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La Virtus Bologna risponde alla vittoria dell'Olimpia Milano: piegata Verona 87-82
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Pubblicato 29/01/2023 alle 21:06 GMT+1
SERIE A - La Virtus Segafredo Bologna resta appaiata in vetta all'Olimpia Milano grazie al successo interno per 87-82 sulla Tezenis Verona, in partita fino alla sirena grazie alla prestazione strepitosa di Giordano Bortolani (23 punti). Nelle altre gare della domenica, Trieste infila la quarta vittoria consecutiva battendo Napoli 85-68, Sassari sgretola Pesaro 110-74, Brindisi rimonta Reggio 81-74
Isaia Cordinier schiaccia nella partita tra Virtus Segafredo Bologna e Tezenis Verona, LBA Serie A 2022-23
Credit Foto Ciamillo-Castoria
Virtus Segafredo Bologna - Tezenis Verona 87-82
A cura di Daniele Fantini. Senza Milos Teodosic, Iffe Lundberg, Mam Jaiteh e Semi Ojeleye (nuovamente ai box per un problema muscolare ai flessori), la Virtus piega Verona in una partita giocata di pura amministrazione e gestione in vista della settimana di Eurolega con doppio impegno cruciale per alimentare la corsa playoff (Stella Rossa in casa martedì e trasferta a Villeurbanne venerdì, due gare difficili ma da vincere). Una gestione rischiosa, come accade spesso in questi casi, perché dopo aver flirtato più volte con la doppia cifra di vantaggio e aver dato l'impressione di poter spaccare il match nel terzo periodo, Bologna si ritrova costretta a soffocare in volata le fiammate di Giordano Bortolani, show-man assoluto nella sua miglior partita della stagione (23 punti, 5/7 da tre).
Nonostante qualche sbavatura di troppo, l'MVP è Jordan Mickey, tornato in doppia cifra per la prima volta da inizio dicembre. L'ex-Khimki funge da perno offensivo a più riprese, super-efficace con i suoi movimenti di tecnica in post-up (18+7 rimbalzi), alternandosi con sapienza con Toko Shengelia (10+6 rimbalzi). Sul perimetro colpiscono Marco Belinelli (15 dalla panchina), Nico Mannion (12) e Isaia Cordinier (10), autore di una giocata spaziale con schiacciata in reverse poi risultata decisiva nel finale. Solido anche Alessandro Pajola (8), ancora oscuro Kyle Weems (2 punti con 0/6 dal campo), mentre si rivede dopo tanti mesi anche Awudu Abass, accolto da una standing-ovation calorosissima in un cameo nel primo tempo.
Verona fatica nelle fasi iniziali contro la fisicità degli avversari, ma ha la forza mentale per restare continuamente in scia, aggrappata a una partita che la vede sempre sfavorita ma mai morta. Il già citato Giordano Bortolani accende le scintille che tengono la Tezenis a contatto nel secondo periodo e che la spingono a sognare il colpaccio nella ripresa. La grande spalla è Aric Holman (13 punti), capace di alternare giocate scellerate a prodezze squisite, ma l'appassimento di Taylor Smith (12 punti ma scomparso dopo l'inizio fiammeggiante) e la mancanza di un altro secondo violino stronca le chance gialloblù. Nei momenti cruciali, Verona fatica a battere l'organizzazione della difesa bianconera nonostante la regia sempre discreta di Alessandro Cappelletti (13+7 assist) ed è costretta ad alzare bandiera bianca e a rimanere nel terzetto che lotta al margine della zona retrocessione (6-11 ma in vantaggio negli scontri diretti con Napoli e Treviso).
