Belinelli e Hackett: "Emozioni fortissime, questo scudetto è dedicato ad Achille Polonara. Gli siamo tutti vicini"
Aggiornato 17/06/2025 alle 23:23 GMT+2
BASKET, SERIE A - Marco Belinelli e Daniel Hackett dedicano la vittoria del titolo ad Achille Polonara, ricoverato dopo la diagnosi di leucemia mieloide. Entrambi, però, glissano le domande sul futuro e sulla possibilità di proseguire in maglia Virtus. Coach Dusko Ivanovic: "I ragazzi hanno creduto in me e in tutto quello che abbiamo fatto per l'intera stagione".
Belinelli: "Bellissimo vincere, potrebbe essere stata la ciliegina"
Video credit: Eurosport
Il primo pensiero di Marco Belinelli e Daniel Hackett va ad Achille Polonara, ricoverato in ospedale dopo la diagnosi di leucemia mieloide. Entrambi i grandi veterani della Virtus hanno dedicato lo Scudetto al compagno di squadra, che ha già affrontato una neoplasia testicolare nella scorsa stagione, ma non si sono sbottonati sul futuro e sulla volontà di proseguire con questo gruppo.
Belinelli: "Questa vittoria è per Polonara. Finire così è forse quello che sognavo, con lo Scudetto"
"Stasera siamo pieni di emozioni, è fantastico. È un momento difficile. Questa vittoria è per Polonara. Il mio futuro? Non so, questo Scudetto potrebbe essere la ciliegina sulla torta. Adesso ho bisogno di staccare e capire cosa voglio fare. Finire così è sicuramente quello che sognavo, vincendo lo Scudetto. È stato un anno faticoso da tanti punti di vista, ma è importante essere stato utile alla squadra, riuscire a essere un buon capitano e riportare il titolo a Bologna".
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Belinelli: "Bellissimo vincere, potrebbe essere stata la ciliegina"
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Hackett: "Volevamo questo Scudetto per Polonara. Una gioia così è ancora più bella a 37 anni e dopo tutti i secondi posti"
"È un'emozione fortissima. Questo Scudetto lo dovevamo e lo volevamo soprattutto per Polonara, perché sappiamo che sta vivendo un momento difficile. Gli siamo tutti vicini e volevamo dedicargli questa vittoria. E poi per il vissuto di questo gruppo, per gli anni in cui abbiamo dovuto digerire tanti secondi posti, per la pazienza della dirigenza, per questi tifosi che ci seguono ovunque in Europa. A 37 anni la soddisfazione è ancora più grande. Vedere i giovani crescere e unirsi così è qualcosa che va oltre la vittoria, è la sensazione più bella. Il mio futuro? Adesso me la godo. Torno a casa dai miei ragazzi. Poi, piano piano, inizieremo a riprogrammare la prossima stagione".
Coach Ivanovic: "Credevo nei ragazzi, loro hanno sempre creduto in me. Sono orgoglioso di loro"
"Ringrazio i miei giocatori. Credevo in questi ragazzi e nella possibilità di vincere. Ma la cosa più importante è che loro hanno creduto in me e in tutto quello che facciamo, in quello che abbiamo fatto durante l'intera stagione. Sono orgoglioso dei miei giocatori, per la gente, per il pubblico, tutto è stato eccellente".
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