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Basket, Supercoppa: la Virtus Bologna fa il bis, Sassari battuta in volata 72-69

Daniele Fantini

Aggiornato 30/09/2022 alle 01:41 GMT+2

BASKET, SUPERCOPPA - La Virtus Segafredo Bologna difende il trofeo vinto lo scorso anno battendo il Banco Sardegna Sassari per 72-69 in finale: si tratta della terza Supercoppa della storia per il club bianconero. Jordan Mickey segna 13 punti e i due canestri decisivi nella volata conclusiva, mentre alla Dinamo non basta un grande Chinanu Onuaku da 18 punti, 9 rimbalzi e 4 assist.

Supercoppa, la Virtus batte Sassari: il meglio della finale in 120"

Il primo obiettivo della stagione è centrato. La Virtus arricchisce la bacheca con la terza Supercoppa della storia, difendendo il titolo conquistato lo scorso anno in casa. Lo fa con mezza squadra in infermeria e un roster assemblato nella sua completezza soltanto dieci giorni fa, con il reintegro dei nazionali e di coach Sergio Scariolo. Il cantiere è apertissimo, ma una premessa sembra già solida: questa è una squadra quadrata, con una forza caratteriale e di gruppo ben marcata, e molto più amalgamata rispetto a quella forse mai pienamente espressa nella scorsa stagione. O, quantomeno, finché non rivedremo la sua vera faccia. Quella con le personalità più forti ma anche ingombranti. Milos Teodosic, Daniel Hackett e Toko Shengelia.
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Jordan Mickey segna il canestro decisivo nella finale di Supercoppa

Non è un caso che la Virtus di fine settembre vinca entrambe le partite del PalaLeonessa allo stesso modo. Di rincorsa, in volata, facendo perno sulla compattezza difensiva (soltanto 20 punti concessi nella ripresa) e su un attacco che, al momento, tampona la mancanza di genialità in regia con le invenzioni di Isaia Cordinier (ancora brillante con 12 punti dalla panchina) e la versatilità del front-court. Jordan Mickey (13) non è appariscente, ma sa muoversi negli spazi con l'astuzia di una volpe. È lui a stanare Onuaku nelle battute iniziali, caricandolo subito di falli, ed è sempre lui a chiuderla con due canestri consecutivi presi e segnati con freddezza glaciale. Ismael Bako (10+7) non avrà mani da pianista, ma compensa con reattività, verticalità e agonismo, trasformandosi in lama sempre pronta a colpire nel verniciato. E se Semi Ojeleye mostra una versione meno brillante di quella decisiva contro l'Olimpia, arriva, dalla panchina, il pronto intervento di Marco Belinelli. Il tabellino è sporco, sporchissimo. Soltanto 3/14. Ma un paio di quelle triple calano, letali, per ricucire i due piccoli strappi piazzati dalla Dinamo nella ripresa.
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Chinanu Onuaku dice "No"! Che stoppata su Lundberg

Il controllo del ritmo e del proprio ferro fa la differenza, come già successo contro Milano. Quando si corre con leggerezza, Sassari allunga, segnando addirittura 49 punti nel primo tempo (30 in un secondo periodo fulminante). Quando il numero dei possessi cala e la fisicità si alza, emergono invece le qualità corali della Virtus. Anche contro il corpaccione di Chinanu Onuaku, grande totem destinato a vivere una stagione da protagonista sull'isola (18 punti, 9 rimbalzi, 4 assist). La gestione del finale, l'ennesimo punto-a-punto di una due-giorni mai banale, è solida e intelligente. Quasi tranquilla nonostante il calo di brillantezza fisica e lucidità mentale, inevitabile quando si giocano due partite consecutive a inizio stagione. Sono le caratteristiche di una grande squadra. Di una Virtus pronta a rilanciare la sfida per lo scudetto a Milano ma, soprattutto, per scavarsi una nuova nicchia anche nell'Europa che conta.
Sassari, da parte sua, lascia Brescia con un mix agrodolce di emozioni. La squadra è solida. Ben incanalata nel finale in crescendo della scorsa stagione. Gerald Robinson è pronto a un'altra annata da scintille. Eimantas Bendzius è ormai un lusso per qualsiasi squadra del nostro campionato. E sarà interessante monitorare anche lo sviluppo di Ousmane Diop, già brillante in queste prime due uscite. Ma è una sconfitta che brucia. Che frustra una squadra in grado di tenere la testa avanti fino all'ultimo minuto. Ma incapace di gestire e incrementare il vantaggio nei momenti più proficui. Manca esperienza generale ad alto livello, manca qualità diffusa nel supporting-cast. Le vesti sono quelle dell'outsider. Non di più.
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Supercoppa, la Virtus batte Sassari: il meglio della finale in 120"

Banco di Sardegna Sassari-Virtus Segafredo Bologna 69-72

  • Sassari: Robinson 6, Kruslin 3, Bendzius 15, Onuaku 18, Jones 7; Dowe 8, Gandini, Gentile 5, Raspino, Diop 7. All.: Bucchi.
  • Bologna: Pajola 4, Lundberg 6, Mickey 13, Ojeleye 9, Weems 6; Cordinier 12, Mannion, Belinelli 12, Bako 10, Camara. N.e.: Menalo, Ruzzier. All.: Scariolo.
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