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Basket, Serie A: Venezia si gode Michael Bramos, il professore del tiro

Davide Fumagalli

Aggiornato 26/10/2020 alle 16:57 GMT+1

L'americano di passaporto greco ha segnato 28 punti nella vittoria 99-92 dell'Umana Reyer contro Sassari, il suo record personale in A. Bramos, alla sesta stagione in laguna, è il capitano e simbolo di Venezia, oltre che uno dei pochi "esemplari" di tiratori puri, giocatori che si muovono senza palla leggendo i blocchi dei compagni e la posizione della difesa, e colpiscono come dei veri killer.

Michael Bramos, Umana Reyer Venezia

Credit Foto Getty Images

L'Umana Reyer Venezia batte un colpo importante nella 5a giornata, supera 99-92 la Dinamo Sassari nel big match del turno, conquista la quarta vittoria in campionato ed è al secondo posto con 4-1 alle spalle dell'imbattuta Olimpia Milano assieme alla sorprendente Brindisi (4-1 pure per la Happy Casa). La squadra di Walter De Raffaele si impone nonostante la gara sia stata ad alto ritmo e ad alto punteggio, cose insolite per la Reyer, abituata a giocare con un ritmo controllato, un basso numero di possessi e di conseguenza un punteggio sotto gli 80 punti (76,25 segnati e 72,5 subiti di media prima della gara col Banco di Sardegna, ndr). Di fatto l'Umana Reyer sfodera la miglior prestazione da tre punti della stagione con il 46.4% grazie al 13 su 28 dalla lunga distanza, e per la prima volta va oltre il 100 di valutazione, 101 per la precisione, facendo registrare il più alto numero di tiri realizzati da due (23) e da tre (13).
Protagonista e volto copertina di questo successo è Michael Bramos, il 33enne del Michigan ma con passaporto greco che è alla sesta stagione a Venezia, è il capitano ed è un cittadino lagunare a tutti gli effetti: i suoi 28 punti con 6 bombe sono stati letali, soprattutto si è vista una serie di canestri di pregevole fattura, a conferma che Bramos è un giocatore sempre più raro, uno di quei tiratori puri che sa leggere la difesa e riesce a colpire e ad essere efficacissimo pur non avendo praticamente mai la palla in mano. In un'era dove sempre di più sono le guardie a decidere il destino della propria squadra "dominando" il possesso di palla creando per sè e per i compagni, veder agire un giocatore come il greco d'America è sempre un toccasana.
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Highlights: Venezia-Sassari 99-92

Il "tiratore", una specie in estinzione

In un'epoca in cui la pallacanestro è dominata dalle guardie e dai giocatori con la palla in mano, è sempre più raro trovare degli specialisti che sanno essere efficaci senza pretendere di avere troppo tempo la "spicchia" fra le mani. Oltre tutto è facile avere il focus su stelle del calibro di Milos Teodosic, di Sergio Rodriguez, di Facundo Campazzo, di Mike James e di Shane Larkin, senza oltrepassare l'oceano e osservare i vari James Harden, Damian Lillard, Jamal Murray e pure LeBron James, giocatori che danno il meglio tenendo tanto il pallone fra le mani per poter creare, per sè con un tiro, o per gli altri con un assist.
E poi ci sono giocatori alla Michael Bramos, non meno importanti, in grado di essere performanti pur giocando "off the ball", lontano dalla palla, come si dice in gergo. Se in NBA abbiamo esempi come Klay Thompson, come JJ Redick, come Kyle Korver, come Duncan Robinson o anche come il nostro Marco Belinelli, in Europa i "top" sono sicuramente Jaycee Carroll del Real Madrid e Kyle Kuric del Barcellona, mentre in Serie A è difficile trovare un modello migliore di Mike Bramos. Nello specifico della gara con Sassari, l'americano di passaporto greco ha messo in piedi un vero e proprio clinic, una lezione da professore del tiro che andrebbe conservata e mostrata ai più giovani.
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Michael Bramos, Umana Reyer Venezia

