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Basket, Serie A: Gianmarco Pozzecco: "A Milano non mi strapperò più la camicia, non si addice allo stile Armani"

Daniele Fantini

Pubblicato 08/10/2021 alle 12:13 GMT+2

BASKET, SERIE A - Gianmarco Pozzecco racconta alla Prealpina le sue prime settimane da assistente di coach Ettore Messina sulla panchina dell'AX Armani Exchange Milano. Domenica, l'Olimpia sfiderà Varese in una partita molto sentita per il Poz: sette anni fa, quando era head-coach della Openjobmetis, fu espulso per proteste e reagì con un indimenticabile strappo della camicia.

Gianmarco Pozzecco si strappa la camicia

Credit Foto Twitter

Gianmarco Pozzecco alterna la sua posizione in panchina. Prima al fianco di coach Ettore Messina, serio, composto, con gli occhi fissi sul campo e pronto a suggerire indicazioni tattiche sulla partita. Poi scala sul fondo, dando il cinque a un giocatore appena sostituito, abbracciandone uno in serata storta, scherzando con un altro dopo un'azione da highlights.
Dopo tre stagioni da head-coach a Sassari, quest'anno il suo compito è anche questo. Fare da tramite fra Ettore Messina e il resto del gruppo. Sfruttando le sue doti spiccatissime di comunicatore, motivatore e, cosa ancor più importante, attingendo a quell'enorme bagaglio di esperienza maturato come giocatore. Un vestito che il Poz ha sempre faticato a smettere, anche quando ha voluto e dovuto sedersi su una panchina.
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Gianmarco Pozzecco a colloquio con Gigi Datome, AX Armani Exchange Milano, Serie A 2021-22

Credit Foto Getty Images

Pozzecco ha raccontato le sue prime settimane di esperienza all'AX Armani Exchange Milano in un'intervista concessa alla Prealpina, illustrando il rapporto con Messina, le dinamiche (fondamentali) di gestione del gruppo e chiudendo poi con una battuta. Sì, perché domenica (ore 17.00, LIVE-Streaming su Discovery+) il Poz vivrà una partita super-speciale: il derby contro la "sua" Varese, quello in cui, sette anni fa, quando era head-coach debuttante in Serie A sulla panchina della Openjobmetis, finì con un'espulsione per proteste condita dall'indimenticabile "spogliarello" con camicia strappata dalla rabbia.

Il rapporto con Ettore Messina

"Quando Ettore Messina mi ha chiamato, ho avuto pochi dubbi. È un genio della pallacanestro. Io penso di poterlo aiutare dandogli l'interpretazione delle situazioni più da giocatore che da assistente. Spero che alla fine dell'anno mi possa dire di essere contento della scelta che ha fatto. L'idea è stata sua, io ho solo accettato con entusiasmo".
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Ettore Messina, Gianmarco Pozzecco e Massimo Fioretti sulla panchina dell'AX Armani Exchange Milano, Euroleague 2021-22

Credit Foto Getty Images

Turnover, gestione del gruppo e importanza degli italiani

"Gestire il turnover è complicato, ma stiamo cercando di fare in modo che ci sia una sola Milano, anche nelle difficoltà di creare un discorso omogeneo con un numero così alto di giocatori. Dobbiamo far capire ai ragazzi che chi non gioca una partita può invece essere protagonista in quella successiva. Un aspetto importante sarà l'impatto degli italiani e la capacità di essere protagonisti anche in Eurolega".

Camicie strappate? Non più con Armani...

"Posso garantire che non mi strapperò la camicia come nell'ultima volta in cui ero in panchina in un Varese-Milano. Il ruolo di assistente mi rende calmo e lucido. E poi non si addice allo stile Armani".
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