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Basket, Serie A - Trieste batte Brindisi, Sassari piega Pesaro, successi per Varese, Reggio, Treviso e Venezia

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Aggiornato 26/09/2021 alle 23:36 GMT+2

BASKET, SERIE A - Tante emozioni e finali in volata nella prima giornata di LBA Serie A. Trieste batte Brindisi 84-82 in overtime, Varese la spunta su Brescia 75-72, Sassari piega Pesaro 75-73, Reggio Emilia batte ancora la Fortitudo in trasferta 81-80, mentre Treviso passa con autorità a Casale contro Tortona 92-77.

Mitchell Watt, Umana Reyer Venezia-UnaHotels Reggio Emilia, Supercoppa 2021

Credit Foto Imago

Allianz Pallacanestro Trieste - Happy Casa Brindisi 84-82 d.1t.s.

Di Marco Arcari. Comincia con una vittoria l’esperienza di Franco Ciani sulla panchina dell’Allianz Pallacanestro Trieste. Contro un’Happy Casa Brindisi stoica, ma sfinita al termine della partita, gli alabardati mostrano carattere e qualità, anche se rischiano di gettare alle ortiche la vittoria con un finale al cardiopalma. I padroni di casa partono subito forte, con Grazulis bravissimo nei tagli backdoor e gli esterni caldi al tiro. Coach Ciani perde però prematuramente Konatè, autore di 2 falli in 2’, e Perkins può cominciare a macinare gioco e punti. L’Happy Casa ha però polveri bagnatissime da oltre l’arco dei 6.75, almeno finché capitan Zanelli non spara un 2/2 e infila 8 punti consecutivi per ricucire completamente le distanze (18-16) a fine 1° quarto.
La squadra di Vitucci soffre molto l’intensità difensiva degli alabardati, ma a rimbalzo d’attacco fa la differenza, generando tantissimi extra-possessi. Redivo si prende sulle spalle tutto l’attacco della Stella del Sud, segnando 12 punti nel solo 2° quarto e consentendo agli ospiti di andare in vantaggio per la prima volta al 18’ (32-34). In apertura di ripresa Josh Perkins decide finalmente di mostrare sprazzi del suo talento, ingaggiando un bel duello a distanza con Banks, con Grazulis a fare da “terzo incomodo”. I ritmi sono forsennati e spiegano, in parte, i tanti errori al tiro e i turnover, ma nel finale di 3° quarto è grandinata di triple, con Fernandez che ridà il vantaggio ai padroni di casa (57-56) proprio sulla sirena.
Konate ritorna a fare la differenza nei pitturati, ma l’attacco di Trieste si pianta improvvisamente. Brindisi non ne approfitta minimamente, e il tempo scorre fino alla tripla del solito Redivo che vale l’overtime, perché nell’ultimo minuto nessuna delle due squadre riesce a concretizzare le occasioni utili a vincere la sfida. Nei 5’ supplementari si scatena la coppia Delia-Fernandez: il lungo stoppa e corre benissimo il campo per efficaci pick&roll, l’esterno completa l’opera con canestri di pregevole fattura. L’Happy Casa non ha più energie: lo conferma Gaspardo, il quale non trattiene un passaggio di Chappell a 22’’ dal termine e regala così una rimessa ai biancorossi che sembra fondamentale. Grazulis regala però 3 liberi ad Adrian a 2 secondi dalla fine e sembra così dare la possibilità a Brindisi di forzare un altro supplementare. Il lungo biancoblu fa solo 1/3 e la correzione volante di Chappell sull’ultimo errore non è in tempo. Festeggia così Trieste, che apre il campionato con una grande vittoria.
  • Trieste: Banks 12, Sanders 8, Fernandez 12, Konate 15, Longo n.e., Deangeli, Mian 5, Delia 13, Fantoma n.e., Cavaliero 3, Grazulis 13, Lever 3. All. Franco Ciani.
  • Brindisi: Carter 3, Adrian 7, J. Perkins 15, Zanelli 11, Visconti 8, Gaspardo 2, Ulaneo n.e., Redivo 20, Guido n.e., Chappell, Udom 5, N. Perkins 11. All. Francesco Vitucci.
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Highlights: Trieste-Brindisi 84-82 d1ts

