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Basket, Serie A: Sassari è seconda, Venezia rimonta Cremona, Pesaro travolge Cantù

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Aggiornato 24/01/2021 alle 22:14 GMT+1

Nella 17esima giornata di Serie A il pomeriggio si apre col successo netto della Carpegna Prosciutto Pesaro per 107-83 contro l'Acqua S.Bernardo Cantù (19 punti di Cain e Delfino). Al Taliercio è vittoria in rimonta per l'Umana Reyer Venezia contro la Vanoli Cremona, 88-84 (27 di Watt). La Dinamo Sassari passa a Trieste 103-82 con il career-high di Spissu (28) e si prende il 2° posto in solitaria.

Mitchell Watt, Reyer venezia 2017-18

Credit Foto LaPresse

Carpegna Prosciutto Pesaro - Acqua S. Bernardo Cantù 107-83

Di Davide Fumagalli. Torna al successo la Carpegna Prosciutto Pesaro che si mette alle spalle la sconfitta netta di Sassari andando a travolgere l'Acqua S.Bernardo Cantù per 107-83 nella 17esima giornata di Serie A. La formazione di Jasmin Repesa, con bilancio pari in campionato, 8-8, ritrova un successo casalingo coi brianzoli che mancava dal 2016-17 e festeggia quella che è appena la seconda vittoria negli ultimi sette confronti con la squadra ora allenata da Pancotto. La VL chiude col 61% da due, 12 su 22 da tre e ben 22 assist con 11 perse (12-17 invece il rapporto per gli ospiti): spiccano le prove di Cain e Delfino, 19 punti a testa, ottimo Drell con 17, ok anche Filipovity con 16 e Gerald Robinson con 10 punti e 9 assist. Per l'Acqua S.Bernardo è una domenica da dimenticare, c'è poco da aggiungere considerando che è il quarto stop di fila e il 12esimo complessivo (4-12 il record): da salvare la prova del gioiello Gabriele Procida, 24 punti, massimo in carriera.
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Gerald Robinson e i cioccolatini per Cain e per Drell

La sfida della Vitrifrigo Arena è equilibrata nei primi minuti, poi la Carpegna Prosciutto scappa fino a +7 coi canestri di Filipovity, Cain e Drell, e alla prima pausa conduce 26-20. L'Acqua S.Bernardo resta in corsa con le giocate di Thomas e Procida, subito in palla, poi Johnson insacca la bomba del -3 (33-30), ma Pesaro trova il modo di cambiare marcia, Zanotti schiaccia il alley-oop, Delfino completa un gioco da tre punti e poi Drell segna da lontanissimo allo scadere dei 24" per il +10 sul 43-33. Lì Cantù si scioglie, Drell e Gerald Robinson colpiscono ancora e così all'intervallo è +15 sul 53-38.
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Triplona dal parcheggio di Henri Drell che se la ride

Dopo l'intervallo non c'è più partita, Pesaro dilaga, Cain segna a ripetizione nell'area avversaria, Gerald Robinson è imprendibile e fa contenti tutti a suon di assist, e così al 30' è addirittura +32 sull'82-52. Gli ultimi 10' sono di puro "garbage time", alcuni giocatori sistemano le proprie statistiche, Gabriele Procida aggiorna il massimo in carriera e c'è spazio per il primo canestro in A di Lorenzo Calbini, 18 anni da poco, che fissa il punteggio sul 107-83 realizzando proprio sulla sirena.
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Robinson alza, Zanotti decolla e schiaccia al volo

Nel prossimo turno di Serie A, tra sabato e lunedì, la Carpegna Prosciutto Pesaro ospiterà la Reyer Venezia domenica sera alle 20.45 mentre l'Acqua S.Bernardo Cantù giocherà lunedì alle 19.30 in casa il derby con Varese.
  • Pesaro: Drell 17, Filloy 5, Calbini 2, Cain 19, J.Robinson 4, Mujakovic, G. Robinson 10, Basso, Serpilli 6, Filipovity 16, Zanotti 9, Delfino 19. All. Repesa.
  • Cantù: Gaines 10, Thomas 12, Smith 7, Procida 24, Leunen 3, Bigby-Williams 6, Lanzi ne, Johnson 13, Bayehe, Baparapè ne, Pecchia 8, Bresolin ne. All. Pancotto.
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Highlights: Pesaro-Cantù 107-83

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Umana Reyer Venezia - Vanoli Basket Cremona 88-84

