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Dal panettiere all'imprenditore edile, che lavoro fanno i campioni del mondo dell'Italia

Stefano Dolci

Aggiornato 06/12/2018 alle 08:13 GMT+1

L'eco dell'impresa dell'Italia ai Mondiali di Bowling non si è ancora spento, i 6 che hanno battuto gli Stati Uniti in finale hanno delle biografie veramente curiose. Ecco cosa fanno nella vita di tutti i giorni Erik Davolio, Pierpaolo De Filippi, Antonino Fiorentino, Marco Parapini, Nicola Pongolini e Marco Reviglio, 53enne imprenditore edile che dopo una carriera trentennale la pedana.

L'Italia campione del mondo di Bowling, Facebook

Credit Foto facebook

Sono trascorse ormai 24 ore ma l’eco dell’impresa dell’Italia del Bowling ai Mondiali di Hong Kong non si è ancora spento. Lodati anche dal presidente del Coni, Giovanni Malagò (“il successo di questi ragazzi può far sorridere qualcuno ma battere gli Stati Uniti a bowling a casa propria è qualcosa di andare davvero orgogliosi”), i sei dilettanti che hanno riscritto la storia del bowling regalando all’Italia una medaglia iridata che mancava addirittura dal 1971, ha attratto notevole interesse e simpatia.

Dal panettiere all’imprenditore edile, che lavoro fanno gli eroi del bowling

Già perché il loro exploit ha tutti i contorni della favola e per capirlo basta dire che nell'edizione precedente dei Mondiali gli azzurri non erano andati oltre il 22esimo posto, e anche dare uno sguardo alle loro biografie. I 6 dilettanti che hanno sbaragliato i pronostici riscrivendo la storia del bowling sono i classici ragazzi della porta accanto. C’è lo studente laureando in legge Antonino Fiorentino, il 22enne panettiere di Reggio Emilia Erik Davolio, il milanese Marco Parapini (figlio d’arte e impiegato nel Centro Bowling ‘Martesana’), il 44enne romano titolare di paninoteche Pierpaolo De Filippi, il perito meccanico di Salsomaggiore Nicola Pongolini e il 53enne imprenditore edile di San Bartolomeo a Mare Marco Raveglio. Sei ragazzi che, sotto la guida del coach Massimo Brandolini (Impiegato di Banca di Trezzano Rosa), sono riuscito a battere i maestri del gioco degli Stati Uniti, riuscendo dove nemmeno i bookmakers pensavano di riuscire ad arrivare.
I ragazzi hanno fatto un miracolo – ha raccontato al Corriere della Sera, il presidente della Federbowling Stefano Rossi – vincere un mondiale contro gli USA, che hanno chiuso al primo o al secondo posto le ultime nove rassegne iridate disputate, è qualcosa di impensabile e difficile da pronosticare. E’ stata una sorpresa ma nemmeno troppo, visto che abbiamo chiuso in testa. Il segreto del successo? La capacità di tenere alta la concentrazione. Brandolini me lo aveva detto che questo era un gruppo coeso ma nessuno avrebbe pensato potessero arrivare a fare tanto....

Reviglio, il veterano lascia dopo 30 anni al top

In questa storia c’è anche il lieto fine di Marco Reviglio, unico reduce del sestetto che ha vinto l’europeo individuale nel 2007, che a 53 anni lascia il Bowling da campione del mondo, l’unico titolo di una carriera quasi trentennale formidabile composta da 45 podi nei campionati italiani, con 24 medaglie d’oro.
Non potevo chiudere la carriera in maniera migliore – ha dichiarato Marco Reviglio al portale Riviera24.it - Non ci saranno più ripensamenti. Si tratta di un traguardo incredibile. La notizia è rimbalzata molto velocemente. Ora vorrei dedicarmi ad un ruolo tecnico. Un saluto a tutti gli amici del ponente ligure e ai responsabili del Bowling di Diano che mi seguono sempre con grande affetto e interesse.
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