Dorothea Wierer e la missione olimpica: l'Italia del biathlon
Aggiornato 07/02/2018 alle 21:10 GMT+1
Al cuore, Dorothea, al cuore! Il mirino caldo della Wierer punta al bersaglio dei quattro poligoni di Pyeongchang, sognando un'altra medaglia storica per il biathlon nostrano dopo il bronzo di Sochi. Dorothea Wierer spara e scia con la grazia avvolgente d'una dama bianca: è così che "L'Italia farà sognare alle Olimpiadi".
Le prime pitture rupestri di caccia sugli sci risalgono al terzo millennio avanti Cristo in Norvegia, dove, nel 1861, è stata fondata la prima associazione di biathlon a scopi militari. Nello stesso anno, l'Italia s'è unita e oggi che il biathlon è uno sport, Dorothea Wierer è la nostra amazzone con gli sci ai piedi e una carabina nella faretra.
Miss Dorothea: la campionessa del biathlon italiano
Nata a Brunico, Alto Adige, il 3 aprile 1990, il suo nome splende nei poligoni dei maestri scandinavi e sulle nevi d'Europa. Vincitrice della Coppa del mondo di individuale nel 2016, medaglia d'argento a inseguimento ai Mondiali di Oslo 2016, due volte bronzo nelle staffette iridate di Nové Město 2013 e Kontiolahti 2015: in stagione, Dorothea Wierer è salita sul podio di Coppa del Mondo quattro volte, vincendo la 15 chilometri di Ruhpolding, ed è terza in classifica generale verso la Sfera di Cristallo.
Wierer, Goggia, Brignone: nomi in codice Dama Bianca
Così brava, così bella, Dorothea Wierer è la regina della Nazionale italiana alle Olimpiadi di Pyeongchang, tra le favorite dell'individuale, da podio nell'inseguimento. Infallibile su quattro poligoni, la Wierer spara e scia con la grazia avvolgente d'una dama bianca: è così, parola di Dorothea, che «L'Italia farà sognare alle Olimpiadi». Così, grazie alla Wierer, a Sofia Goggia, a Federica Brignone, la spedizione azzurra potrà scrivere una storia al femminile dello sport italiano.
Azzurro Pyeongchang: bivio bianco e mirino caldo
Altro che "Playboy", per cui ha rifiutato un servizio fotografico: la magnifica bellezza di Dorothea Wierer è una divisa azzurra come i suoi occhi e un bersaglio da colpire con la freddezza d'una lady death. Ai Giochi Olimpici di Sochi, vinse una storica medaglia di bronzo - la prima per l'Italia del biathlon - nella staffetta mista di Karin Oberhofer, Dominik Windisch e Lukas Hofer: la Wierer chiuderà la sua splendida carriera nel 2020 quando, a casa sua, si faranno i Mondiali di Anterselva. Ecco perché Pyeongchang è per Dorothea un bivio bianco sulla strada del mito.
Le gare olimpiche di Dorothea Wierer
DATA | ORARIO | FORMAT |
Sabato 10 febbraio | 12:15 | Sprint 7,5 km |
Lunedì 12 febbraio | 11:10 | Inseguimento 10 km |
Mercoledì 14 febbraio | 12:05 | Individuale 15 km |
Sabato 17 febbraio | 12:15 | Linea 12,5 km |
Martedì 20 febbraio | 12:15 | Staffetta mista |
Giovedì 22 febbraio | 12:15 | Staffetta femminile |
Non solo Wierer: una Nazionale in costante crescita
Una missione da spartire e sognare con una Nazionale in costante crescita, con Lukas Hofer - che in stagione sta tenendo un alto livello, al cospetto degli hors catégorie Martin Fourcade e Johannes Boe - e il veterano Domink Windisch: il primo è da podio in tutte le gare, dalla sprint alla mass start, l'altro è fra i migliori sugli sci stretti. Stesse doti di Lisa Vittozzi, strepitosa fino a Natale, e Federica Sanfilippo, schierata in relay assieme ad Alexia Runggaldier. Saranno in Corea con Thomas Bormolini, Giuseppe Montello, Thierry Chenal; Nicole Gontier e la ritrovata Karin Oberhofer. Forza Italia del biathlon! Mirate al cuore, vincete una medaglia.
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