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Basket, Serie A: Nico Mannion: "I miei maestri? Milos Teodosic è un genio, Steph Curry ha un'etica del lavoro pazzesca"

Daniele Fantini

Aggiornato 20/10/2022 alle 17:32 GMT+2

BASKET, SERIE A - Nico Mannion racconta a basketnews.com il rapporto vissuto con i suoi due grandi maestri, Milos Teodosic alla Virtus Bologna e Steph Curry ai Golden State Warriors. "Milos mi ha aiutato tanto dal punto di vista umano. Cosa mi ha insegnato? È un genio del gioco, gli viene tutto naturale. Steph ha un'etica del lavoro pazzesca. Se lo vedi ogni giorno capisci perché è così forte".

Nico Mannion, Virtus Segafredo Bologna, Serie A 2022-23

Credit Foto Getty Images

Due anni da professionista, uno alle spalle di Steph Curry, l'altro dietro quelle di Milos Teodosic. Sperare in qualcosa di meglio è virtualmente impossibile. In una lunga intervista concessa al portale lituano basketnews.com, Nico Mannion ha raccontato il rapporto con i suoi due grandi maestri, leader tecnici ma anche pronti a sostenerlo e aiutarlo sul piano personale e umano. Nico ne ha avuto bisogno nella scorsa stagione, quando, dopo aver contratto una pesantissima infezione intestinale, è stato costretto a una lunga convalescenza e a un altrettanto lungo recupero fisico che non gli ha permesso di esprimersi sui livelli straordinari tenuti con la nazionale azzurra nel preolimpico di Belgrado e ai Giochi di Tokyo.
"Milos ha sempre avuto un atteggiamento positivo nei miei confronti - ha dichiarato Mannion -. Mi ha aiutato tante volte. È molto esigente, ma è anche una gran brava persona, che si interessa agli altri in maniera genuina. È stato così anche per me".
"L'anno scorso ho vissuto una stagione molto difficile. Ma ha sempre cercato di aiutarmi, dandomi piccoli consigli. Abbiamo cenato insieme un paio di volte e abbiamo semplicemente parlato della vita. Non sono cose che succedono spesso con i compagni di squadra".
"La prima cosa che mi ha insegnato? Essere paziente. Perché io non lo sono. Voglio giocare, sempre, subito. Sono arrivato a Bologna a 20 anni. Mi disse che, alla mia età, nelle sue prime due stagioni in Eurolega, giocava soltanto 5 minuti di media a gara. Il fatto che abbiamo avuto esperienze simili ci ha aiutato a stringere un legame".
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Steph Curry e Nico Mannion durante una partita tra Golden State Warriors e Sacramento Kings, NBA 2020-21

Credit Foto Getty Images

L'etica di Curry, il genio di Teodosic

E Steph Curry? Che cosa rende così straordinario il top-player dei Golden State Warriors? E in che cosa si distingue da Milos Teodosic, campionato a parte? Etica del lavoro contro genio naturale. Queste le definizioni che più si addicono a due dei più grandi playmaker al mondo.
"Milos e Steph sono due giocatori completamente diversi ai miei occhi. Milos è il miglior passatore mai visto. E Steph è uno dei migliori giocatori al mondo. E sicuramente il miglior tiratore al mondo. Anche Steph mi ha insegnato molto. La cosa che mi ha impressionato maggiormente è la sua etica del lavoro. La mattina dopo una partita, è già in sala pesi che si allena, da solo. Dopo ogni allenamento, resta sempre in palestra 30 minuti in più. Lo fa ogni giorno. E capisci perché è così forte. Imparare da Milos, invece, è più difficile, perché tutto gli esce in maniera naturale. Quello che per gli altri è complicato, a lui viene facile. Mi ha insegnato un paio di cose, qualche indicazione per migliorare il posizionamento e gli angoli di passaggio. Ma lui è un genio del gioco. Sembra fare tutto senza sforzo. Sono stato fortunato ad avere come maerstri due dei più grandi di questo sport".
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