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Basket, Serie A - La Virtus Bologna di coach Scariolo è già una corazzata: coralità, spettacolo e tanta leadership

Marco Arcari

Pubblicato 11/10/2021 alle 12:20 GMT+2

BASKET, SERIE A - Sei partite e altrettanti successi finora per le Vu-Nere in competizioni ufficiali. Un trofeo - la Discovery+ Supercoppa - già messo in bacheca. Dominio a 360° nelle statistiche di squadra della Serie A 2021-22. La Virtus Segafredo Bologna di coach Sergio Scariolo ha già le sembianze della corazzata. L'EuroCup imminente rappresenterà un ostacolo o sarà terreno di conquista?

Sergio Scariolo, Virtus Bologna, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Sei partite non rappresenteranno forse un campione probante, ma è innegabile che la Virtus Segafredo Bologna stia assumendo sempre più le sembianze di una corazzata in grado di bissare quanto fatto nella precedente stagione, ma anche – in termini europei, almeno ce lo auguriamo – di migliorarsi. Tra Discovery+ Supercoppa e Serie A 2021-22, le Vu-Nere hanno conosciuto solamente il dolce sapore del successo, in un percorso coronato ieri con la netta affermazione nel big match del Taliercio contro l’Umana Reyer Venezia. Nel finale di 84-65, tutto a tinte bianconere, ha impressionato anche l’esordiente JaKarr Sampson, autore di 17 punti (7/8 da 2) in 17’ effettivi di gioco nonostante venerdì scorso avesse patito una distorsione a una caviglia. Con Milano, vittoriosa in volata nel derby a Varese (82-79), la Virtus è appaiata in testa alla classifica: uniche due squadre finora imbattute, ma sguardo già proiettato al weekend del 26 dicembre, nonostante gli oltre due mesi d’anticipo, per quello che sarà il secondo confronto stagionale, stavolta al Mediolanum Forum.
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Questione di numeri

Con un mercato stellare e oculato, al netto di capitali che quest’anno sembrano essere pressoché infiniti, la Segafredo ha messo a disposizione di coach Scariolo uno scacchiere tremendamente interessante. Il tecnico bresciano, da grande stratega qual è, si sta però dimostrando valore aggiunto in una squadra che, secondo alcuni, potrebbe già viaggiare a velocità di crociera col pilota automatico inserito. La rivalità Bologna-Milano sembra destinata a caratterizzare il futuro più prossimo della pallacanestro italiana – e, non ci stancheremo mai di dirlo, ciò non è altro che un bene per il movimento – ma, oggi come oggi, la Virtus gioca una pallacanestro più efficace e spettacolare. L’Olimpia ha ovviamente sulla testa la scure dell’EuroLega, una competizione che toglie tantissime energie, con ritmi talmente serrati da non poter lavorare in palestra per preparare accorgimenti tattici e trasformare idee nuove in concetti cestistici pratici. Le statistiche ci mostrano però una Bologna inarrestabile a 360°: prima per media punti (94.3), ma anche per rimbalzi (44.7), assist (22.3), recuperi (11.3), falli subiti (21.0), tiri totali realizzati (51.7) e valutazione (123.0). Elencare meramente questi numeri rappresenterebbe puro esercizio di stile; eppure, mai come stavolta, la potenza sprigionata dalla lettura di queste cifre è debordante. Attualmente, la squadra di coach Scariolo sembra fare un altro sport rispetto a tutte le altre invitate al grande ballo LBA UnipolSai. Lo ribadiamo, il campione di gare giocate è talmente ristretto – e la pallacanestro così volubile – che nel giro di qualche settimana potrebbe ribaltarsi tutto quanto. Ci ha sorpreso però, e non poco, quanto dichiarato da Scariolo al termine della sfida con Venezia: “Abbiamo diverse cose su cui lavorare e un po’ di tempo per fermarci e aspettare quei giocatori che devono entrare del tutto e continuare il loro processo di ambientamento. Dobbiamo studiarci, ma di tempo ne abbiamo, anche perché per ora vinciamo le partite e quindi possiamo fare tutto con la giusta serenità”.
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Impronta e filosofia

