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Basket, Supercoppa: Venezia passeggia sulla Fortitudo, Treviso batte Napoli e vola alla Final Eight

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DaEurosport

Aggiornato 10/09/2021 alle 00:54 GMT+2

BASKET, SUPERCOPPA - L'Umana Reyer Venezia ipoteca la qualificazione alle Final Eight grazie al nettissimo successo esterno per 95-67 sulla Fortitudo Bologna, al terzo ko consecutivo e sempre priva di Fantinelli e Totè. Vola a Bologna invece la Nutribullet Treviso che fa poker battendo 81-74 la Gevi Napoli nel suo quarto e ultimo impegno nel torneo: i migliori sono Sims e Bortolani con 24 punti.

Austin Daye, Umana Reyer Venezia, Eurocup 2020-21

Credit Foto Imago

Fortitudo Bologna-Umana Reyer Venezia 67-95

Di Daniele Fantini. Mentre Venezia prenota un posto alle Final Eight di Bologna, la Fortitudo precipita già verso le porte dell'Inferno. Perché, anche al netto delle assenze di Matteo Fantinelli e Leonardo Totè e provando a intendere la Supercoppa soltanto come "pre-stagione competitiva", alla squadra di Jasmin Repesa manca ancora tutto: chimica e gioco in questo momento sono una chimera, ma a sorprendere, in negativo, sono soprattutto la mancanza di carattere, spirito e combattività generale del gruppo. E il volto del coach, teso, preoccupato e costantemente rivolto verso le cifre velenose del tabellone (massimo svantaggio sul -34), non lascia trasparire la possibilità di trovare soluzioni efficaci in tempi brevi.
Alla Reyer basta quasi il minimo sindacale, rintuzzato da una sgasata piazzata a cavallo dei due quarti centrali per rispondere all'unico sprazzo di reattività avversario, per trasformare il match in un estenuante garbage-time già nelle battute iniziali della ripresa. La partita è brutta, lenta, spezzettata (50 falli complessivi, 42 liberi tirati da Venezia e 27 dalla Effe), trascinata al limite delle due ore da un metro arbitrale molto fiscale sin dalla palla a due, e incapace di fornire molti veri spunti di interesse.
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Mitchell Watt parte forte contro Bologna: i suoi canestri del primo tempo

Martynas Echodas è top-scorer con 19 punti, raccolti in gran parte a risultato ormai acquisito, mentre sono più consistenti le prestazioni della coppia di big-man composta da Mitchell Watt (15 punti, 9 falli subiti e troneggiate nel ventre molle della Fortidudo) e Jeff Brooks (14 con 6/7 al tiro), concentrato, presente e molto più intraprendente rispetto alla versione opaca vista negli ultimi mesi all'Olimpia. Sul perimetro brilla la carica agonistica di Victor Sanders, sempre più calato anche nel ruolo di specialista difensivo sul pallone e nel sistema a tutto-campo di coach Walter De Raffaele. Positivi anche gli apporti di Tarik Phillip (12) e Stefano Tonut (9), prima del lungo valzer di rotazioni con cui lo stesso De Raffaele mantiene alta la freschezza atletica del gruppo (si rivede anche Julyan Stone al posto dell'infortunato Vasilis Charalampopoulos).
La Fortitudo, frenata da 18 palle perse, percentuali risicate dall'arco (7/29, ma era 4/23 dopo i primi tre quarti) e da un vuoto enorme in cabina da regia che si traduce nella totale assenza di creazione di gioco sul perimetro, si consola soltanto con la combattività di Geoffrey Groselle (10 punti, 7 rimbalzi), il più attivo nel primo quarto (a partita vera ancora in corso) prima di ritrovarsi frenato da problemi di falli. I 16 punti di Malachi Richardson sono ingannevoli: l'ex-Cremona spara un modesto 5/16 dal campo (3/10 dall'arco), esaurendo rapidamente una fugace fiammata iniziale e ritrovando la mano soltanto nel finale, con la sua Effe agonizzante sotto 30 punti di scarto.
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Martynas Echodas top-scorer con 19 punti contro la Fortitudo