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Openjobmetis Varese - Germani Brescia 75-72

Di Daniele Fantini. Il lay-up della potenziale vittoria di Amedeo Della Valle si trasforma in un fallo antisportivo che punisce Gabriel. E così, a meno di 4" dalla sirena, Brescia vede sfumare le speranze di rimonta e colpaccio rimaste incredibilmente vive nonostante il drammatico -19 (27-8) accusato in un avvio di partita da elettroencefalogramma piatto. Varese vince il derby lombardo d'esordio con un sorriso agrodolce. Tanto bella nei primi dieci minuti, quanto macchinosa nel resto di gara, ancora in apnea per l'assenza di Trey Kell in cabina di regia e con una chimica offensiva da affinare.
Alessandro Gentile resta sempre faro e leader, nel bene e nel male. Sia quando riempie il tabellino ammassando statistiche che lo portano ad annusare la tripla doppia (18 punti, 7 rimbalzi, 7 assist), sia quando, invece, rema al contrario, inciampando in palle perse (7) e conclusioni dall'arco fuori equilibrio e forzate (0/5). Eppure è lui, assieme a un fiammante Anthony Beane (17 in 20' dalla panchina) a risolvere un finale degno da copione hollywoodiano, dove Varese vince, riapre e ri-vince la partita da sola, affiancando triple e canestroni di pura tecnica a errori banali sulle rimesse laterali. E serve un sospirone quando, a sette decimi dalla sirena, Gabriel si ritrova fra le mani il pallone per il tiro da 10 metri del possibile overtime, spentosi sul ferro.
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Alessandro Gentile inventa un assist favoloso dietro-schiena per la schiacciata di Egbunu

Nel verniciato si gioca una battaglia dura e interessante. Varese domina a rimbalzo (44-31, con 14 offensivi), aggrappata alle spalle muscolose di John Egbunu (12+13) e, soprattutto, alla vampate di Jalen Jones, sempre più in forma e pronto per tornare a quel livello di eccellenza che lo aveva portato anche in orbita Eurolega con una breve esperienza a Vitoria. Con l'infortunio al tendine d'Achille ormai alle spalle, Jones impazza, sbisciolando come grande spalla offensiva di Gentile con quel suo gioco completissimo, capace di portarlo a essere efficace in ogni zona del campo (16+8 rimbalzi).
Brescia alterna due facce. Triste e decadente nel primo quarto, pimpante e gagliarda a cavallo dell'intervallo lungo, ma incapace di cavalcare la scia positiva fino al traguardo. Un po' per qualche lacuna difensiva ancora da colmare, un po' per un attacco che non ha ancora trovato la quadratura migliore, com'è normale che sia in questo momento della stagione. Ma la crescita rispetto alle partite di Supercoppa, dove l'impressione era stata negativa, è evidente. Ora, bisogna attendere e lasciare che il tempo sistemi le cose. Sperando anche che l'infortunio sofferto da John Petrucelli nei secondi conclusivi sia meno grave del previsto.
Amedeo Della Valle resta il barometro della squadra. Impalpabile a inizio gara, poi sempre più vivo, pungente e incisivo. Il box-score finale recita 18 punti con luci e ombre (4/11 dal campo ma anche 9/9 in lunetta con 9 falli subiti). A puntellare la serata di ADV c'è il grande impatto dei veterani dalla panchina: David Moss (6) e Christian Burns (6+5) danno esperienza, quantità e sostanza, ribaltando l'inerzia emotiva nel match dopo il grosso svantaggio iniziale. Più alterno, invece, il resto del reparto stranieri. A Naz Mitrou-Long mancano le fiammate da ex-giocatore NBA (9 punti e 9 assist ma anche 4/16 dal campo), Kenny Gabriel (11) colpisce a sprazzi, mentre Michael Cobbins (14+6 rimbalzi) mostra muscoli, potenza e quantità soltanto nella ripresa, dopo aver sofferto a lungo sotto il ferro.
  • Varese: De Nicolao 3, Wilson 3, Gentile 18, Jones 16, Egbunu 12; Amato 3, Beane 17, Sorokas 3, Ferrero. N.e.: Caruso, Librizzi, Virginio. All.: Vertemati.
  • Brescia: Mitrou-Long 9, Della Valle 18, Petrucelli 4, Eboua 3, Cobbins 14; Gabriel 11, Moore 1, Burns 6, Laquintana, Moss 6. N.e.: Rodella, Parrillo. All.: Magro.
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Highlights: Varese-Brescia 75-72

