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Serie A, dalla crisi alla rinascita: Cremona adesso è squadra vera

Daniele Fantini

Aggiornato 02/11/2020 alle 19:24 GMT+1

In estate è andata a una manciata di centimetri dalla scomparsa, ma dopo aver costruito un roster a tempo record e quasi scaduto, la Vanoli Cremona ha trovato una chiarissima identità nelle ultime settimane. L'ottimo lavoro di coach Galbiati ha estratto dallo scarno materiale a disposizione un gruppo con un'identità forte, una buona chimica e una forza caratteriale individabile per la Serie A.

David Cournooh, Vanoli Cremona, Serie A 2020-21

Credit Foto Getty Images

Un'iscrizione arrivata in extremis, una squadra assemblata rapidamente, quando la maggior parte delle avversarie avevano già quasi completato i roster, un debutto in Supercoppa ancora in versione sperimentale e due pesanti sconfitte all'inizio del campionato. Fino a tre settimane fa, Cremona sembrava, senza troppe parole velate, destinata a una stagione molto sofferente. Invece, con due vittorie consecutive e altri due ko esterni arrivati soltanto in overtime (l'ultimo, a Pesaro, ridotta ai minimi termini per infortuni e problematiche legate alla gestione dei contagi da coronavirus) la Vanoli ha compiuto grossi balzi in avanti in un ipotetico power ranking della nostra Serie A.

Coach Paolo Galbiati docet

Il grosso del merito va dato a coach Paolo Galbiati, desiderato in maniera così forte dalla società da spingerlo a uscire dal contratto in essere con Biella per abbracciare un nuovo progetto di cui sarebbe stato demiurgo totale. Lontano dall'ombra ereditata da coach Larry Brown e dalle ingombranti ingerenze della proprietà sofferte nella sua prima esperienza da capo-allenatore a Torino, Galbiati ha avuto la possibilità di costruire la sua squadra, scegliendo e assemblando i migliori pezzi ancora a disposizione sul mercato per un budget relativamente piccolo come quello di una Vanoli appena sfuggita allo spettro del fallimento e dell'auto-retrocessione.
Cremona gioca una pallacanestro semplice, ma non per questo inefficace. Anzi, nei momenti in cui riesce a esprimere al meglio le proprie qualità, è uno degli attacchi più pericolosi e prolifici del nostro campionato (80.7 punti di media, quinta in Serie A per fatturato offensivo). La chimica tra i giocatori-chiave è buona e ben assortita, con possibilità di esplorare tante soluzioni sugli sviluppi del sistema horns (il doppio-blocco alto, per intenderci) e sulle doppie uscite per i tiratori, il tutto coordinato da due creatori di gioco eclettici come TJ Williams e Peppe Poeta. La Vanoli è molto dipendente dal tiro da tre punti, di cui sostanzialmente nasce e muore (28.7 tentati a gara, terza in Serie A, e 10.2 realizzati, quinta), ma nei momenti in cui i bombardieri entrano in ritmo è capace di costruire break in doppia cifra per prendere il largo (vedi la trasferta a Bologna o i primi 25' a Trento) o per ricucire svantaggi che sembravano incolmabili fino a pochi istanti prima (vedi la rimonta dal -21 a Pesaro).
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Peppe Poeta travestito da Steph Curry: 28 punti contro la Virtus

Daulton Hommes, una star in costruzione

Daulton Hommes è l'uomo-copertina della squadra, quello che meglio ne incarna gli aspetti tecnico-tattici descritti. Sbarcato in Italia come grande fromboliere, si sta attestando come una della new-entry più interessanti, solide e spettacolari del campionato, e con margini di crescita che potrebbero portarlo a salire presto di livello in Europa. Quarto nella classifica marcatori (18.5 punti di media) Hommes vive di quel talento innato da tiratore di striscia allargato a un repertorio offensivo molto più sfaccettato: quando segna un canestro difficile entrando in ritmo e fiducia, poi diventa un'impresa riuscire a fermarlo.
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Daulton Hommes, che talento: segna 24 punti contro Pesaro

L'importanza degli intangibles

Ritmo e fiducia abbiamo detto, ossia tutta quella parte di intangibles che, a lato di tecnica e tattica, costruiscono la vera forza di una squadra e creano separazione in un campionato così livellato come quello italiano. Quegli intangibles, carattere, spirito combattivo, coesione, gruppo, Cremona li ha trovati. In tempo record, ma li ha trovati, trasformandosi in una delle squadre più tignose e meno arrendevoli della Serie A. Merito di coach Galbiati, che sta trasferendo il suo carattere sanguigno al gruppo, merito dei giocatori, che hanno intuito come questa squadra e questa stagione possano diventare un grande trampolino di lancio per le loro carriere.
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Highlights: Pesaro-Cremona 95-83 d1ts

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