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A cura di Davide Fumagalli. La Pallacanestro Trieste non si ferma più, batte anche la Gevi Napoli spinta dal calore dell'Allianz Dome e centra la quarta vittoria in fila nel 17esimo turno, il secondo di ritorno. Un successo pesantissimo per i giuliani che salgono a 16 punti, in zona playoff con Brindisi e Venezia, soprattutto si portano sul 2-0 nei confronti con i partenopei e a +4 sulla zona retrocessione dove ci sono proprio la Gevi, Treviso e Verona. La squadra di Legovich, che domina a rimbalzo (45-37) e chiude col 51% da due, ha 22 punti dal capocannoniere del campionato Frank Bartley, 16 da Davis e un'altra doppia doppia da 16 punti e 12 rimbalzi, più 3 stoppate, di Skylar Spencer, dominante in attesa del rinforzo Emanuel Terry. Nelle file della Gevi, che paga un brutto 24 su 72 al tiro (33%), ci sono 16 punti di Michineau e 10 di Zerini e Stewart, mentre deludono Howard, Young e Williams, 16 punti in tre.
Il match dell'Allianz Dome è equilibrato praticamente per tutto il primo tempo, poi sul 35-34 Trieste piazza un parziale di 17-0 a cavallo della pausa lunga e si ritrova sul +18, 52-34, a metà del terzo periodo, con le giocate di Davis, Bartley e Spencer. La Gevi si aggrappa a Michineau, Howard e Stewart, ha una reazione, torna a -10 sul 59-49, ma al 30' è 65-54 per il bersaglio di Ruzzier a fil di sirena. Sembra finita ma non lo è, la squadra di Pancotto ha la forza di rimontare e arriva fino a -6 (71-65), lì però i biancorossi si risvegliano, Davis segna una tripla pesantissima e poi sono Bartley, Spencer e Deangeli a firmare il break conclusivo di 14-3 che chiude il discorso.
Pallacanestro Trieste-Gevi Napoli 85-68
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Dopo i 111 punti infilati due settimane fa contro Brindisi, Sassari si ripete in un'altra sparatoria casalinga che sgretola le ambizioni di altissima classifica pesaresi. Nonostante l'assenza di Gerald Robinson, la Dinamo gioca un basket scintillante sin dalla palla a due e, dopo aver realizzato 29 punti nei primi dieci minuti, spacca la partita già nel secondo periodo grazie a un parzialone di 32-15.
Da quel momento in poi il match si riduce a un lunghissimo garbage-time in cui la VL, spenta e abulica, continua a incassare colpo su colpo senza quasi reagire. Il Banco allunga sull'89-55 all'ultimo mini-riposo e conclude in passerella. La vittoria migliora il record a 8-9 e forma un quartetto che si snoda tra la settima e la decima posizione con Brindisi, Venezia e Trieste. La Dinamo è decima per gli scontri diretti sfavorevoli. Pazzesche le percentuali al tiro, sporcate soltanto nel finale: 23/37 da due (62%) e 17/24 da tre (71%).
Banco di Sardegna Sassari - Carpegna Prosciutto Pesaro 110-74
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Un maxi-parziale di 31-14 nel quarto periodo permette alla Happy Casa Brindisi di sgusciare in zona playoff, ora settima con un record di 8-9 e in vantaggio negli scontri diretti con Venezia, Trieste e Pesaro. Reggio, priva di Michele Vitali, vede interrompersi la mini-striscia di due vittorie consecutive (3 nelle precedenti 4 gare) e manca una grossa chance di agganciare il gruppetto con Verona, Napoli e Treviso per togliersi dall'ultimo posto in classifica in solitaria.
In una partita dove il tiro dall'arco è quasi ininfluente (3/20 per Brindisi, 6/24 per Reggio), è decisiva la capacità di attaccare il canestro. La squadra di coach Frank Vitucci si gode i 20 punti di Marcquise Reed, i 18 di Nick Perkins e i 13 di Jordan Bayehe, al suo massimo in stagione. La Reggiana ha 14 punti da Mikael Hopkins e 13 a testa da Nathan Reuvers e Osvaldas Olisevicus, ma si vede tradita da Jeremy Senglin, grande protagonista nel successo su Milano, fermo a 0/3 in 25 minuti. Non basta nemmeno il box-score sempre ricco di Andrea Cinciarini, autore di 8 punti, 9 rimbalzi e 6 assist.
Happy Casa Brindisi - UNAHOTELS Reggio Emilia 81-74
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