Di Marco Arcari. Per la 2ª volta in pochissimi giorni, la Vanoli Cremona rischia il colpaccio contro una "grande" del basket italiano. Al Taliercio la squadra di coach Galbiati culla sogni di gloria fino a 1’ dal termine, ma a festeggiare è l’Umana Reyer Venezia, al 4° successo consecutivo in Serie A. Buone notizie anche per le rotazioni a disposizione di coach De Raffaele, visto che Valerio Mazzola ha riassaporato il parquet dopo 3 mesi di assenza forzata. L’asse formato da Michael Bramos e Mitchell Watt fa la differenza fin dalla palla a due, generando pick&roll su cui la difesa di Cremona deve spendere sistematicamente fallo per evitare danni ben peggiori (12-10 a metà 1° quarto). Daulton Hommes si carica sulle spalle tutto l’attacco ospite, lanciando la Vanoli al sorpasso (12-16), anche perché Stefano Tonut s’incaponisce col tiro pesante e le perse – leitmotiv stagionale del club orogranata – limitano molto la fase di possesso dei padroni di casa. Non appena mette piede sul parquet, Giuseppe Poeta ingaggia un bel duello a distanza con Wes Clark: il play ospite disegna i soliti, spettacolari arcobaleni per gli alley-oops dei compagni, mentre l’esterno orogranata si mette in proprio con enciclopedici arresti-e-tiro (16-18 al 10’).
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Incredibile poster di Jarvis Williams su Mitchell Watt

Dopo gli assist, per Poeta arrivano anche le penetrazioni, che valgono così il tentativo di fuga della squadra allenata da Paolo Galbiati (17-25 al 13’). Nonostante un’intensità diversa tra le due formazioni, e a totale appannaggio degli ospiti, capitan Bramos tenta di riavvicinare l’Umana, ma Hommes si conferma tiratore devastante e, con un 2/2 da oltre l’arco dei 6.75, firma il primo vantaggio in doppia cifra (24-34). Watt fa sempre la differenza nel pitturato avversario, ma la Vanoli continua a tirare divinamente dalla distanza (5/7) e allunga ulteriormente (+14). Tonut salva l’orgoglio orogranata nel finale di 1° tempo, scatenandosi in campo aperto e riportando a -8 (36-44) la squadra di coach De Raffaele. Tonut è on-fire anche in apertura di ripresa, sparando due bombe consecutive per il provvisorio -6, ma Jarvis Williams prosegue nel suo pomeriggio di grazia, calamitando ogni possesso ospite e trasformandolo in punti (42-50 al 23’). L’antisportivo a David Reginald Cournooh non causa molti danni perché Venezia persevera nel continuo litigio dalla lunetta (10/18 ai tiri liberi a metà 3° quarto).
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Arcobaleno di Poeta per la schiacciatona di Hommes

Diverso è però il rendimento orogranata a 360°: sia per quanto concerne il tiro pesante (6/12 nella frazione), sia per il dominio a rimbalzo offensivo (8 nel periodo). Solo un’ingenuità difensiva di Jeremy Chappell, il quale regala 3 liberi a Fabio Mian, consente agli ospiti di ritrovare un po’ di vantaggio al 30’ (62-67). Il break cremonese si allunga fino allo 0-12 nei primi possessi dell’ultimo quarto, con Poeta ancora protagonista per il nuovo +10. Davide Casarin tenta allora di lanciare la nuova rimonta casalinga, ma è Bramos a confezionarla con la specialità della casa, ossia le triple (74-74) a 4’ dalla sirena. T.J. Williams, impalpabile per oltre 37’ di gara, s’inventa un gioco da 3 punti di capitale importanza e poi corona un altro parziale (0-7); nel volgere di pochi possessi commette però il fallo antisportivo (5° personale) da cui scaturisce l’ennesima rimonta orogranata, stavolta decisiva. Poeta ha infatti tra le mani la bomba della vittoria, ma il ferro gli sputa incredibilmente il tiro, garantendo così il successo ai padroni di casa. MVP Watt, il quale chiude con 27 (10/12 al tiro) e 6 rimbalzi, ma fondamentali anche le bombe di Bramos (5/6) e la grande intensità di Tonut nel 2° tempo. A Cremona non bastano la doppia-doppia di Jarvis Williams (17 e 13 rimbalzi) e i 14 (con 6 assist) di Poeta.
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Shake&bake di T.J. Williams che manda al bar Tonut

  • Venezia: Casarin 1, Stone 3, Bramos 17, Tonut 16, De Nicolao 6, Campogrande, Vidmar 3, Clark 9, Chappell 3, Mazzola, Cerella 3, Watt 27. All. De Raffaele.
  • Cremona: T.J. Williams 5, Trunic n.e., J. Williams 17, Poeta 14, Mian 7, Lee 7, Cournooh 11, Palmi 7, Hommes 16, Donda n.e. All. Galbiati.
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Highlights: Venezia-Cremona 88-84

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Allianz Pallacanestro Trieste - Banco di Sardegna Sassari 82-103

