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Serie A: Format, retrocessioni, bolle: come finire la stagione

Daniele Fantini

Aggiornato 12/11/2020 alle 12:00 GMT+1

L'aumento dei contagi interni alle squadre e del numero di partite rinviate tra campionato e coppe alimenta la discussione per un modello alternativo da implementare per poter portare a termine la stagione, evitando la cancellazione delle competizioni per il secondo anno consecutivo. Ecco le ipotesi al vaglio, tra modifiche del format, costruzione di bolle e blocco delle retrocessioni.

Virtus Segafredo Arena during the Italy Lega Basket of Serie A match between Segafredo Virtus Bologna and A|X Armani Exchange Milano at Virtus Segafredo Arena on December 29, 2019 in Bologna, Italy

Credit Foto Getty Images

Il peggioramento della situazione sanitaria a livello nazionale ed europeo sta portando ad un aumento progressivo dei contagi da coronavirus all'interno delle squadre, con annessi rinvii di partite di campionato e coppe che andranno ad appesantire il calendario già fitto dei prossimi mesi per essere recuperate. Le proposte per la modifica del format dei tornei per rendere possibile la chiusura della stagione nonostante la necessità di proseguire a porte chiuse si fanno sempre più numerose e pressanti. Tagli nel girone di ritorno, costruzione di bolle, blocco delle retrocessioni e separazione dei calendari tra campionato e coppe restano gli argomenti più discussi: anche Umberto Gandini, presidente di Lega, si è detto aperto alla valutazione di un possibile calendario più snello dopo la chiusura del girone d'andata, una base di partenza necessaria da raggiungere per poter stilare una classifica sensata.

Gandini: "Giochiamo il girone d'andata e poi valutiamo"

"Finora siamo stati fortunati a poter gestire in condizioni quasi normali il campionato, ora anche noi dobbiamo far fronte ai rinvii - ha dichiarato Gandini parlando alla Rai -. Il mio primo obiettivo è arrivare al termine del girone d'andata, con lo stesso numero di gare giocate dalle 16 squadre. A quel punto, entro un mese e mezzo o due, potremo valutare il da farsi. Sono ottimista che riusciremo a concludere la stagione: dobbiamo proseguire, svolgiamo anche una funzione sociale. È importante non solo per i club e il movimento, ma per tutti gli appassionati. Blocco delle retrocessioni? Mi sembra prematuro. Occorre valutare anche che cosa succederà in Serie A2. Usiamo la logica e il buon senso al momento opportuno".
"Se ci fermiamo, scompariremmo. Non ripartiremmo più - aveva dichiarato mercoledì in un'intervista concessa a Basket Magazine -. Dobbiamo giocare almeno il girone d'andata. Se poi ci toccherà accorciare, lo faremo. Non ho ancora idea del come, è tutto troppo prematuro. È chiaro che punto a giocare tutto con regolarità, ma se saremo costretti, allora sì, adegueremo il format".
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In this handout image provided by Euroleague Basketball, Mediolanum Forum before 2019/2020 Turkish Airlines EuroLeague Regular Season Round 27 match between AX Armani Exchange Milan and Real Madrid at Mediolanum Forum on March 03, 2020 in Milan, Italy

Credit Foto Getty Images

Modifica del format, blocco retrocessioni, bolle: perché sì e perché no

Sui temi citati in precedenza, la discussione ferve anche con idee differenti. In un'intervista allargata per cogliere il punto di vista di giocatori, allenatori e dirigenti, la Gazzetta dello Sport ha provato a disegnare un quadro della situazione. Vi proponiamo un sunto con le risposte più interessanti, pro e contro le varie soluzioni.
Modifica del format
  • Cesare Pancotto (coach Cantù): "La premessa è che si concluda il girone di andata per avere tutte le squadre con le stesse partite giocate. Le percentuali di vittorie si possono usare solo a parità di difficoltà di calendario. Cambiare in corsa il format si può fare, ma deve essere una decisione condivisa da Lega e Federazione".
  • Walter De Raffaele (coach Venezia): "Bisogna essere flessibili. Mi rifaccio alla proposta di Messina: prima terminiamo il campionato, e poi le squadre che disputano le coppe si potranno dedicare all'attività europea".
  • Pasquale Marino (presidente Brindisi): "Non sono per accorciare il format, perché i contratti con gli sponsor andrebbero rivisti e i club stanno già soffrendo per i mancati incassi. Penso invece a ristori anche per le società che sono aziende vere e proprie, e stop alle coppe europee, visto che certi Paesi sono ad alto rischio di contagio".
Blocco delle retrocessioni
  • Walter De Raffaele (coach Venezia): "Sono d'accordo anche per salvaguardare l'indotto che gravita attorno alla Serie A, soprattutto gli stipendi di tutte le persone che lavorano nei club e che non sono solo giocatori e allenatori".
  • Pasquale Marino (presidente Brindisi): "Ipotesi da considerare, anche se non mi vede favorevole. Dovevamo pensarci prima. Ora sarebbe uno schiaffo a chi si è impegnato a investire".
Creazione di una bolla stile NBA
  • Cesare Pancotto (coach Cantù): "Sarei per una doppia bolla di 8 squadre ciascuna dopo il girone d'andata. Ma rispettando come logistica tutti i parametri di sicurezza. Bisogna però trovare i fondi: un conto è pensare alla bolla, un conto è realizzarla".
  • Alessandro Dalla Salda (ad Reggio Emilia): "Nel caso della Serie A andrebbe calibrata su tempi che oggi non saprei dire se percorribili. Più facile pensare di organizzarla per le Final Eight di Coppa Italia".
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