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Basket, Playoff Serie A - Milano dà spettacolo in gara-3 col duo Grant-Melli, Virtus Bologna discontinua

Marco Arcari

Aggiornato 13/06/2022 alle 12:47 GMT+2

BASKET, PLAYOFF SERIE A - L'AX Armani Exchange Milano supera 94-82 la Virtus Segafredo Bologna in gara-3 delle LBA Finals, grazie soprattutto agli show di Nicolò Melli (22 punti) e Jerian Grant (14), oltre al solito Shavon Shields (19). Le Vu-Nere pagano un po' di nervosismo e la poca continuità difensiva: la fase di non possesso è ancora il fattore-chiave di queste Finali Scudetto 2021-22.

Melli e Grant da sballo: rivivi gara-3 tra Milano e Virtus in 190"

All'indomani di uno splendido 3° atto nella serie di LBA Finals 2021-22 tra AX Armani Exchange Milano e Virtus Segafredo Bologna, i temi da affrontare sono decisamente tanti. L'Olimpia ha ritrovato grande smalto in attacco, con diversi protagonisti inattesi, beneficiando non solo dello show personale di Nicolò Melli - autore di 22 punti, con 9/13 dal campo, e 5 rimbalzi in soli 20' effettivi sul parquet - ma anche dei pesantissimi canestri di Jerian Grant (14), oltre che del solito Shavon Shields (19 e 7 rimbalzi). Le Vu-Nere si sono invece affidate alla serata di grazia di Daniel Hackett (18 punti, 6 rimbalzi e 5 assist), mostrando però ancora una volta un po' troppo nervosismo sul parquet e pagando dazio a causa della discontinuità difensiva.
Per la squadra allenata da Sergio Scariolo, anche la prova opaca di Kyle Weems. Lo statunitense ha infatti chiuso gara-3 con 3/10 dal campo ed è mancato davvero tanto nei momenti clou della sfida: il tecnico bresciano sa bene che giocatori come Weems possono esaltarsi nelle difficoltà, ma la Virtus non potrà fare a meno di uno dei suoi leader a 360° se vorrà rimettere nuovamente tutto in parità dopo gara-4, in programma martedì 14 giugno 2022 sempre al Mediolanum Forum e ovviamente LIVE su Discovery+ ed Eurosport 2. Milano vorrà invece bissare la grande prova davanti al proprio pubblico, in un ambiente caldissimo fin dalla palla a due, e cementare ulteriormente quelle certezze che l'hanno spinta al provvisorio 2-1 in queste LBA Finals.
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Hines stoppa, Rodriguez con l'assist no-look e Datome schiaccia

Bentornato, Nik Melli!

In gara-2 era sembrato quasi "impaurito" nel prendersi certi tiri, ieri è invece tornato a essere il giocatore dominante, anche offensivamente, che tutti conoscevamo. La mostruosa prova di Melli ha dimostrato quanto il numero 9 biancorosso sappia indirizzare una partita in entrambe le metà campo: triple in spot-up prese con sicurezza, grande talento nel gioco in post spalle a canestro, movimenti dal palleggio che tanto hanno ricordato Dirk Nowitzki, oltre alla solita, immensa, intelligenza in fase difensiva. Il lungo Azzurro è stato semplicemente incontenibile, rappresentando un rebus di impossibile soluzione per la difesa della Virtus Segafredo Bologna, e confermando quella connection naturale con un pubblico che l'ha sempre amato, anche quando era relegato a fare le sponde per i compagni in annate tutt'altro che entusiasmanti per l'Olimpia Milano. Non partito nel quintetto iniziale, Melli ha guidato la "second-unit" insieme a Jerian Grant, confermando quanto la panchina milanese sappia incidere in questi Playoff: l'equivalenza tra le rotazioni consente all'AX Armani Exchange di poter contare su 10 cestisti effettivi, per non pagare lo scotto del grande dispendio fisico dovuto al fatto di avere, da mesi, la miglior difesa d'Europa. Se in queste lunghe rotazioni, un giocatore quale Melli contribuisce poi con 22 punti ed è in fiducia nel prendersi responsabilità offensive, Milano assume una dimensione completamente diversa rispetto a quanto visto nei primi due atti di queste Finali Scudetto.
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Show di Milano! Hines ricama, Melli vola a schiacciare

