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Lisa Vittozzi, viaggio all'inferno e ritorno (da campionessa)

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Aggiornato 18/03/2024 alle 13:28 GMT+1

BIATHLON - La sappadina, nella giornata di ieri sulle nevi di Canmore, ha completato il suo personalissimo "Viaggio all'inferno e ritorno". Era partita nel 2021 con una scatola piena di ambizione e buona volontà; è tornata nel 2024 con la Sfera di Cristallo, due Coppe di Specialità (Individuale e Inseguimento) e una medaglia d'oro Mondiale.

Vittozzi alza la coppa al cielo: rivivi la premiazione

Nel 2023 Fulvio Gagliardi, autore napoletano che si è trasferito in Friuli negli anni '90, ha pubblicato "Viaggio all'inferno e ritorno". Un libro dal titolo forte, che racconta la storia straziante di una persona intrappolata nell'oscurità della propria vita, ma che alla fine trova la strada per uscirne. Un viaggio lungo, difficile, ma dal lieto fine. Un racconto toccante e potente, immagine riflessa di cosa sia la resilienza, parola che nell'ultimo tempo è diventata quasi insopportabile ma che possiede un animo nobile. Un libro intimo che vale la pena esplorare, fotografia perfetta degli ultimi tre anni di Lisa Vittozzi.
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Vittozzi vince l'inseguimento di Canmore: il poligono decisivo

La sappadina, proprio nella giornata di ieri sulle nevi di Canmore, ha completato il suo personalissimo "Viaggio all'inferno e ritorno". Era partita nel 2021 con una scatola piena di ambizione e buona volontà; è tornata nel 2024 con la Sfera di Cristallo, due Coppe di Specialità (Individuale e Inseguimento) e una medaglia d'oro Mondiale. In mezzo, il buio più totale. Stagioni, soprattutto quella 2021/22, ricche di problemi al tiro, soprattutto a terra. Dall'83.6% del 2018-19 al 55.5% dell'annata più nera, passando per il 70.5% del 2020-21. Numeri assolutamente incomparabili a quelli di oggi, che la vedono dominare il poligono ogni weekend di gara. Come sottolinea il sempre puntuale Max Ambesi, il 93.1% complessivo di questa stagione è una percentuale senza precedenti per chi ha vinto la Sfera di Cristallo. Il precedente primato femminile apparteneva a Gabriela Koukalova (92.4% nel 2015/2016), mentre in campo maschile è necessario scomodare il tedesco Klaus Siebert (92.5% nel 1978/1979).
Come si passa dal colpire un bersaglio ogni due a diventare praticamente infallibile? Tutto è iniziato nell'estate del 2022, con l'ingresso di Jonne Kähkonen nello staff azzurro di Biathlon. L'allenatore di tiro finlandese, con diverse esperienze nella nazionale del suo paese e con gli Stati Uniti, è diventato il coach del gruppo femminile italiano. La sua filosofia dei "passi costanti", che presuppone un miglioramento progressivo, ha preso piede molto presto, diventando una sorta di mantra. "Se hai abbastanza talento e ti impegni nel duro lavoro, arriverai in alto e otterrai risultati. Certo, possono arrivare delle gare negative o cattive prestazioni, ma se tutto va bene e ti impegni a lavorare ogni giorno allora i risultati arrivano", queste le sue parole a Biathlon Azzurro.
Lisa si affida completamente a Jonne, come confermato anche dal tecnico finlandese nella stessa intervista citata sopra: "Sul tiro ho avuto una conversazione con Lisa ed è stata molto aperta a parlarne". Una sorta di atto di fede, che nel giro di poco tempo porta a miglioramenti sbalorditivi: Vittozzi passa dal 71% all'88.3%, chiudendo la stagione 2022-23 al terzo posto nella classifica generale dietro a Wierer e Simon. È un come back fantastico, ma non del tutto inaspettato: già nel 2019 la sappadina aveva messo in mostra il suo talento arrivando seconda alle spalle di Dorothea Wierer.
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Wierer-Vittozzi favolose! Rivivi il film della doppietta nella 15 km

Cosa è successo quest'anno? Lisa ha semplicemente messo insieme tutti i pezzi, supportata da un tiro ai limiti della perfezione e da una condizione fisica impeccabile tra febbraio e marzo (grandi applausi allo staff atletico azzurro). Sempre seguendo le stats di Max Ambesi, salta fuori che nelle 25 gare disputate tra Coppa del Mondo e Mondiali (chiusi con 4 medaglie, ndr) la friulana ha riscritto ogni record: 5 vittorie (il precedente primato era quattro), 10 podi (primato eguagliato), 16 piazzamenti nelle prime cinque posizioni (il precedente primato era dodici) e 22 presenze tra le migliori dieci (il precedente primato era diciotto). Allargando il campo alle prove a squadre, il numero di podi complessivi ammonta a 13, traguardo raggiunto anche nella passata stagione nonché record italiano eguagliato.
Questa Sfera di Cristallo è un premio alla sua scorza dura, da vera friulana, capace di alternare una grinta da leonessa a sorrisi dolcissimi.
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Vittozzi: "Finalmente in cima al mondo, dopo una vita sulle montagne russe"

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