Nervoso Robin Benzing, quasi deleterio Brandon Ashley (di cui si ricordano più falli che punti), impalpabile Pietro Aradori (7 in 26' dalla panchina) e stranamente silente anche Gabriele Procida, svuotato da quella linfa vitale giovanile che lo aveva issato in rampa di lancio nella seconda parte della scorsa stagione a Cantù. Inesistente, come detto, il playmaking: Jon Gudmundsson continua a sembrare decisamente inadatto per il ruolo, mentre lo stato di forma di Tommaso Baldasso resta sempre molto lontano dalla sufficienza.
  • Fortitudo Bologna: Gudmundsson 9, Richardson 16, Procida 7, Benzing 5, Groselle 10; Aradori 7, Mancinelli 4, Baldasso 1, Ashley 8. N.e.: Pavani, Manna. All.: Repesa.
  • Reyer Venezia: Phillip 12, Tonut 9, Vitali 6, Brooks 14, Watt 15; Cerella, Echodas 19, Mazzola, De Nicolao 2, Sanders 8, Stone 3, Daye 7. All.: De Raffaele.
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Supercoppa, Highlights: Fortitudo Bologna-Reyer Venezia 67-95

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NutriBullet Treviso Basket-GeVi Napoli Basket 81-74

Di Davide Fumagalli. Missione compiuta per la Nutribullet Treviso che vince anche l'ultima gara della prima fase al PalaVerde contro la Gevi Napoli, 81-74, e stacca il pass per la fase finale della Discovery Plus Supercoppa dove sabato 18 settembre sfiderà l'AX Armani Exchange Milano. Percorso netto per la squadra di Max Menetti nel girone C, quattro gare e quattro successi, il miglior viatico in vista del Qualifying Round di Champions League che attende i veneti la prossima settimana, sempre sul parquet di Villorba. Senza l'infortunato Imbrò (lussazione al gomito), la Nutribullet spacca la gara a cavallo tra terzo e quarto periodo, e si impone in virtù dei 14 punti di Sims e Bortolani, dei 12 di Akele e degli 11 del lituano Dimsa. Per Napoli, al secondo impegno a distanza di 5 giorni, sempre contro Treviso, qualche passo avanti rispetto al debutto e al netto dell'assenza dell'asso Rich (fuori per tutto il torneo e in odore di taglio): non bastano i 17 punti di McDuffie, i 12 del lituano Velicka e i 10 di Parks, uno dei tre ex con Lombardi e Uglietti. Questa fase è gironi è finita per Treviso ma non per la Gevi che avrà due impegni con Brescia, sabato al PalaLeonessa e lunedì al PalaBarbuto.
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Bortolani decolla e schiaccia prima della sirena

La sfida del PalaVerde inizia con una Treviso pimpante che prova l'allungo sul 17-12 grazie alle iniziative di Sims e Akele. Napoli torna sotto grazie al buon impatto degli ex di turno Parks, Uglietti e Lombardi, e alla prima pausa è avanti 20-19. Nel secondo periodo la Gevi tiene il naso avanti, la squadra di Sacripanti tocca il +6 coi canestri di Marini e Mayo, ma la Nutribullet cambia marcia: 10-2 di break con le bombe di Sokolowski e Akele, e con la schiacciata di Bortolani che apre in due la difesa avversaria e finisce con la bimane proprio prima della sirena per il 37-35 con cui si torna negli spogliatoi.
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Velicka manda Elegar a schiacciare a due mani

Nella ripresa prosegue l'equilibrio, la gara non decolla, il punteggio resta basso e nessuna delle due squadre trova l'allungo. Il tentativo lo fa Treviso che indovina due bombe coi giovanissimi Faggian e Casarin, va all'ultimo riposo sul 58-54, e poi in avvio di quarto quarto tocca il +7 con tre liberi ancora di Casarin. Napoli resta in scia con due canestri di Parks e Lombardi, ma qui si mette al lavoro Dimsa che segna tre canestri in fila e fa +10, che diventa poco dopo +12 sul 73-61. E' lo strappo decisivo, sigillato dagli ultimi canestri di Bortolani e Sims. Nell'ultimo minuto Menetti svuota la panchina, Napoli ne approfitta ma può solo ridurre il passivo fino al -7 finale, 81-74.
  • Treviso: Russell 7, Poser, Faggian 3, Vettori, Bortolani 14, Casarin 6, Chillo 5, Sims 14, Sokolowski 6, Dimsa 11, Jones 3, Akele 12. All. Menetti.
  • Napoli: Zerini 2, McDuffie 17, Grassi ne, Matera ne, Velicka 12, Parks 10, Marini 6, Mayo 6, Elegar 8, Uglietti 5, Lombardi 8. All. Sacripanti.
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Highlights: Treviso-Napoli 81-74

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