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Basket, Serie A - Venezia regola la Fortitudo, mentre Varese risorge a Trieste. Ok anche Tortona e Treviso

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Aggiornato 14/11/2021 alle 23:49 GMT+1

BASKET, SERIE A - L'Umana Reyer Venezia espugna il parquet della Fortitudo Kigili Bologna, trascinata dai 21 di Watt e dalla coppia Daye-Tonut. L'Openjobmetis Varese costringe al 1° k.o. casalingo l'Allianz Pallacanestro Trieste, con 24 di Kell e 23 di un Gentile onnipotente a livello cestistico. Vittorie anche per Tortona su Sassari (95-89) e Treviso su Cremona (96-83).

Stefano Tonut in Reyer Venezia-Reggio Emilia, Serie A 2021-22

Credit Foto Imago

Fortitudo Kigili Bologna - Umana Reyer Venezia 77-91

Di Daniele Fantini. Martedì, contro il Buducnost, Mitchell Watt ha sfiorato il suo career-high in Eurocup, sparando 25 punti nella retina dei montenegrini. Tra mercoledì e domenica ha tenuto la mano in forno, pronto a ri-estrarla, bollente, sul parquet del PalaDozza. Watt domina: 21 punti, 8 rimbalzi e 3 assist coronati da una serie di giocate deliziose di esperienza e classe nel finale, quando la Reyer respinge in maniera dura e violenta il generoso, ma incompleto, tentativo di rimonta dalla Effe, risalita fino al -6 dal baratro di -19 toccato nel terzo periodo. Per Watt ci sono anche 3 stoppate, due negli ultimi tre minuti, a confezionare una partita da MVP all-around.
L'exploit di Watt, alla seconda miglior prestazione stagionale dopo la sfuriata da 30 punti contro Pesaro, è accompagnato dallo Stefano Tonut delle grandi occasioni. Solido, concentrato, preciso, il figlio di Alberto ne piazza 16 con 6 rimbalzi, catalizzando quintali di palloni nella metacampo offensiva. Lì, dove impazza anche Michele Vitali, nuovamente in doppia cifra dopo la buona prestazione contro Reggio Emilia. 15 punti con 3/6 dall'arco, e l'impressione, finalmente, di essere entrato a pieno regime anche nello scacchiere offensivo di coach De Raffaele.
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Canestri e stoppate: lo show finale di Mitchell Watt contro la Fortitudo

Gli interpreti si avvicendano. Promosso anche Austin Daye (14+8 rimbalzi), così come Tarik Phillip, in quella che è forse, finora, la sua miglior prestazione a tutto tondo in maglia orogranata: 10 punti e 3 assist in 19 minuti, cifre oneste ma esaltate dal grassissimo +29 di plus/minus con cui la Reyer sotterra la Fortitudo con lui a rimpiazzare in regia Julyan Stone, partito titolare ma in difficoltà per un problema a una spalla. Venezia la vince in area (60% da due contro il modesto 36% della Effe), in difesa e, soprattutto, grazie alle percentuali dall'arco esplose nel secondo tempo dopo una prima metà di gioco molto deficitaria.
È la Fortitudo, invece, a reggersi a lungo sull'efficacia del tiro pesante, spinta dall'ottimo inizio di Pietro Aradori (19+9 rimbalzi) e da una ventata di Stefano Mancinelli (6) dalla panchina. Ma il terzo quarto, un pesantissimo 27-13 orogranata, spezza gli equilibri rimasti quasi intonsi fino all'intervallo lungo. Lì escono la potenza, il peso e la qualità diffusa della Reyer, in grado di soffocare l'attacco biancoblù e di aprire quel campo rimasto sigillato per i primi venti minuti di gioco. Venezia balza sul +19 esprimendo la sua forza a tutto campo, quel potenziale che, a dispetto della classifica ancora opaca (4-4), continua ad annoverarla tra le grandi outsider del campionato.
La Effe, spinta sull'orlo del precipizio, sembra non avere più armi in faretra, nemmeno la zona 2-3 tentata per qualche azione senza particolari frutti. Ma, arrivata all'ultimo riposo sul -16, approccia il quarto periodo con zanne e artigli, spinta dal rumore di un PalaDozza mai disposto ad alzare bandiera bianca. Jabril Durham (11+9 assist) indica la via, Gabriele Procida (13) lo segue sfoderando quelle qualità che quest'anno deve far emergere dopo la maturazione a Cantù, Aradori si sblocca dopo una lunga siccità. La Effe getta il cuore in campo, rientra fino al -6, ma la Vecchia Guardia orogranata non trema. Palla sistematica in mano a Watt, e partita rimessa in ghiaccio.
  • Bologna: Durham 11, Gudmundsson 2, Aradori 19, Benzing 8, Groselle 8; Ashley 4, Mancinelli 6, Procida 13, Baldasso, Totè 6. N.e.: Zedda, Fantinelli. All.: Martino.
  • Venezia: Stone, Tonut 16, Vitali 15, Brooks, Watt 21; Daye 14, De Nicolao 4, Sanders 8, Phillip 10, Echodas 3, Mazzola, Cerella. All.: De Raffaele.
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Highlights: Fortitudo Bologna-Venezia 77-91