Jerian Grant, il fattore inaspettato

Probabilmente, uno dei giocatori biancorossi più discussi in questo 2021-22. Sicuramente, una delle sue migliori prove in maglia AX Armani Exchange. Grant sembra avere una sorta di conto aperto con le Vu-Nere, considerando che il suo career-high in Serie A (20 punti) l'ha stabilito alla 13ª giornata proprio contro la Virtus e che ieri sera ha letteralmente dominato nel 3° quarto, notoriamente uno dei più complicati in serie di questo genere. Aver ritrovato un giocatore capace di creare pericoli direttamente dal palleggio - sostanzialmente, ciò che era tanto mancato in gara-2 e uno dei "problemi" dell'Olimpia su cui si è maggiormente ragionato in questa stagione - permette a Milano di riuscire ad affrontare anche quelle situazioni di gioco rotto in cui vengono meno quasi tutte le certezze del sistema-Messina. In una partita in cui il "Chacho", Sergio Rodriguez, ha ricamato più per i compagni (8 assist) che per sé stesso (2/8 dal campo), mentre Devon Hall si è prodigato in difesa senza trovare continuità al tiro, l'exploit di Grant si è rivelato fondamentale per il successo dei biancorossi. Non soltanto a livello di punti realizzati (14), bensì in termini di presenza effettiva sul parquet: con 18' giocati, Grant è stato il 7° giocatore di Milano per minutaggio, al pari di Gigi Datome, garantendo un ampliamento delle rotazioni forse inatteso. Adesso la parola chiave diventa una soltanto: continuità. Se Grant dovesse riuscire a replicarsi anche in gara-4, l'Olimpia potrebbe mantenere il fattore campo e ritornare a Bologna per un match-point difficilmente pronosticabile; in caso contrario, all'AX Armani Exchange servirà qualcuno che possa farne le veci.
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Jeriant Grant col buzzer beater a fine terzo quarto

Daniel Hackett e tanto nervosismo per la Virtus Bologna

Innegabile che Hackett abbia giocato una partita meravigliosa, non soltanto per il 34 di valutazione, ma per la sistematica capacità di trascinare i compagni nei momenti in cui Milano sembrava vedere una vasca da bagno al posto del canestro avversario. Leadership e carisma non sono mai mancati al playmaker ex CSKA, così come talento e mentalità. Pur giocando sul dolore dell'infortunio patito in gara-2, Hackett ha dato spettacolo a 360°, soffrendo però un po' troppo il nervosismo di queste LBA Finals. La sensazione è che la Virtus Bologna non sia ancora riuscita a gestire al 100% la pressione di questa serie, incappando in qualche eccesso di nervosismo che costa non poco in termini di ritmo e continuità. Anche il susseguirsi di voci di mercato potrebbero svolgere un ruolo non indifferente negli equilibri delle Vu-Nere: la programmazione è tattica quasi sempre vincente negli sport di squadra, tuttavia potrebbe anche destabilizzare la tenuta mentale di alcuni giocatori in una fase capitale della stagione. Se l'ambiente virtussino riuscirà a ritrovare quella serenità necessaria per affrontare al meglio le prossime sfide con Milano, il che non significa affatto essere lassisti sul parquet, allora la differenza di valori in campo si assottiglierebbe nuovamente. Di sicuro, oltre a tutto ciò, la squadra di coach Scariolo deve garantire maggiore continuità difensiva sui 40', pareggiando così l'intensità in quello che, a oggi, è il fattore-chiave di queste LBA Finals.
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Teodosic con una magia manda a schiacciare Jaiteh

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