Di Daniele Fantini. A volte, basta anche solo l'approccio giusto per farti vincere una partita. E Sassari lo spiega alla perfezione. Quello 0-11 sparato in due giri di lancette, poi ampliato in un solido 10-24 alla metà del primo periodo, azzanna Trieste come un'imboscata, costringendola a una lunga, faticosa ed estenuante rincorsa mai concretizzata. Marciando sul parquet dell'Allianz Dome, il Banco infila la sesta vittoria consecutiva, l'ottava nelle ultime nove: unico passo falso la trasferta di Milano, quella stessa Olimpia che ora insegue, in solitaria, al secondo posto, avendo staccato sia Bologna, fermata da Brescia nell'anticipo del sabato, che Brindisi, a riposo. È una piazza d'onore meritata in pieno, perché, con un Ethan Happ ancora da inserire, Sassari continua a giocare una pallacanestro offensiva letale, rapida e polivalente, tanto efficace nel martellare il pallone in post-basso per Miro Bilan (troneggiante con 20 punti e 8 rimbalzi) quanto nel ribaltare il lato per innescare le mani roventi dei tiratori. Il 15/27 dall'arco di squadra si somma al 26/50 delle due gare precedenti per un 41/77 nelle ultime tre uscite, pari al 53.2%, cifre incontenibili per qualsiasi difesa.
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L'arte del buzzer-beater: due canestri pazzeschi di Kruslin e Bendzius

Alla solidità interna di Bilan, ben spalleggiato dal lavoro oscuro di Jason Burnell (solo 4 punti ma arricchiti da 12 rimbalzi e 9 assist, career-high in Serie A), si aggiunge la serata magica di Marco Spissu, perfetto nella gestione del ritmo e del movimento di palla e immarcabile dal palleggio: 28 punti con due soli errori al tiro, nuovo career-high ottenuto con una naturalezza, una personalità e una fluidità di gioco quasi sorprendenti. Non mancano all'appello Eimantas Bendzius (15 punti, 4 triple) e Stefano Gentile, ottimo sul perimetro in entrambe le fasi del gioco (14 punti). Squillo interessante di Kaspar Treier, reattivo e pimpante in uscita dalla panchina: 6 dei suoi 10 punti piovono, consecutivi, in apertura di secondo periodo, quando Sassari piazza un'altra spallata fondamentale per assorbire il momento migliore dell'Allianz, capace poi di rientrare fino al -3 (33-36) con le energie nervose del secondo quintetto.
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Marco Spissu immarcabile: career-high da 28 punti contro Trieste

La fiammata della squadra di Dalmasson, però, è destinata a spegnersi presto: Spissu (17 punti nel solo primo tempo) e Gentile riallargano la forbice sul +9 all'intervallo lungo (46-55) e ancora Spissu e Bilan, rintuzzati dalle triple di Bendzius e Treier, lanciano Sassari sul +17 (58-75) nelle battute conclusive del terzo periodo, tramortendo l'avversario con una qualità eccelsa nel movimento di palla e nel gioco in transizione. Ancora le seconde linee dell'Allianz, con un controbreak di 10-0 (da 61-80 a 71-80), incutono gli ultimi brividi, scacciati però in maniera rapidissima dal pronto ritorno in cattedra di Bilan e dai canestri che fissano il career-high di Spissu.
Trieste vede così spegnersi la striscia positiva di quattro successi che l'aveva rilanciata in zona playoff con annessa qualificazione alla Coppa Italia. È un ko che fa male non tanto in termini di classifica (il settimo posto è conservato) ma nella modalità con cui matura, quasi annichilendo l'intero reparto titolare: il plus/minus di Milton Doyle e Mike Henry (rispettivamente -26 e -18) fa riflettere. Le cose migliori, come detto, arrivano dalla panchina. Sono le seconde linee a forgiare quei due parziali di carattere, orgoglio, intensità e forza difensiva che danno la scossa nel secondo e quarto periodo. Davide Alviti si distingue per grinta, qualità e duttilità con 17 punti e 6 rimbalzi, bravo nel trascinare con sé anche Tommaso Laquintana (11 punti, 4 assist) e Andrejs Grazulis (8 punti, 6 rimbalzi), il terzetto migliore della serata biancorossa.
  • Trieste: Fernandez 12, Doyle 8, Henry 6, Da Ros 1, Delia 13; Coronica, Upson 2, Arnaldo, Laquintana 11, Cavaliero 4, Grazulis 8, Alviti 17. All.: Dalmasson.
  • Sassari: Spissu 28, Gentile 14, Bendzius 15, Burnell 4, Bilan 20; Treier 10, Chessa, Kruslin 8, Katic 2, Re 2, Gandini. N.e.: Happ. All.: Pozzecco.
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Highlights: Trieste-Sassari 82-103

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