordina, il "Bulldozer" dell'Alaska ci ha messo pochissimo per prendersi tutta la scena. Miglior marcatore del campionato (18.6), terzo per valutazione (20.2) e primo anche per falli subiti (5.6, al pari di Miro Bilan). Harrison ci ha messo pochissimo nel far innamorare una città intera, anche se la sua stagione è stata funestata da qualche imprevisto di troppo (leggasi infortuni). Sostituire un fenomeno, quale Adrian Banks, era impresa molto ardua, ma Mr. Dee ha smentito tutti dopo pochissime uscite stagionali. Leadership indiscussa - e indiscutibile - combinata con doti realizzative spaventose e una capacità di "chiamare a sé" qualsiasi sfida che lo rende unico nel panorama tricolore.
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D'Angelo Harrison demolisce Treviso con 27 punti

  • ALA PICCOLA - Shavon Shields (AX Armani Exchange Milano)
Probabilmente, il miglior acquisto estivo dell'Olimpia Milano, se non di tutta la Serie A. Con Kyle Hines forma un asse difensivo che non ha eguali in Europa, ma è offensivamente che la crescita, rispetto ai tempi di Trento, è stata spaventosa. 14.2 punti, 3.6 rimbalzi e 2.6 assist di media, numeri da vero all-around player, consacratosi alla perfezione per la causa biancorossa. Ettore Messina l'ha trasformato in un suo pretoriano, forse uno dei principali; Shields ha ripagato il proprio allenatore con una stagione - EuroLega compresa - ai limiti dell'umana perfezione. Il problema, per gli avversari, è dato dal fatto che sembrano esserci ancora ampi margini di miglioramento...
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Strepitoso Shavon Shields, 35 punti contro la Virtus

  • ALA GRANDE - Zach LeDay (AX Armani Exchange Milano)
Zach LeDay è anche il nostro MVP generale del campionato. Per il riassunto della sua stagione, vi rimandiamo alla categoria specifica qui sotto.
  • CENTRO - JaCorey Williams (Dolomiti Energia Trentino)
Secondo per punti realizzati (18.2), quarto per valutazione (19.8), sesto per rimbalzi (7.8), JaCorey Williams è stato leader tecnico e soprattutto caratteriale di Trento, capace di ricordare, con grinta, passione e fame, i grandi fasti dell'era Buscaglia. Alla sua prima vera esperienza europea in una squadra con ambizioni, Williams si è rivelato essere un big-man perfetto per il basket moderno nonostante la mancanza del tiro da fuori: atletismo, versatilità, capacità di colpire in movimento e in avvicinamento a canestro lo rendono un interprete straordinario del gioco.
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JaCorey Williams devastante contro Venezia, 33 punti

MVP - Zach LeDay (AX Armani Exchange Milano)

Secondo per valutazione complessiva (20.5) alle spalle del solo Miro Bilan, ma primo all'interno dell'Olimpia Milano, squadra e piazza che ha conquistato nel giro di una manciata di settimane dopo l'arrivo estivo un po' in sordina. LeDay ha espresso un gioco all-around dominante per il nostro campionato (il 51% dall'arco è un numero completamente inaspettato), fungendo da arma dalla panchina devastante per coach Ettore Messina. 21 volte in doppia cifra su 25 gare disputate (13 delle quali consecutive), è stato leader offensivo (15.8 punti di media) ma soprattutto emotivo e caratteriale della squadra. Non è un caso che il suo infortunio con successivo appannamento sia coinciso con il momento stagionale più difficile dell'Olimpia.
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Zach Leday protagonista della vittoria di Milano

MIGLIOR ITALIANO - Stefano Tonut (Umana Reyer Venezia)

Nono miglior marcatore del campionato (16.2 punti di media), primo tra gli italiani, Stefano Tonut ha vissuto la stagione dell'esplosione, quella che a Venezia (e non solo) si attendeva da tempo. All'interno di un sistema ormai ben conosciuto e perfettamente collaudato, Tonut è riuscito a ritagliarsi grande spazio (28.4 minuti a partita) e un ruolo di prim'ordine (24 volte in quintetto su 25 gare disputate) in una contender per il titolo, esprimendo un basket di grande livello per qualità, capacità di lettura del gioco, produzione offensiva e duttilità, sorretto da un fisico perfetto per la pallacanestro moderna. Ora ci aspettiamo di veder confermati gli enormi progressi anche nei playoff, quando possessi e partite avranno un altro valore sul piano fisico e mentale.
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Seratona per Stefano Tonut: 23 punti con 6 triple a Trieste

MIGLIOR COACH - Frank Vitucci (Happy Casa Brindisi)

Secondo posto in regular season con 20 vittorie e 8 sconfitte, e probabilmente la squadra col gioco più divertente e spettacolare del campionato. Serve aggiungere altro alla candidatura di Frank Vitucci? "Francamente" no! L'allenatore veneziano si conferma ancora una volta uno dei migliori tecnici sulla piazza, uno dei più capaci e sicuramente uno dei più bravi a ricostruire da zero la chimica e gli automatismi di un gruppo che era stato rivoluzionato in estate dal general manager Simone Giofrè. Via colonne importanti come Banks e Brown, è ripartito da Harrison, Willis e Perkins, senza dimenticare la crescita di Thompson, che sotto a Vitucci è diventato un candidato MVP. Il coach è stato bravissimo anche a gestire l'infortunio dello stesso D'Angelo e ad inserire Josh Bostic. Chapeau!

MIGLIOR GIOVANE - Gabriele Procida (Acqua San Bernardo Cantù)

Fra Pajola, Bortolani e Casarin, è il talento classe 2002 di Cantù a mettere tutti d'accordo. L'ala cresciuta nel vivaio del club brianzolo ha mostrato lampi molto interessanti, sia atletici, sia tecnici, per un ragazzo che sostanzialmente ha avuto quest'anno delle vere e proprie chance a questo livello: poco più di 6 punti in quasi 16 minuti di utilizzo col 39% da tre potrebbero non dire molto, ma Procida ha fatto vedere di avere potenziale elevatissimo, probabilmente quello di maggior prospettiva tra quelli aldiqua dell'Oceano (esclusi dunque Mannion e Banchero). Sette volte in doppia cifra, Procida ha stampato anche una gara da 24 punti in casa di Pesaro: non è assolutamente casuale che sia finito nel radar degli scout NBA (erano a Brescia per vederlo dal vivo contro la Germani) e che sia materiale da Draft già quest'anno.
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Procida è un talento scintillante, 16 punti contro Varese

MIGLIOR DIFENSORE - Kyle Hines (AX Armani Exchange Milano)

Quella dell'Olimpia Milano è stata per distacco la miglior difesa della regular season in base ai punti subiti, 75 di media, e buona parte del merito va a Kyle Hines. Il pivot veterano voluto fortemente da Ettore Messina la scorsa estate, strappato al CSKA, è stato determinante per infondere la giusta mentalità a tutta la squadra, perchè va sottolineato che un solo specialista, seppur notevole, non basta per rendere grande una formazione nella propria metà campo. Hines viaggia sì ad oltre 5 rimbalzi ed un recupero di media, ma quello che fa non va nel foglio delle statistiche: la capacità di ruotare, di leggere e anticipare certe linee di passaggio, di cambiare in marcatura sugli esterni e tenerli, di stoppare pur essendo ben sotto i 2 metri, sono tutte cose che lo rendono il miglior difensore della Serie A.
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Supercoppa: Milano domina in difesa, Hines schiaccia in contropiede

Hanno collaborato: Marco Arcari, Daniele Fantini e Davide Fumagalli.
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