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Wierer ancora a medaglia: è argento nella mass start

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Aggiornato 23/02/2020 alle 14:15 GMT+1

L'azzurra deve inchinarsi a Roeiseland, più forte sugli sci nelle fasi finali della gara, ma sale comunque sul podio. Terza medaglia individuale per lei, quarta complessiva per questi mondiali.

Dorothea Wierer

Credit Foto Getty Images

Un sogno svanito proprio sul più bello. Marte Olsbu Røiseland e Dorothea Wierer si confermano le regine di questi Mondiali 2020 di biathlon ad Anterselva, giocandosi il successo fino alla fine anche nella mass start che chiude il programma al femminile, ma alla fine è ancora la norvegese a imporsi con un ultimo giro da vera imperatrice. L’azzurra, con tre errori complessivi, era uscita da sola in testa dopo la quarta serie e tutto sembrava indicare potesse arrivare un clamoroso terzo oro iridato nella stessa edizione. Purtroppo, però, dalle retrovie è sbucata una imperiosa Røiseland, in difficoltà nella prima parte della gara ma bravissima a raddrizzare il tiro nella serie decisiva e trovare lo zero che le ha regalato la possibilità di provare la rimonta. Il pubblico ha sostenuto Dorothea lungo ogni centimetro di percorso ma il passo della rivale è stato decisamente troppo competitivo e alla fine l’italiana si deve accontentare di un comunque eccezionale argento, la quarta medaglia di questi Mondiali. Ma per Røiseland la favola è ancora migliore. La ventinovenne di Lillehammer è la prima biathleta della storia a centrare sette medaglie in altrettante competizioni di un’edizione iridata, con il quinto oro che va ad affiancarsi ai due bronzi.
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Wierer, che grande cuore: l'azzurra ci prova fino alla fine ed è argento nella mass start

Sorride, finalmente, anche Hanna Öberg. La svedese si scrolla di dosso la maledizione di questa manifestazione e si mette al collo la prima medaglia dopo tantissimi piazzamenti, classificandosi terza a 26″ con 3 errori. Ancora una volta la lucidità è venuta meno sul poligono finale, mancando due bersagli quando si era trovata in lotta per l’oro con le due rivali che l’hanno preceduta, Monika Hojnisz-Starega e Julia Simon. Questa volta però il destino aveva in serbo per lei una gioia più che meritata, anche la polacca ha sbagliato e nella lunga volata finale la campionessa del mondo dell’individuale 2019 ha potuto finalmente alzare le braccia al cielo. Quarto posto per Hojnisz a 29″ con il 18/20 e quinto per la francese che ha pagato una condizione certamente molto deficitaria, arrivando molto stanca al quarto poligono e mancandone due. Purtroppo trentesima, e ultima, con nove errori Lisa Vittozzi. La sappadina continua a dare segnali contrastanti e oggi è apparsa decisamente fuori focus sin dall’inizio, salvo poi buttare via letteralmente la propria gara nella seconda serie dove ha mancato tutti e cinque i bersagli a terra, per la prima volta in carriera.
Per Wierer, oltre ad un Mondiale leggendario che resterà per sempre nella storia dello sport azzurro e non solo, arriva anche la piccola soddisfazione ulteriore del pettorale rosso di specialità strappato alla finlandese Kaisa Mäkäräinen, oggi quattordicesima e ora distaccata di 24 punti. La nuova classifica generale di Coppa del mondo invece vede proseguire il comeback di Røiseland, anche se con questa costanza di rendimento dell’azzurra la situazione si sta facendo davvero sempre più rosea:
719 WIERER D.
607 ECKHOFF T.
613 OEBERG H.
571 HERRMANN D.
597 ROEISELAND M.
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“Che roba, fantastica Dorothea Wierer!”: l’azzurra chiude in 19” il suo poligono nella staffetta

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