L'Olimpia Milano alza la voce in gara-2 delle semifinali: Virtus Bologna battuta 85-66 e serie sull'1-1
Aggiornato 03/06/2025 alle 10:29 GMT+2
BASKET, SERIE A - L'EA7 Emporio Armani Milano toglie il vantaggio del fattore-campo alla Virtus Segafredo Bologna vincendo in maniera netta gara-2 delle semifinali per 85-66. Armoni Brooks guida l'Olimpia con 20 punti, seguito dai 14 a testa di Shavon Shields e Nikola Mirotic. La V segna soltanto 8 punti nel quarto periodo, sfiancata dal quintetto difensivo trascinato da Ousmane Diop.
Super parziale Milano nel 4° quarto: Shields e Brooks piegano Bologna
Video credit: Eurosport
Dopo aver visto la sua Milano sanguinare a centro-area per l'intera gara-1, coach Ettore Messina cambia spartito. Lo fa quasi giocoforza, per il quarto fallo prematuro di Nikola Mirotic. Ma si accorge, forse anche in maniera molto più inattesa del previsto, di poter reggere, anzi, allungare e vincere con un assetto diverso. Con la difesa ancorata al fisico di un centro vero e di un 4 di sacrificio, e pronta ad allungarsi sul pallone con un esterno dinamico e di stazza. Ousmane Diop, Pippo Ricci e Leandro Bolmaro cambiano il volto dell'Olimpia nel quarto periodo, soffocando Bologna a soli 8 punti. Ed evitano, dopo la volata persa in gara-1, la dilapidazione di quel grosso margine di +16 costruito per due volte nei due quarti centrali.
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Super parziale Milano nel 4° quarto: Shields e Brooks piegano Bologna
Video credit: Eurosport
Cementata la difesa, l'attacco vien da sé, in una regola non scritta ma che andava tanto di moda nel basket di inizio millennio. Perché, sul lato opposto del campo, Milano scopre di avere più carte da pescare anche sugli esterni. Armoni Brooks è una sentenza. Top-scorer con 20 punti, letale con una scarica da tre canestri consecutivi che fa saltare il banco a 3' dalla sirena. Shavon Shields (14) non ha perso lo smalto ritrovato nelle due gare casalinghe con Trento, sacrificandosi anche come utilissimo rimbalzista aggiunto (7). Nico Mannion (11) fornisce timidi segnali di risveglio e personalità. E, nella prima vera serata opaca degli interi playoff di Diego Flaccadori, ecco pronto Leandro Bolmaro ad arrivare in aiuto in cabina di regia. Conduce la squadra a modo suo, zigzagando in palleggio ignaro delle spaziature. Ma, con un paio di pennellate d'istinto, tiene in piedi l'Olimpia nel lento avvio di quarto periodo.
Milano vince gara-2 a rimbalzo, con quel 32-26 (10 offensivi) che ribalta il pesantissimo -13 del primo atto della serie, quando la Virtus aveva pasteggiato abbondantemente sui secondi possessi, surplus pazzesco in una partita vinta di un solo punto. Ringrazia Ousmane Diop (7+4), ma soprattutto il grande lavoro degli esterni in rotazione. Già detto di Shields, spiccano anche i 6 di Armoni Brooks, in grado di ampliare gioco e raggio d'azione in maniera sorprendente in questa post-season. Ma, mentre Zach LeDay resta accoccolato nel suo torpore, è da rimarcare anche la prova da leader di Nikola Mirotic. Il tabellino inganna, limitato a soli 14 punti in 19' per problemi di falli. Ma la realtà dice che il primo tempo del montenegrino, quasi infallibile al tiro, è degno di un giocatore d'altra classe.
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Momo Diouf è un muro: cancella il tentativo di schiacciata di Bolmaro
Video credit: Eurosport
Bologna si ritrova a rincorrere sin dalla metà del primo periodo, concedendo 27 punti nei primi 10 minuti. È un dato inatteso, considerando il fatturato di gara-1, ma l'Olimpia ha il merito di giocare con buone spaziature, innescando rapidamente Mirotic, Brooks e il redivivo Mannion. Il vantaggio iniziale in area, ben esplorato da Momo Diouf (14 punti, 12 dei quali nel solo primo tempo) e dai post-up di Will Clyburn (11, ma poi scomparso nella ripresa come due sere fa), va riducendosi con il passare dei minuti e gli adattamenti di Milano. E, con Toko Shengelia in versione umana (soltanto 7 punti in 20' dalla panchina), la V fatica a trovare qualcosa e/o qualcuno a cui aggrapparsi.
Ci prova con Marco Belinelli (9 in 13'), scongelato dal fondo della panchina. Con una fugace fiammata di Daniel Hackett. Ma, in realtà, si rende presto conto di non avere più frecce in faretra. Mancano i guizzi offensivi di Isaia Cordinier. Le bombe pazze di Matt Morgan, tenuto a zero dopo aver tinto da protagonista il parziale decisivo in gara-1. Il brulichio della Segafredo Arena, rianimatasi dal contro-break costruito interamente da situazione di contropiede che riporta la Virtus da -16 a -7 al 26' (51-58), si spegne tristemente a cavallo dei due periodi finali. Lì dove la partita cambia nuovamente spartito e padrone, accompagnando Milano sulla strada di casa con l'inerzia dalla propria parte.
Virtus Segafredo Bologna-EA7 Emporio Armani Milano 66-85
Bologna: Cordinier 6, Clyburn 11, Hackett 7, Diouf 14, Akele 5; Belinelli 9, Pajola 3, Taylor 2, Morgan, Polonara 2, Zizic, Shengelia 7. All.: Ivanovic.
Milano: Mannion 11, Brooks 20, LeDay 8, Shields 14, Mirotic 14; Causeur 4, Ricci 2, Flaccadori, Diop 7, Bolmaro 5. N.e. Caruso, Tonut. All.: Messina.
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Highlights, Semifinali Gara 2: Virtus Bologna-Milano 66-85
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