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Bertram Derthona Basket Tortona - Banco di Sardegna Sassari 95-89

Di Marco Arcari. Non si arresta il periodo negativo del Banco di Sardegna, che incappa nel 4° k.o. consecutivo in campionato, contro un Bertram Derthona spaziale nel 3° quarto e solidissimo per tutta la gara. Partenza a rilento per entrambe le squadre, che faticano molto nel gioco vicino a canestro, ma Sassari beneficia di uno Stefano Gentile autore di 2 triple in rapida successione e responsabilizzato non poco dopo la rescissione consensuale del club con Anthony Clemmons. Jamarr Sanders è invece l’unico bianconero capace di assaltare con costanza il ferro avversario. Il 3/12 da 2 nel 1° quarto, limita però non poco la squadra di coach Ramondino, che chiude così la frazione in ritardo (15-16).
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Mekowulu decolla per lo splendido alley-oop

Nel periodo successivo, il Banco di Sardegna prosegue nello show balistico da oltre l’arco dei 6.75, arrivando a 6/12 di squadra, ma Tortona non si disunisce. Dopo aver fallito qualche altro comodo canestro, i padroni di casa riescono infatti a sfruttare Jalen Cannon e gli altri lunghi, trovando un break di 6-0 per rimettere la testa avanti (29-28). Il tiro pesante diventa chiave dell’incontro, con David Logan eterno trascinatore dei biancoblù e abile non solo nel bombardare dalla distanza, bensì anche nell’inventare arcobaleni per le schiacciate dei compagni. Bruno Mascolo fa invece il suo in cabina di regia e così a metà gara è perfetto equilibrio (38-38), con Tortona che viaggia al 38% da 2, mentre Sassari gli replica col 29% a conferma dei grandi problemi che queste due formazioni hanno nel gioco vicino a canestro. Il 3° quarto è quello dello spettacolo totale. Tortona segna 40 punti, tirando 14/15 dal campo e trovando perfino il buzzer di Riccardo Tavernelli a mezzo decimo dalla sirena; la squadra di coach Ramondino prende così il comando delle operazioni (78-66).
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Macura s'inventa un incredibile circus-shot contro Sassari

La Dinamo non sta certo a guardare, con Logan che segna tre delle sette triple biancoblù nella frazione (saranno 6 su 10 tentativi alla fine per lui), ma l’ottimo 14/24 dalla distanza non basta agli ospiti per evitare il -12, anche perché qualche errore difensivo di troppo e canestri sbagliati incredibilmente continuano a limitare la formazione di coach Cavina. I giochi da tre punti e l’intensità di Jason Burnell valgono il provvisorio -8 e ridanno un senso alla partita, anche perché, dopo la grandinata del 3° quarto, l’attacco bianconero non gira più a meraviglia. Mascolo lascia sul ferro due liberi fondamentali e un’altra tripla del solito Burnell (20 punti nella ripresa) vale il -4 quando però mancano solamente sei secondi alla sirena. Sanders corona una prova da MVP con un rimbalzo decisivo e poi servendo a Tyler Cain (17+8 rimbalzi) il canestro della staffa. Tortona torna a festeggiare la vittoria, mentre per Sassari è ancora notte fonda e buia.
  • Tortona: Mortellaro n.e., Rota n.e., Cannon 4, Tavernelli 9, Filloy 9, Mascolo 9, Severini 3, Sanders 17, Daum 12, Cain 17, Macura 15. All. Ramondino.
  • Sassari: Logan 22, Gandini n.e., Devecchi 3, Treier 7, Chessa, Burnell 22, Bendzius 5, Mekowulu 12, Gentile 13, Battle 3, Diop 2, Borra n.e. All. Cavina.
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Highlights: Tortona-Sassari 95-89

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NutriBullet Treviso Basket - Vanoli Basket Cremona 96-83