Una volta era la small-ball a farla da padrona. Oggi, invece, si pensa che la “tall-ball” possa in qualche modo azzannare l’evoluzione del basket e forse arrestarla. Ci sono sport in cui altezza e tecnica si compendiano già benissimo, se non alla massima potenza, da tempo: non vediamo perché questo non possa succedere anche nella pallacanestro. In tal senso, il roster di Bologna è talmente profondo da garantire un’infinita varietà di opzioni, non solo in termini di quintetti “pesanti”. Il fosforo della coppia Pajola-Teodosic in cabina di regia è ormai una garanzia assoluta, con l’azzurro che può apportare alla causa bianconera anche tanta intensità e grandissime letture difensive, lasciando così libero il mago serbo di sprigionare tutta la propria alchimia, nel senso di tramutare in oro qualsiasi possesso. Kyle Weems – capace di mettere una bella museruola a Stefano Tonut – sta ulteriormente ampliando il proprio bagaglio tecnico, confermandosi quale go-to-guy occulto in un roster che, di potenziali “giocatori chiave”, ne conta a bizzeffe. Kevin Hervey ha “floppato” il primo tempo del Taliercio, salvo poi salire in cattedra con 11 punti nel 3° quarto e il classico atteggiamento di chi sembra destinato a lottare per l’MVP a ogni singola giornata di Serie A. Con una simile qualità, la Segafredo può allora permettersi il lusso di non pagare i passaggi a vuoto di alcuni giocatori e il 21% da oltre l’arco dei 6.75 (5/24 di squadra, 0/5 per Marco Belinelli, 2/8 per la coppia Weems-Teodosic). A quanti sostengono che la soluzione perimetrale sia oggi la sola preponderante, ieri la Virtus ha dato risposta nell’esatto senso contrario.
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I pericoli della stagione

Finora tutto bene ed è un merito. Adesso la stagione cambierà però volto, trasformandosi in un tour de force incredibile. La nuova formula dell’EuroCup, con due gironi partitetici da 10 squadre l’uno e gare di andata e ritorno, trasformerà il calendario bianconero e impedirà a coach Scariolo di avere il tempo necessario per lavorare in palestra. Una situazione che Ettore Messina sta sperimentando, suo malgrado, da anni in EuroLega – competizione in cui il livello è decisamente più alto, sia ben chiaro – e che ha richiesto l’acquisizione di una nuova certezza: con questi ritmi, è impensabile non sacrificare qualcosa in termini di risultati, dovendo necessariamente scegliere tra il campionato o la competizione europea. Forse per l’EuroCup il discorso non sarà così esasperato, perché tante delle avversarie del Gruppo B – in cui è inserita anche l’Umana Reyer Venezia – sono certamente ottime squadre, ma non valgono il massimo livello europeo, a differenza di Bologna. Se lo staff riuscisse a compendiare bene i due impegni, gestendo la riserva di energie fisiche e mentali con oculatezza, allora il cammino delle Vu-Nere potrebbe risultare trionfale. Guai però ad adagiarsi sugli allori, sarebbe un peccato mortale di presunzione cestistica. In tal senso, ancora una volta, Sergio Scariolo è una certezza: nessuno risulta bravo, almeno quanto lui, a gestire un gruppo infarcito di potenziali fenomeni e accertati campioni. Lo sanno bene in Spagna, Paese in cui gli hanno affidato le redini di un intero movimento, venendo ricambiati non solo con medaglie, bensì anche con crescita a 360° di uno sport in cui, nella Penisola Iberica, tanti anni fa il modello da seguire eravamo “noi”.
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Highlights: Venezia-Virtus Bologna 65-84

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