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Basket, Serie A: Pesaro eroica: supera il covid e batte l'Olimpia Milano 85-82 in overtime!

Daniele Fantini

Aggiornato 16/01/2022 alle 16:00 GMT+1

BASKET, SERIE A - La Carpegna Prosciutto Pesaro infligge la seconda sconfitta esterna consecutiva in campionato all'AX Armani Exchange Milano: 85-82 il finale in overtime, frutto di una partita sensazionale di Matteo Tambone (21 punti, uno in meno del suo massimo in carriera). L'Olimpia spreca un vantaggio di 4 punti a 17" dalla sirena dei regolamentari.

Tyrique Jones, Carpegna Prosciutto Pesaro-AX Armani Exchange Milano, Serie A 2021-22

Credit Foto Ciamillo-Castoria

Quando Malcolm Delaney segna una tripla da campione sulla testa di Davide Moretti per il +4 a 17" dalla sirena sembra finita. Onore delle armi a Pesaro, autrice di una partita gagliarda con soli tre allenamenti nelle gambe dopo la quarantena generale per covid, e stretta di mano per l'Olimpia, in grado di risolvere il mezzogiorno domenicale con il minimo sforzo in vista della terribile serie di doppi turni consecutivi di Eurolega programmati per le prossime settimane. Invece, bastano quei 17 secondi per ribaltare tutto. Una tripla di Matteo Tambone, man of the match per distacco (21 punti, uno in meno del suo massimo carriera) e un 2/2 di personalità in lunetta di Davide Moretti a un solo secondo dalla sirena, sorprendono l'Olimpia, tradita da un errore ai liberi di Devon Hall e dall'in-and-out con cui Malcolm Delaney prova a mettere la seconda firma consecutiva in volata dopo quella di martedì a Barcellona.
L'overtime premia la squadra in rimonta. Quella che mette sul campo più voglia, grinta e passione, a caccia di un successo fondamentale per ristabilire le distanze dall'ultimo posto in classifica. Decidono, da una parte, una giocata di esperienza di Carlos Delfino e una coppia di liberi di Tyler Larson. Dall'altra, in negativo, una tripla con spazio lasciata sul ferro da Nik Melli e un ultimo possesso gestito con poco costrutto, terminato con un tiro impiccato sulla sirena di Jerian Grant.
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Tyrique Jones inchioda in contropiede su alzata di Moretti

La VL (6-8) centra il quinto successo nelle ultime 6 gare continuando a mostrare segnali di enorme crescita sotto coach Luca Banchi, ora degna del ruolo di pericolosissima outsider di metà classifica. È una vittoria che arriva in maniera più che meritata per una squadra capace di superare per larghi tratti la fisicità di un'Olimpia con evidente mancanza di motivazioni, già sicura del primo posto al termine del girone d'andata (con annessa testa di serie numero 1 per le Final Eight di Coppa Italia) e più preoccupata della gestione di energie e uomini per le due gare di Eurolega in arrivo in settimana.
Pesaro vince la lotta sotto i tabelloni (32-29) nonostante un front-court accorciato dall'assenza di Simone Zanotti e presto limitato da rapidi problemi di falli, e perfora a ripetizione un'area dalla consistenza difensiva blanda: all'intervallo lungo, la VL scrive un fantascientifico 16/19 da due (84%), tradotto poi con un ottimo 24/36 finale (67%) nonostante i tentativi ospiti di stringere viti nella ripresa (soltanto 12 punti realizzati nel terzo periodo ma controbilanciati da un ulteriore exploit da 25 nel quarto).
Già detto di Tambone MVP, Pesaro si gode anche l'ottima prestazione di Vince Sanford, serpeggiante in area (16 punti, 8/11 da due), la capacità di Tyrique Jones di reggere nel verniciato nonostante i problemi di falli (doppia doppia da 14 punti e 14 rimbalzi) e la personalità mostrata da Davide Moretti (10+6 assist), iper-motivato nella sfida alla squadra che ne detiene ancora il cartellino.
Milano, imprecisa in lunetta soprattutto nei momenti decisivi (17/26), utilizza una rotazione profonda, a 11 elementi, recuperando Gigi Datome dopo un mese di stop (qualche minuto iniziale per riassaggiare le sensazioni del ritmo-gara) e regalando anche uno sprazzo al rientrante Tommaso Baldasso, positivo nel complesso. Coach Messina fatica a trovare alchimie e meccanismi senza i suoi leader (out Rodriguez e Hines per turnover, così come Shields per infortunio) e la fluidità offensiva ne risente, con attacchi tendenzialmente statici e molto orientati a sfruttare i mismatch vicino a canestro. Non bastano i 15 punti di Devon Hall, i 13 di Malcolm Delaney, iper-utilizzato per il turnover del Chacho, i 12 di buon impatto generale di Pippo Ricci e gli 11 di un Jerian Grant in calo di fiducia rispetto alle ultime partite.

Carpegna Prosciutto Pesaro – AX Armani Exchange Milano 85-82 OT

  • Pesaro: Moretti 10, Sanford 16, Delfino 12, Camara 5, Jones 14; Tambone 21, Lamb 2, Larson 4, Demetrio 1. N.e.: Stazzonelli. All.: Banchi.
  • Milano: Grant 11, Hall 15, Datome, Melli 10, Bentil 9; Kell 6, Tarczewski 4, Ricci 12, Biligha, Delaney 13, Baldasso 2. N.e.: Alviti. All.: Messina.
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Highlights: Pesaro-Olimpia Milano 85-82 OT

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