Di Daniele Fantini. Domenica scorsa, a Bologna, Henry Sims è rimasto impantanato nel più classico dei losing-effort. Oggi, tornato nel tepore del PalaVerde, piazza il suo secondo ventello consecutivo. Questa volta, però, vincente. L'ex centro dei Philadelphia 76ers fa la differenza quando coach Menetti lo affianca ad Aaron Jones in un quintetto pesante, potente e difensivo. Così, dopo aver concesso 54 punti in un primo tempo allegrotto, Treviso frena Cremona a soli 29 nella ripresa. E la spegne in maniera definitiva tenendola senza punti per quattro lunghissimi minuti in avvio di quarto periodo, lì dove piazza il break decisivo di 11-0.
Sims (22 con 10/11 ai liberi e 8 falli subiti per 33 di valutazione) prende possesso a piene mani del verniciato, dove Cremona non ha forza e stazza fisica per contrastarlo, nemmeno con la zona tentata nelle battute finali del terzo periodo. E con Jones (7 punti, 7 rimbalzi) costruisce una diga difensiva attorno all'area che la Vanoli non riesce a scalare. Nel mezzo, spiccano le folate di Dewayne Russell (12+5 assist), sempre prolifico quando il ritmo-partita è alto, e l'ottimo impatto dalla panchina di Matteo Imbrò (11+5 assist in 15 minuti), mentre l'uomo che accende la miccia iniziale è Tomas Dimsa (23 con 5/8 dall'arco), implacabile a ogni alzata di mano e grande protagonista del 12/21 complessivo dalla distanza (57%) con cui la Nutribullet fora a ripetizione la retina avversaria.
Cremona, di contro, stenta sul perimetro (soltanto 7/28 da tre), ma resta in partita nei primi tre quarti grazie alla grande mole di rimbalzi offensivi (ben 16). La Vanoli ha la potenza di fuoco sufficiente per assorbire la prima spallata piazzata da Treviso in avvio di secondo quarto, ma non altrettanto resistente sul lungo periodo, quando cade lentamente sotto i colpi di una difesa trasformata al rientro in campo dall'intervallo lungo. Jalen Harris (14) e Tres Tinkle (17), grandi protagonisti della prima metà di gara, appassiscono, Matteo Spagnolo (13) perde efficacia, Malcolm Miller (5) sprofonda prestissimo in problemi di falli in una serata anonima, e non basta l'energia di David Cournooh (15, ultimo ad arrendersi) per toppare la falla.
  • Treviso: Russell 12, Sokolowski 9, Dimsa 23, Akele 1, Jones 7; Imbrò 11, Bortolani 7, Casarin 2, Chillo 2, Sims 22. N.e.: Poser. All.: Menetti.
  • Cremona: Spagnolo 13, Harris 14, Pecchia, Tinkle 17, McNeace 11; Cournooh 15, Sanogo 8, Poeta, Miller 5. N.e.: Vecchiola, Agbamu. All.: Galbiati.
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Highlights: Treviso-Cremona 96-83

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Allianz Pallacanestro Trieste - Openjobmetis Varese 70-86

Di Marco Arcari. Non si può certo dire che alla Varese di coach Vertemati manchi l’orgoglio. Nonostante le assenze forzate di Guglielmo Caruso, John Egbunu e Elijah Wilson, la Openjobmetis getta il cuore oltre l’ostacolo e rialza la testa dopo 6 k.o. consecutivi, espugnando il parquet della seconda difesa del campionato – Trieste concedeva solo 75.4 punti di media prima di stasera – e ritrovando il sapore di una vittoria che è ossigeno puro anche per la società. Trascinata da un Alessandro Gentile versione caterpillar, autore di 23 punti, 7 rimbalzi e 5 assist, ma soprattutto dalla grande prova con cui Trey Kell (24) mette a tacere le critiche piovutegli addosso in queste settimane, Varese prende il comando delle operazioni fin dal 1’, non lasciando nulla al caso. Nel momento in cui Juan Manuel Fernandez (10 nel 2° quarto) sembra poter spezzare gli equilibri, emergono tutta la classe di Gentile e la sostanza di un Paulius Sorokas al career-high (16) e autore di una sontuosa doppia-doppia grazie a 11 rimbalzi (5 offensivi).
Il +7 dell’intervallo (36-43) è prontamente ricucito dalle giocate della coppia Fernandez-Grazulis, ma senza Adrian Banks – oggi veramente opaco, con 3/8 dal campo e 6 turnover – anche una squadra come quella allenata da Franco Ciani soffre tremendamente. Marcos Delia prova a tenere viva la sfida, confermandosi playmaker aggiunto dal post basso, ma non è sufficiente. Trieste segna solamente 9 punti nell’ultimo quarto e cade sotto i colpi di un redivivo Anthony Beane: l’ex-Roma, partito con 3/15 dal campo e 0/7 consecutivo da 3, si sblocca nella frazione finale e diventa hombre del partido insieme alla coppia Gentile-Kell. Il resto è storia, biancorossa. Varese riassapora il gusto della vittoria e si gode un gruppo che, al netto di difficoltà oggettive e assenze, è tanto resiliente quanto dedito alla causa. Per l’Allianz matura invece il 1° k.o. stagionale tra le mura amiche del Pala Rubini, col mancato aggancio alla coppia Brindisi-Virtus Bologna al 2° posto provvisorio in classifica.
  • Trieste: Banks 6, Sanders 9, Fernandez 20, Konate 4, Longo n.e., Deangeli 3, Mian 5, Delia 12, Cavaliero, Campogrande 1, Grazulis 9, Lever 4. All. Ciani.
  • Varese: Kell 24, Gentile 23, Amato n.e., Beane 13, Sorokas 16, De Nicolao 3, Virginio, Ferrero, Jones 7, Bottelli n.e., Frangos n.e. All. Vertemati.
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Highlights: Trieste-Varese 70-86

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