Credit Foto Getty Images

Il punto fondamentale quando si parla di un tiratore, non è il risultato del tiro, se segna o meno, e spesso nemmeno la meccanica del gesto, ma è la preparazione. Infatti, tutto dipende dalla mobilità, dalla posizione dei piedi e delle spalle, e soprattutto dalla capacità di leggere quello che ci si trova davanti, ovvero come muoversi sui blocchi dei compagni che l'allenatore ha disegnato nello schema, e come reagire al comportamento del difensore o della difesa avversaria. Questi alcuni esempi:
  • Tripla del 5-3: Burnell sbaglia staccandosi troppo da Bramos per raddoppiare su Watt, il numero 6 riceve dal suo centro e tira immediatamente, prendendosi anche il fallo dell'avversario che prova a chiudere con ritardo;
  • Tripla del 9-5: Bramos esce sull'ala sfruttando il blocco sotto canestro di Mazzola, Burnell fa l'errore madornale di provare a "tagliare" il secondo blocco di Watt, e così il numero 6 riceve e può tirare con spazio;
  • Jumper del 15-9: Burnell esce forte in closeout ("chiusura") per impedire il tiro da tre, Bramos lo batte con una finta e segna un canestro da due in arresto e tiro appena dentro l'area;
  • Tripla del 18-14: la difesa di Sassari è arroccata dentro l'area, Bramos allora guadagna spazio allargandosi nell'angolo, il punto più lontano per la difesa per poter recuperare. Riceve lo scarico di De Nicolao e spara, senza bisgno di palleggiare;
  • Jumper del 20-18: Bramos cambia velocità, sfrutta il blocco in punta di Stone, Pusica resta indietro e perde il numero 6 della Reyer che riceve il consegnato (con blocco in contemporanea) di Watt e ha quel tempo e quello spazio necessario per fare palleggio-arresto-tiro;
  • Tripla del 63-56: Bramos è appostato sull'arco, riceve da De Nicolao, Bendzius gli corre veloce incontro per impedirgli il tiro (closeout), lui non fa nemmeno una finta, basta un palleggio laterale per crearsi spazio e scagliare la bomba;
  • Tripla 89-77: Tonut attacca il canestro da sinistra, Bramos legge la posizione della difesa, che si sta spostando verso la palla, e scende verso l'angolo per dare una linea di passaggio al compagno; riceve, Treier gli corre incontro per impedirgli il tiro, a Bramos basta una finta con la testa, fa un palleggio di lato e poi va in arresto e tiro per la bomba;
  • Tripla 92-77: Tonut attacca la linea di fondo da sinistra, Bramos ancora una volta legge che la difesa sta collassando sulla palla, si sposta salendo verso la posizione di ala e regala una linea di passaggio al compagno che lo serve; riceve e tira immediatamente, "catch and shoot", avendo spazio e tempo prima della chiusura, tardiva, di Bendzius.
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Bramos abbatte Sassari con 28 punti, il suo record in A

28 punti: career high in Serie A

Una prestazione maiuscola dunque per Bramos, 28 punti, il suo massimo in campionato, alla gara numero 184 con l'Umana Reyer in Serie A. Il suo tabellino recita: 2 su 3 da due, 6 su 10 da tre, 6 su 7 ai liberi, 4 rimbalzi, 2 assist, 1 recupero, 5 falli subiti e 34 di valutazione in 34 minuti sul parquet. Un'esplosione inaspettata visto che nelle prime quattro giornata era andato una sola volta in doppia cifra (11 punti a Desio con Cantù) e aveva totalizzato complessivamente 26 punti con 8 su 22 da tre. In Eurocup è andata leggermente meglio finora, visto che Bramos viaggia a 13 punti di media col 64.7 da tre (11 su 17).
Michael Bramos ha così migliorato il suo precedente prima in Serie A, i 26 segnati a Trento nella stagione 2017/18 nella vittoria di Venezia per 83-79. Oltre alla gara di ieri in altre 3 occasioni il greco-americano ha realizzato 6 triple in una gara, e sempre in trasferta: nella stagione 2015/16 a Pesaro, nella 2016/17 a Varese e nel campionato 2017/18 a Trento. Record personale anche per valutazione, superato il 28 realizzato nella gara del 2017/18 contro Trento.
I 28 punti contro Sassari sono il suo primato in campionato mentre ha eguagliato il suo record in maglia Reyer Venezia: Bramos infatti aveva segnato 28 punti anche nella passata stagione in EuroCup nel successo per 80-73 in Turchia sul campo del Tofos Bursa, un risultato che diede all'Umana l'accesso matematico alle Top 16. In quell'occasione il classe 1987 chiuse con 7 su 8 da due, 4 su 7 da tre, 2 su 2 ai liberi e 28 di valutazione in 34 minuti.

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