Basket, Serie A: La proposta dei club: no ai tamponi, ma 100% di capienza con Green Pass

Capienza al 50% per iniziare il campionato, da portare il più rapidamente possibile al 70% fino ad arrivare all'apertura totale delle porte dei palazzetti: la linea tenuta dalle società riunitesi in videoconferenza in occasione dell'assemblea di Lega di mercoledì non cambia le richieste avanzate al Governo per garantire una maggiore solidità finanziaria al movimento dopo una stagione disputata interamente a porte chiuse. Le previsioni sull'impatto economico di un'altra annata con incassi scarsi dal botteghino sono già fosche: oltre ai mancati introiti ricavati da biglietti e campagna abbonamenti, sarebbero in calo anche le sponsorizzazioni, con un pesante -33% rispetto alla passata stagione.

"Siamo disposti a un maggior rigore per avere una capienza maggiore - ha dichiarato il presidente di Lega, Umberto Gandini -. Le interlocuzioni con il Governo puntano alla revisione della normativa. Con gradualità, certo, ma la partenza non può essere il 35%".

Il maggior rigore cui fa riferimento Gandini prevede l'ingresso al palazzetto per i soli possessori di Green Pass, ottenuto tramite certificazione del completamento del ciclo vaccinale o di guarigione dalla malattia: porte chiuse, dunque, a chi si presenta munito soltanto di tampone negativo.

Luca Baraldi, ad della Virtus Bologna, è da tempo alfiere della proposta, ribadita in assemblea: "Con il 35% di capienza è difficile andare avanti. Chiediamo di riconsiderarlo puntando sul Green Pass, come avviene già in altri paesi. Abbiamo ancora due settimane prima dell'inizio del campionato", le parole riportate sull'edizione odierna della Gazzetta dello Sport.

Anche l'Olimpia Milano si schiera sulla stessa linea con il suo gm, Christos Stavropoulos: "La salute rappresenta la priorità assoluta, ma siamo convinti che ci siano le condizioni per andare ben oltre la capienza del 35% in totale sicurezza, e lo abbiamo dimostrato".