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Banco di Sardegna Sassari - Carpegna Prosciutto Pesaro 75-73

Di Marco Arcari. Il Banco di Sardegna Sassari suda le fatidiche sette camicie, ma alla fine riesce ad aver ragione della Carpegna Prosciutto Pesaro e a centrare un esordio vittorioso in questa LBA 2021-22. Con l’assenza forzata di Anthony Clemmons, volato in USA per assistere alla nascita dei figli, coach Cavina propone un quintetto inedito, in cui Eimantas Bendzius fa però fin da subito la differenza. Due canestri di Carlos Delfino danno però il vantaggio ai biancorossi, col 18-20 a fine 1° quarto. Kaspar Treier ha un buon impatto nella frazione successiva, ma Pesaro inanella uno 0-9 che la rilancia nel parziale, prima di incassare un identico contro-break e far scatenare le ire di coach Aza Petrovic al 36-38 di metà gara.
Nella ripresa, è un testa a testa continuo, caratterizzato da duelli sotto i tabelloni e a distanza. Mekowulu e Jones sportellano nei pitturati, ma Vincent Laron Sanford è in serata di grazia e si prende gran parte della scena. È però una bomba di Davide Moretti a scavare ulteriormente il solco in favore degli ospiti, che chiudono il 3° quarto (52-56). Sassari reagisce con orgoglio e piazza un altro parziale importante, col solito David Logan sugli scudi, ma quando sembra che l’inerzia sia svoltata nelle mani dei biancoblu, Tyus Battle esce per 5 falli e la difesa casalinga si dimentica Jones per la parità a 14’’ dalla sirena. Ci pensano allora Stefano Gentile (2/2 in lunetta) e uno stratosferico Jason Burnell, con la difesa che vale due punti, a sigillare il successo e regalare gioie al PalaSerradimigni. Mekowulu MVP, grazie a una doppia-doppia da 21+11 rimbalzi (impreziosita anche da 4 stoppate), Sanford top-scorer con 22.
  • Sassari: Mekowulu 21, Bendzius 10, Burnell 6, Gentile 10 , Battle 9, Treier 5, Logan 14, Gandini, Borra, Devecchi, Chessa, Sanna. All. Cavina.
  • Pesaro: Sanford 22, Delfino 9, Drell, Moretti 5, Tambone 12, Camara, Zanotti 3, Demetrio 4, Jones 16. All. Petrovic.
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Highlights: Sassari-Pesaro 75-73

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Fortitudo Kigili Bologna - UNAHOTELS Reggio Emilia 80-81

