Tokyo 2020, Basket, Petrucci: "Le Olimpiadi sono una cosa diversa da tutto. Si è campioni solo se si compete in esse"

DaOAsport

Pubblicato 24/07/2021 alle 08:52 GMT+2

TOKYO 2020 - Gianni Petrucci, presidente della FIP, interviene ancora una volta per rimarcare l'importanza di partecipare ai Giochi Olimpici, senza timore di offendere Marco Belinelli e Gigi Datome. "Ora che siamo arrivati qui vogliamo andare avanti. Certo, abbiamo davanti colossi come la Nigeria che ha 8 giocatori Nba, l’Australia che punta a una medaglia" ha continuato Petrucci.

Gianni Petrucci president of FIP (Italian Basketball Federation) looks over during the Memorial Porelli match between Granarolo Bologna and Openjobmetis Varese at Unipol Arena on October 1, 2014 in Bologna, Italy

Credit Foto Getty Images

Il 25 luglio è prossimo all’arrivo. Domani sarà il giorno nel quale l’Italbasket farà il suo esordio nel torneo olimpico a Tokyo. Gli azzurri, reduci dall’impresa di Belgrado (battuti i padroni di casa della Serbia nella Finale del Torneo Preolimpico), hanno voglia di continuare a stupire forti di una grande coesione di gruppo e dell’inserimento della star NBA Danilo Gallinari.

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C’è grande voglia di far bene e da questo punto di vista il presidente della Federbasket Gianni Petrucci sottolinea un concetto importante: Le Olimpiadi sono una cosa diversa da tutto. Si è campioni solo se si compete in questa manifestazione. Se qualcuno si offende non mi interessa“. le parole del massimo dirigente della nostra pallacanestro (fonte: LaPresse).

Ora che siamo arrivati qui vogliamo andare avanti. Certo, abbiamo davanti colossi come la Nigeria che ha 8 giocatori Nba, l’Australia che punta a una medaglia e la Germania che è al nostro livello, ma sono rimaste a casa delle squadre fortissime“, ha precisato Petrucci, riferendosi alla composizione del girone nella quale è stata inserita la Nazionale italiana.

A questo punto, dopo aver mostrato qualità tecniche e morali sul campo balcanico, sarà il contesto a Cinque Cerchi la prova del nove per il gruppo di Meo Sacchetti.

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Il presidente federale ha commentato anche la proposta del sottosegretario allo sport, Valentina Vezzali, circa il 75% di capienza per gli impianti all'aperto e il 50% per quelli al chiuso in zona bianca, come riportato da Sportface.it: "Il pubblico nei palazzetti al chiuso? Siamo dispiaciuti, i risultati sono quelli che contano, a noi non serve l’annuncio. Noi abbiamo chiesto minimo il 50%, non è possibile e non è credibile che in impianti come Milano, di 13mila spettatori, non ci possa essere il 50% di spettatori, con il green pass e il distanziamento. Queste battute che si fanno, il 75%, il 50% e il 25%, all’aperto, al coperto…, perché? Non riesco a capirlo. Il CTS dovrà dare una spiegazione qualche volta o no? Io ce l’ho con loro. Se loro ce l’hanno con me ne prendo atto, forse non sanno nemmeno che esisto".

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