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Italia-San Marino, 5 verità: Bernardeschi in Nazionale si ritrova, Politano e Pessina possono ambire agli Europei

Stefano Silvestri

Pubblicato 29/05/2021 alle 09:59 GMT+2

AMICHEVOLI - L'esterno della Juventus, in enorme difficoltà a Torino, conferma di ritrovarsi ogni volta che veste la maglia della Nazionale. Ma in piena corsa per gli Europei ci sono anche Politano e Pessina, autori di una doppietta a testa. Mancini più di Toloi in difesa, mentre Biraghi non riesce a risalire le gerarchie.

Bernardeschi esulta con Kean e Castrovilli in Italia-San Marino

Credit Foto Getty Images

Italia-San Marino, match amichevole andato in scena alla Sardegna Arena di Cagliari, si è concluso col punteggio di 7-0. Gara arbitrata dal maltese Trustin Farrugia Cann. In gol nel primo tempo Bernardeschi e Gian Marco Ferrari e nella ripresa Politano (doppietta), Belotti e Pessina (doppietta anche per lui). Di seguito le 5 verità che ci ha lasciato il match.

1) Federico Bernardeschi, serenità azzurra

Zero gol in un anno con la Juventus. Una stagione difficile per i bianconeri, da dimenticare per Federico Bernardeschi. Sul quale però, Roberto Mancini continua a puntare senza remore. Ricambiato in pieno, perché l'aria della Nazionale sembra fare proprio bene all'ex viola. Proprio Bernardeschi ha sbloccato il risultato di una sfida che si stava facendo inaspettatamente ostica (0-0 dopo mezz'ora). Ma a risaltare è soprattutto la sua serenità, la sua tranquilllità d'animo, quella che a Torino pare aver smarrito da tempo. "Qui mi diverto e mi fanno rischiare la giocata", ha spiegato dopo la partita. Mentre il ct lo ha definito "una certezza per l'Europeo". Confermando, se ce ne fosse bisogno, quanto sia alta la stima nei suoi confronti del proprio giocatore.
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Bernardeschi esulta dopo aver segnato in Italia-San Marino

Credit Foto Getty Images

2) Che bagarre sulla destra: anche Politano non demorde

Federico Chiesa, Domenico Berardi, lo stesso Federico Bernardeschi. Ma anche Moise Kean, nonostante la serata opaca di Cagliari. E poi c'è Matteo Politano. Che, quando viene inserito da Mancini, difficilmente tradisce. Non lo ha fatto nemmeno alla Sardegna Arena, realizzando una doppietta in un tempo solo e mostrando voglia di fare e brillantezza. Come spesso è accaduto durante la stagione, del resto. Insomma, anche l'esterno del Napoli ha tutta l'intenzione di giocarsi fino in fondo le proprie carte in vista degli Europei. Un dolce dilemma per il commissario tecnico, che sulla destra ha solo l'imbarazzo della scelta.
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Politano esulta dopo aver segnato in Italia-San Marino

Credit Foto Getty Images

3) Pessina prenota un posto per gli Europei

“Penso che Verratti ce la possa fare, mentre Sensi mi preoccupa un po'”, ha detto Roberto Mancini nella conferenza stampa della vigilia. Tradotto: per il centrocampista dell'Inter, come si era iniziato a sospettare già al momento della sua uscita dal campo contro l'Udinese, le possibilità di recupero per gli Europei sembrano essere piuttosto basse. Chi potrebbe rimpiazzarlo? Magari Matteo Pessina, già capace di ripetere all'Atalanta le brillanti prestazioni di Verona e senza paura anche quando la maglia da indossare diventa quella della Nazionale. Come dimostrato anche dalla prestazione in crescendo, con doppietta incorporata, dell'amichevole cagliaritana. Spera anche Castrovilli, ma in questo momento il mancino nerazzurro è avanti.

4) Mancini più di Toloi per il posto di quinto centrale

D'accordo, non è la serata giusta per dirlo. Troppo debole l'avversario, troppo legato all'ordinaria amministrazione il lavoro dei difensori. Però è necessario definire chi sarà il quinto centrale dell'Italia agli Europei, immaginando che gli altri posti saranno occupati da Bonucci, Chiellini, Acerbi e Bastoni. In corsa ci sono soprattutto Gianluca Mancini e Rafael Toloi. A Cagliari meglio il centrale della Roma, preciso nelle chiusure difensive e molto pericoloso nell'area avversaria. L'atalantino ha iniziato sulla fascia, ha chiuso da centrale, si è messo meno in mostra. Bene ricordarlo: arriva da un infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi per alcune settimane. Ma anche lui ha il diritto di sperare fino all'ultimo.
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Gianluca Mancini in azione durante Italia-San Marino

Credit Foto Getty Images

5) Biraghi non riesce a risalire le gerarchie

Titolare nella prima parte della gestione Mancini, Cristiano Biraghi è stato scalzato da Emerson e Spinazzola senza più riuscire a risalire le gerarchie. Contro San Marino l'esterno della Fiorentina non ha fatto granché in questo senso, faticando a proporsi, ad andare sul fondo, a mettersi in luce. Un mancino che pare aver perso la brillantezza di un tempo. Difficile immaginare anche lui seduto sull'aereo che porterà la truppa azzurra agli Europei.
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