Di Davide Fumagalli. Vittoria in volata per la Unahotels Reggio Emilia al PalaDozza contro la Fortitudo Kigili Bologna nella prima giornata della Serie A 2021-22. La squadra di Attilio Caja, che aveva vinto i due precedenti nella prima fase di Supercoppa, fa tris grazie al canestro decisivo di Mikael Hopkins, autore di una doppia doppia da 12 punti e 11 rimbalzi. Per la Reggiana 12 anche di Candi, 10 di Crawford, mentre il top scorer è Olisevicius con 16 punti. Grande rammarico invece per la Fortitudo che, al netto dell'assenza di Fantinelli e i vari problemi di infortuni e a livello societario, lotta fino alla fine e sfiora il colpaccio, con la tripla sulla sirena di Gudmundsson che viene sputata dal ferro. L'islandese chiude con 8 punti, 10 rimbalzi e 5 assist, ma pesano anche i due errori in lunetta sull'80-81 che potevano rimettere davanti Bologna. Non bastano inoltre i 18 punti di Aradori, i 15 di Richardson e i 16 di Ahsley. Una sconfitta amara, resa ancora più difficile dall'espulsione per doppio tecnico a 5' dalla fine di coach Jasmin Repesa, che poi nel post partita a sorpresa dà le dimissioni: "Mi fermo qua. La Fortitudo Bologna è il mio primo amore, come mia famiglia. Ma finisce qua. Questo è tutto".
La gara del PalaDozza inizia con le squadre caldissime, entrambe segnano con enormi percentuali da tre, Cinciarini è ispiratissimo per la Reggiana, Richardson lo è per la Fortitudo, è alla prima pausa la Unahotels conduce con un roboante 28-22. Nel secondo quarto le percentuali si abbassano la Fortitudo ricuce lo strappo, impatta sul 28-28, ma poi la Reggiana scappa di nuovo fino a +11 con le triple di Crawford e Johnson, fin sul 44-33. All'intervallo è 46-35 coi liberi di Baldi Rossi.
Nella ripresa ci si attende la reazione di Bologna e la squadra di Repesa, spinta dal bollente pubblico del PalaDozza, trova la rimonta: spinta dai canestri di Aradori, di Richardson e di Ashley, arriva anche a -1, e poi al 30' si trova sotto 64-61. L'ultimo periodo è una battaglia ancor più serrata, Aradori mette la tripla del sorpasso, poi Ashley fa +4 sul 70-66. La Reggiana barcolla ma resta in scia, Hopkins risponde a Baldasso, poi si rivede anche Olisevicius, e alla fine lo stesso Hopkins sfrutta il vantaggio e segna da sotto sull'assist di Cinciarini, 81-80. Il finale è tutto, suo malgrado di Gudmunsson: l'islandese prima sbaglia i due liberi del possibile contro sorpasso, e poi non trova il bersaglio sulla sirena su ottimo servizio di Mancinelli.
  • Fortitudo Bologna: Ashley 14, Gudmundsson 8, Aradori 18, Mancinelli 3, Procida 3, Benzing 11, Richardson 15, Baldasso 6, Totè ne, Groselle 2, Manna ne, Pavani ne. All. Repesa.
  • Reggio Emilia: Thompson 6, Hopkins 12, Candi 12, Baldi Rossi 5, Strautins 5, Crawford 10, Cinciarini 8, Johnson 7, Olisevicius 16, Bonacini ne, Diouf. All. Caja.
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Highlights: Fortitudo Bologna-Reggio Emilia 80-81

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Bertram Derthona Basket Tortona - NutriBullet Treviso Basket 77-92

Di Daniele Fantini. A Tomas Dimsa basta alzare la mano per far risuonare sempre il cotone della retina. Un rumore morbido, soave, che sembra stuzzicare anche le fantasie di Michal Sokolowski. La coppia dell'Est della Nutribullet Treviso travolge la neopromossa Tortona imbastendo uno show balistico di categoria spaziale: 12/16 in coppia, tronco portante del 17/32 (53%) con cui l'attacco della squadra di coach Max Menetti sprizza qualità per quaranta minuti filati.
28 con 8/10 per il lituano, diabolico, chirurgico, infuocato, pulitissimo e bellissimo da vedere in quelle sue uscite dai blocchi in cui è già maestro assoluto nel nostro campionato. 17 con 4/4 per il polacco, uomo-ovunque come sempre, già ripartito con la stessa foga e la stessa importanza della scorsa stagione, quando, arrivato in corsa, cambiò completamente l'assetto della squadra trasformando Treviso in una grande outsider da rango playoff.
L'assenza di Matteo Imbrò, ancora ai box per l'infortunio al braccio, viene assorbita da Dewayne Russell in maniera perfetta: 16 punti, 5 assist, tanta personalità nella gestione dei possessi e del ritmo e la solita capacità di bruciare le difese sulla palla con accelerazioni dal primo passo bruciante. L'impressione generale, già ricavata dalla Supercoppa, è che la Nutribullet sia ancora più solida, profonda, compatta e temibile rispetto alla squadra soprendente della scorsa stagione, e già candidata al ruolo di potenziale protagonista nella post-season.
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Connection ad alta quota: Russell alza per la schiacciata di Jones

