Basket, playoff Serie A: Sergio Rodriguez suona la carica, l'Olimpia Milano batte Sassari 91-82 e si porta sul 2-0

MEDIOLANUM FORUM DI ASSAGO (MI) - All'intervallo lungo, Sergio Rodriguez ha 4 punti e 3 palle perse. La sua partita è macchinosa. A tratti, Milano gioca meglio con Tommaso Baldasso in regia. E, senza dubbio, sfodera un altro livello di compattezza difensiva quando può sguinzagliare Devon Hall sulle piste di David Logan. Al rientro negli spogliatoi, l'Olimpia si ritrova a inseguire, 41-49. Stordita da un parzialone di 8-20 che la Dinamo spara in quattro minuti quando il Professore si accende con una fiammata improvvisa dopo un lungo letargo. Ma, si sa, i campioni emergono quando serve. Nei momenti più complicati. E il Chacho non fa eccezione alla categoria.

Rodriguez si carica Milano sulle spalle con un secondo tempo da leader vero. Affetta la difesa sassarese con le sue invenzioni dal palleggio. Galleggia a centro-area. Apre il fuoco dall'arco con precisione e cinismo. Il suo box-score si riempie in maniera rapida di sole statistiche positive. Chiuderà con 19 punti, 4/5 da due, 3/4 dall'arco e 5 assist per 23 di valutazione. MVP vero e assoluto. Il volto di un'Olimpia che può volare in Sardegna, compatta e in fiducia, con il match-point già pronto sulla racchetta. E il parallelismo con quanto fatto da Milos Teodosic in gara-2 tra Virtus e Tortona è quasi impressionante.

Ma la sfuriata di Rodriguez non sarebbe bastata se Milano non avesse recuperato la sua forza difensiva nel momento topico. 49 punti subiti nel primo tempo, ma soltanto 33 nella ripresa, 13 nel quarto periodo. Merito della ricomposizione della grande coppia di lunghi, Kyle Hines e Nicolò Melli, riemerso dal torbido dopo un mese di stop con uno sprazzo da grande campione. 8 punti, 5 rimbalzi, e un paio di ricezioni profonde chiuse con altrettanti schiacciate. Voce grossa a centro-area, quella che Milano gli chiede di fare da tempo. Su Sir Hines, invece, i dubbi non sono mai esistiti.

La durezza difensiva, sorretta anche dal lavoro di Devon Hall e Shavon Shields sul perimetro, si accompagna alla ritrovata precisione dall'arco. L'1/8 del primo tempo soccombe di fronte all'8/16 con cui Sassari vola sulle ali di Eimantas Bendzius, incontenibile con la sua doppia dimensione (23 punti, 9 rimbalzi). Ma mentre Milano alza la pericolosità sull'arco spezzando a più riprese la prima linea difensiva ospite, Sassari fatica nel fare altrettanto. E vede le sue cartucce esaurirsi in maniera rapida e dolorosa (9/28 alla fine). Miro Bilan, troneggiante a tratti in vernice (17 punti, 13 rimbalzi, 6 falli subiti) è l'ultima àncora sui cui la Dinamo può appoggiarsi. Ma non può nulla quando l'Olimpia mitraglia un break mortale con le spingardate di Baldasso, Hall e Rodriguez per l'allungo decisivo nella parte finale del quarto periodo.

Mentre Devon Hall (17, grande leader del secondo quintetto) e Shavon Shields (16) fanno da grandi bocche da fuoco al fianco del Chacho, va dato anche il giusto riconoscimento all'apporto della panchina. Tommaso Baldasso riceve la standing-ovation del Forum dopo aver segnato, con personalità enorme, la tripla ammazzagambe del +4. E Pippo Ricci quasi lo imita, fornendo grande carica al posto di uno spento Ben Bentil nella ripresa: +14 di plus/minus, è lui il migliore dell'Olimpia in questa speciale categoria statistica. Spesso abusata, vero. Ma statistica che, a volte, dice tanto di quello che non si vede.