Tommaso Giacomel torna sul podio! 2° nell'ultima sprint della stagione, Johannes Bø sfata il tabù e stradomina
Aggiornato 15/03/2024 alle 19:54 GMT+1
BIATHLON - Nella sprint delle Finali di Canmore segnata dalla storica vittoria di Johannes Bø (eguagliato Martin Fourcade a quota 83 successi individuali) rifilando oltre un minuto a tutti quanti, il primo degli umani è l'azzurro Tommaso Giacomel, secondo con un errore. Terzo podio in carriera per il 23enne altoatesino con un errore, davanti a Tarjei Bø che conquista la coppa di specialità.
All'ultima sprint della Coppa del Mondo di biathlon 2023/2024, Johannes Thingnes Bø sfata l'ultimo tabù della stagione: l'alieno norvegese non era ancora salito sul gradino più alto del podio quest'anno nel format di gara sui due poligoni, lo fa in grande nelle Finali di Canmore, nella gara che gli permette di agguantare una leggenda del calibro di Martin Fourcade per numero di vittorie individuali. Il successo numero 83 nella carriera di Johannes Bø arriva letteralmente "per dispersione", facendo segnare il miglior tempo in ogni tornata, col 10/10 al tiro e rifilando all'arrivo più di un minuto su tutta la concorrenza. Un vantaggio che potrà permettersi anche nell'inseguimento del giorno dopo, in pratica una seria ipoteca sul suo quinto globo nelle ultime sei stagioni.
Ma l'Italia continua a festeggiare a Canmore, perché il primo degli umani nella sprint maschile è Tommaso Giacomel (+1:02.7): il 23enne originario di Vipiteno commette un solo passo falso nel tiro in piedi, ma reagisce all'ultimo giro e riesce a inserirsi al secondo posto finale in mezzo ai fratelli Bø, appena un secondo e mezzo a parità di errori davanti a Tarjei, che sale sul podio con in mano la coppa di specialità. I diretti avversari per la graduatoria riservata alle sprint sprofondano al poligono e di conseguenza anche nell'ordine d'arrivo: quattro errori sia per Benedikt Doll (23°) sia per Sturla Holm Laegreid solamente nel tiro a terra, finendo addirittura fuori dalla zona punti. Per Giacomel invece il risultato è preziosissimo anche in ottica pettorale blu di miglior giovane, con un gran balzo all'ottavo posto nella generale.
La top-10
1. J.T. BØ (NOR) | 23:37.0 |
2. T. GIACOMEL (ITA) | +1:02.7 |
3. T. BØ (NOR) | +1:04.2 |
4. E. JACQUELIN (FRA) | +1:12.2 |
5. J.O. BOTN (NOR) | +1:13.2 |
6. S. SAMUELSSON (SWE) | +1:16.3 |
7. E. PERROT (FRA) | +1:20.4 |
7. J. KUEHN (GER) | +1:20.4 |
9. D. RIETHMÜLLER (GER) | +1:22.4 |
10. D. PIDRUCHNYI (UKR) | +1:28.5 |
Altro piazzamento ai piedi del podio con rammarico per Emilien Jacquelin, che si trovava secondo provvisorio all'ultimo giro: il francese forza la mano e manca l'ultimo bersaglio, poi finisce la benzina negli ultimi chilometri. Sorte analoga per Sebastian Samuelsson, sesto al traguardo e con lo stesso tempo di Jacquelin in uscita dall'ultimo poligono. Tra i due si infila al quinto col pettorale numero 100 Johan-Olav Botn, vicinissimo a ripetere l'exploit di una settimana prima quando era salito sul podio. Settimi pari merito il vincitore della precedente sprint Eric Perrot e il tedesco Johannes Kuehn (ma il francese non commette errori), davanti a un'altra sorpresa della gara con i numeri altissimi, Danilo Riethmüller (nono a meno di un minuto e mezzo con un bersaglio mancato).
Completa la top-10 Dmytro Pidruchnyi grazie allo zero. A seguire Johannes Dale (due errori), Philipp Nawrath (butta tutto col 2/5 in piedi) e l'azzurro Lukas Hofer (13°): il 34enne di Brunico parte fortissimo ma rimedia tre errori, di cui due in piedi, autore comunque una gran gara sugli sci col terzo miglior parziale alle spalle dei fratelli Bø. Buon 24° posto anche per Elia Zeni col 10/10 al tiro (+2:31.0 al traguardo). Gli altri italiani restano giù dalla zona punti: 42° Bionaz (due errori per poligono) e 53° Braunhofer (un solo bersaglio sbagliato). Si tornerà nel vivo delle Finali di Coppa del Mondo tra meno di 24 ore con le inseguimento.
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