L'impatto con la Serie A di Tortona si rivela, invece, più traumatico del previsto. Complice anche le difficoltà nell'affrontare una Treviso già molto avanti nella preparazione considerando anche gli impegni sostenuti nei preliminari di Champions League. Mancano la brillantezza e la combattività delle partite di Supercoppa, espresse in maniera chiara anche nel quarto di finale contro la Virtus. E steccano, imprevedibilmente, le due bocche da fuoco principali.
JP Macura sorvola la partita, senza impatto. Un solo punto, raccolto in lunetta, e mai in grado di trovare spazio o ispirazione per colpire da fuori alla sua maniera. Mike Daum raggiunge quota 15 con 10 rimbalzi, ma macinati in quantità nella parte finale della gara, con il risultato ormai chiaramente indirizzato. Le note migliori arrivano da Tyler Cain (16 punti, 10 rimbalzi), solido nella battaglia con altri due centri old-school di peso e potenza come Jones e Sims, e da Bruno Mascolo, vero trascinatore emotivo del gruppo, determinante nel tenere viva la fiamma della squadra (e del pubblico) in uscita dalla panchina: 17 punti con 8/16 al tiro, forse sovrautilizzato, sì, ma intrigante per la fiducia già acquisita all'esordio assoluto in A e concessagli da coach Ramondino.
  • Tortona: Wright 12, Filloy 7, Macura 1, Daum 15, Cain 16; Cannon 4, Tavernelli 2, Mascolo 17, Severini 3, Sanders. N.e.: Mobio, Velloso. All.: Ramondino.
  • Treviso: Russell 16, Dimsa 28, Bortolani 6, Akele 2, Jones 10; Casarin, Chillo 8, Sokolowski 18. N.e.: Poser, Faggian. All.: Menetti.
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Highlights: Tortona-Treviso 77-92

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Umana Reyer Venezia - Vanoli Basket Cremona 88-71

Di Marco Arcari. Venezia bagna l’esordio nella LBA 2021-22 con una grande vittoria, in discussione forse solamente per il 1° quarto. Cremona non recita la parte della vittima sacrificale, ma deve arrendersi alle rotazioni più ampie e alla qualità degli orogranata che, a inizio gara, celebrano coach Walter De Raffaele, giunto alla 501° panchina orogranata (182 da assistente). Partono forte i padroni di casa, con un Jeff Brooks d’annata e autore di 7 punti consecutivi. Matteo Spagnolo ha però idee diametralmente opposte e decide di dare spettacolo con una prova balistica impressionante (10 nel 1° quarto). La partita è godibile, con ritmi veloci e serrati, e il quarto iniziale va in archivio sul 27-25. Nella frazione successiva, Mitchell Watt comincia a macinare gioco in post e canestri, mentre Tarik Phillip illumina con assist preziosi per le giocate degli esterni. La Vanoli cala in termini di percentuali e comincia a scivolare nel punteggio, fino al 52-36 a metà gara.
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De Nicolao illumina: assist di tocco per la schiacciata di Echodas

Il centrone oro-granata è protagonista anche in apertura di ripresa, mentre gli ospiti trovano un redivivo Malcom Miller, autore di 8 punti in rapida successione e cercando di tenere aperta la gara. Victor Sanders è però inarrestabile, così come Stefano Tonut: quando i due decidono di assaltare il ferro ospite, non ce n’è per nessuno. Tocca allora a Tres Tinkle firmare uno 0-9 che sembra poter ridare un senso alla sfida, anche se al 30’ il divario è comunque importante (74-56). Nell’ultima frazione Venezia deve solo gestire il vantaggio, non pagando alcunché e, anzi, trovando in Martynas Echodas un fresco protagonista: il centro lituano si mette in mostra per un bel bagaglio tecnico. Cremona prova a salvare l’orgoglio, con Spagnolo nuovamente in palla, ma ormai la partita è finita da un pezzo. Brooks assoluto MVP (15+7 rimbalzi), ma bene anche Sanders (15) e Tonut (13). Per Spagnolo alla fine 15 punti, 13 invece per Cournooh.
  • Venezia: Stone 5, Tonut 13, Daye 6, De Nicolao, Sanders 15, Phillip 8, Echodas 7, Mazzola, Brooks 15, Cerella, Vitali 5, Watt 10. All. De Raffaele.
  • Cremona: Agbamu, Harris 8, Sanogo 2, Pecchia 2, Poeta 1, Spagnolo 15, Tinkle 11, Cournooh 13, Miller 15. All. Galbiati.
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