Basket, Serie A: non solo Belinelli e Teodosic, tutta la Virtus Bologna è "sul pezzo"
Pubblicato 26/05/2021 alle 13:09 GMT+2
BASKET, SERIE A - Il 2-0 della Segafredo Virtus Bologna nella serie di semifinale contro la Happy Casa Brindisi è il risultato del lavoro di squadra. In gara 2 le stelle Teodosic e Belinelli hanno creato gli "strappi", ma è stato poi l'apporto degli altri a congelare il risultato: dalla "doppia doppia" di capitan Ricci ad Abass, passando da Pajola, Hunter e Gamble.
Non si vincono due gare in trasferta in una semifinale di playoff per caso e la Segafredo Virtus Bologna lo ha dimostrato con i successi al PalaPentassuglia dove arrivava, se non sfavorita, al massimo alla pari della Happy Casa Brindisi. Nonostante il vantaggio del campo e il ritorno di una parte di pubblico, la squadra bianconera ha ribaltato il pronostico vincendo non una, ma addirittura due gare in un campo tradizionalmente ostile e ostico per tutti: invece la squadra di Sasha Djordjevic si è imposta con pieno merito, con maturità e con una preparazione tattica di alto livello, quella che forse era mancata nella serie di semifinale di Eurocup con l'Unics Kazan.
La bravura della Virtus è stata levare a Brindisi il suo principale punto di forza ovvero la transizione: la Happy Casa, certamente non al massimo della brillantezza anche a causa del Covid che ha colpito la squadra nella fase finale della regular season, non è mai riuscita a sprigionare il suo atletismo in campo aperto ed è sempre stata costretta a giocare contro la difesa schierata di Bologna, fatta da alcuni ottimi interpreti sia sul perimetro, vedi Pajola e Abass, sia in area, in primis Gamble ma anche Hunter e Ricci. I biancoblu non sono mai riusciti a creare vantaggi e tiri con spazio, la Segafredo ha intasato l'area e ha sfidato gli avversari al tiro da fuori (3 su 25 in gara 1, 9 su 28 in gara 2), loro che in stagione regolare sono stati i peggiori per percentuale dall'arco, 33%, e anche i peggiori per canestri derivanti da assist, 53%.
Dall'altra parte Bologna ha potuto contare ovviamente sulle due stelle Teodosic e Belinelli - 40 punti con 10 su 22 da tre in gara 1, 32 punti con 8 su 12 da tre in gara 2 per la coppia -, ma è la crescita del cosiddetto "supporting cast" ad aver fatto la differenza. Perchè se è vero che Milos e Beli sono stati protagonisti delle fiammate e degli "strappi" che hanno dato margine alla Segafredo, è giusto dire che soprattutto in gara 2 sono stati i vari Abass, Pajola, Gamble, Hunter e Ricci a blindare il vantaggio e a tenere gli avversari con la testa sott'acqua.
Soddisfatto coach Djordjevic
Nel post partita di gara 2, Sasha Djordjevic ha parlato così in conferenza stampa: "Il nostro primo pensiero è stato fermare la transizione di Brindisi. In attacco abbiamo perso qualche pallone che non mi è piaciuto ma abbiamo complessivamente appoggiato bene la palla. Nei rimbalzi siamo stati lì e questa è stata un’altra chiave. I nostri leader hanno fatto due ottime gare, con un’ottima difesa di Markovic e Pajola. Abass ha fatto ottime cose, è stato sempre presente aspettando anche il rientro di Weems. Anche Ricci oggi ha finito bene la partita".
Quest’anno ci sono mancate alcune partite toste ma la squadra adesso è sul pezzo
Poi ancora: "C’è poco da aggiungere, siamo 2-0 e l’unica cosa che conta è questa. Stiamo capendo quello che ci vuole per giocare questo tipo di partite: abbiamo tanti giocatori alla prima esperienza nella stagione più lunga della storia. Quest’anno ci sono mancate alcune partite toste ma la squadra adesso è sul pezzo". Centrale l'aspetto sottolineato dall'allenatore serbo, quel "la squadra adesso è sul pezzo" che certifica come il gruppo sia cresciuto ed inevitabilmente abbia imparato dagli errori, su tutti la già citata serie con l'Unics Kazan.
Pippo Ricci: prova da capitano vero
In questa stagione di Serie A era andato in doppia cifra appena cinque volte: nei playoff sono tre in cinque partite, segno che Giampaolo Ricci ha alzato il proprio livello col crescere della competizione. E in gara 2 al PalaPentassuglia è stato molto rilevante con 15 punti, suo record in post season, e anche 11 rimbalzi, per la seconda "doppia doppia" del suo campionato. Se il capitano è questo, per gli avversari sono dolori perchè è un giocatore che in difesa sa rendersi molto utile e in attacco diventa un bersaglio perfetto per gli assist di Teodosic e Markovic sul perimetro (3 su 6 da tre).
Noi impariamo dai nostri errori, lavoriamo da un anno, qualcuno da due, vogliamo far bene e ci teniamo
"Non abbiamo ancora fatto niente, ora si torna a Bologna e ci manca una vittoria, però qui il nostro lavoro l’abbiamo fatto. Noi impariamo dai nostri errori, lavoriamo da un anno, qualcuno da due, vogliamo far bene e ci teniamo. Sappiamo quanto possiamo essere cattivi. Dobbiamo vincere in difesa, e l’abbiamo fatto", ha detto Ricci. Sulla doppia doppia: "Niente da dire, l’altro ieri ho giocato malissimo, oggi ci tenevo a dare una mano alla squadra. E’ il bello dei playoff, ora dimentico subito e si riparte da 0-0". Infine Giampaolo parla della svolta per questa Virtus nei playoff: "Cambiati dopo l’intervallo sul -15 a Treviso? E’ stata una chiave. Ci siamo guardati in faccia, anche alzando la voce tra di noi. Sappiamo cosa siamo, e cosa non siamo. E lì abbiamo svoltato".
Mercoledì 2 giugno alla Segafredo Arena ci sarà gara 3, primo match point per la Virtus Bologna che è ormai ad un passo da una finale Scudetto che manca dal 2007.
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