Processo per furto, Julia Simon ammette le sue colpe: condannata a 3 mesi di carcere con sospensione condizionale e 15.000 euro di multa

BIATHLON - La 29enne di Albertville è comparsa in tribunale per rispondere alle accuse di furto e frode e ha ammesso le sue colpe. "Sono andata nel panico, mi sono chiusa in me stessa quando me l’hanno detto in Federazione. Non riesco a immaginarmi mentre commetto quegli atti". L'atleta è stata condannata a 3 mesi di carcere con sospensione condizionale e 15.000 euro di multa.

Julia Simon

Credit Foto SID

Nuvoloni neri si addensano sopra la testa di Julia Simon alla vigilia della stagione olimpica. La biathleta francese è comparsa davanti al Tribunale di Albertville per rispondere alle accuse di furto e frode e ha ammesso di aver commesso i fatti, scartando l'ipotesi di richiesta di un rinvio dell'udienza. La classe '96 si è scusata con le sue vittime, tra cui c'è la compagna di squadra Justine Braisaz-Bouchet (assente in aula). La sentenza emessa ha punito l'atleta con 3 mesi di carcere con sospensione condizionale e 15.000 euro di multa.
"Riconosco i fatti - ha detto Simon - Sono andata nel panico, mi sono chiusa in me stessa quando me l’hanno detto in Federazione. Non posso spiegarvelo, non riesco a immaginarmi mentre commetto quegli atti. Non posso rendermene conto. Non c’è alcuna motivazione finanziaria dietro le mie azioni. Oggi vado avanti giorno dopo giorno perché essere di fronte a voi avrà conseguenze sulla mia carriera. È ridicolo, perché non ne avevo bisogno". Simon aveva sempre negato i fatti negli anni scorsi.
La vincitrice della Coppa del Mondo 2023 era accusata di aver utilizzato la carta di credito di diversi proprietari, a loro insaputa, in cinque diverse occasioni tra il dicembre 2021 e il settembre 2022 per compiere degli acquisti online fino a 2400 euro. Simon dovrà anche rimborsare la Federazione francese e pagare le spese legali a Braisaz-Bouchet, il cui avvocato ha parlato così: "La mia cliente non è qui oggi perché la situazione è difficile per lei. Oltre alla confessione, ci aspettavamo delle spiegazioni, e Justine Braisaz-Bouchet non può accontentarsi di questo. si conoscono da 20 anni. È il contesto che conta. Sono compagne di squadra tanto quanto rivali. Lei nutriva sospetti da molto tempo, ma non aveva prove. Justine stata linciata sui social media e insultata in gara a causa di questa vicenda. I ruoli sono stati invertiti per troppo tempo". Simon, inoltre, rischia di perdere il posto alla Polizia delle Dogane.
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Video credit: Eurosport


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