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Bruno arrestato

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Aggiornato 08/07/2010 alle 19:46 GMT+2

E' in galera da mercoledì sera Bruno Fernandes, portiere del Flamengo sospettato di aver fatto sequestrare e uccidere una ragazza con la quale aveva avuto una relazione, e un figlio. Di Eliza Samudio, però, non si trova ancora il corpo.

Brazil's Flamengo goalkeeper Bruno Fernandes

Credit Foto Reuters

Rapimento, omicidio, occultamento di cadavere: quelli che fino a ieri erano semplici sospetti ora sono vere e proprie accuse. E l'accusato numero uno è Bruno (Fernandes das Dores de Souza), portiere 25enne titolare del Flamengo campione del Brasile nell'ultima stagione.
La storia è davvero brutta: Bruno, sposato, avrebbe avuto una relazione clandestina con una modella 25enne, la splendida Eliza Samudio che da lui quattro mesi fa avrebbe anche avuto un figlio, Bruninho.
La relazione, tenuta nascosta per diversi mesi, è venuta fuori quando la ragazza ha coinvolto i suoi familiari minacciando anche rivolgendosi alla polizia quando alcuni mesi fa il giocatore aveva chiesto alla ragazza di consegnargli il figlio in cambio di una somma di denaro per pagare il suo silenzio e la sua lontananza. Bruno era stato denunciato per molestie, aggressione e ricatto. Ma la denuncia era stata ritirata quando il giocatore sembrava essere pronto a riconoscere la paternità del figlio.
Tanto che Eliza ha accettato di vedere Bruno per un incontro chiarificatore. E qui le indagini, che si sono appoggiate prima ad alcune soffiate anonime e poi a vere e proprie testimonianze, aprono un quadro davvero inquietante. Bruno avrebbe accolto Eliza nel suo ranch di Esmeralda nello stato di Minas Gerais a poca distanza da Belo Horizonte, luogo di nascita di Bruno.
La ragazza sarebbe stata accolta dal giocatore, ma anche da alcuni amici e parenti del giovane che l'avrebbero picchiata a morte, occultandone poi il cadavere. Si ipotizza che il corpo di Eliza sia stato bruciato, ma su questo non ci sono conferme.
Una delle persone coinvolte nell'episodio sarebbe un cugino 17enne del calciatore Luiz Henrique Ferreira Romao, altrimenti noto come Macarrao. Il giovane sarebbe stato fermato ieri notte e avrebbe parziamente confermato gli episodi sostenendo che la ragazza sia morta, senza tuttavia specificare responsabilità dell'omicidio, nè il luogo dove il cadavere sarebbe stato occultato. Solo a questo punto Bruno si è costituito ed è ora in arresto, a disposizione delle autorità inquirenti anche se il suo avvocato ha chiesto la sua scarcerazione perché la ragazza, della quale non è stato rinvenuto il cadavere, potrebbe anche essere semplicemente scappata.
Il bimbo di Eliza era invece stato rinvenuto con la moglie di Bruno, Dayane Souza, arrestata per rapimento di minore e poi rilasciata. La Souza sosteneva di essersi occupata del piccolo perché, a suo dire, era stato abbandonato.
Intanto un esame del DNA ha rinvenuto tracce del sangue del portiere nella macchina con cui la Samudio si era recata a Esmeralda. L'operazione intanto potrebbero portare all'arresto di altre persone: "Ci sono indagini su almeno sei persone - dicono gli investigatori della polizia di Minas Gerais - per intralcio alle indagini e falsa testimonianza".
Secondo il detective Wagner Pinto, le prove raccolto "dimostrano senza ombra di dubbio" che Bruno e l'amico Luiz Henrique Romao hanno ucciso Eliza, il cui sangue è stato trovato nell'auto del portiere, utilizzata per il sequestro. "Dobbiamo ancora trovare il corpo - ha dichiarato - ma anche se non dovessimo trovarlo abbiamo abbastanza materiale per accusare le persone coinvolte di omicidio e occultamento del cadavere".
"Possiamo concludere che Eliza è morta - ha aggiunto l'ispettore della polizia di Minas Gerais, Edson Moreira - E' stata la vittima di un omicidio premeditato, attentamente pianificato e freddamente eseguito".
Una bruttissima vicenda che oggi trova ampio risalto sui quotidiani brasiliani; Bruno, portiere molto abile e promettente, in predicato di vestire la maglia della Seleçao e con più di 200 partite da professionista, rischia di vedere conclusa in carcere la sua attività agonistica. Se tutte le accuse fossero confermate rischia l'ergastolo, o come minimo 40 anni di carcere.
Il Flamengo lo ha già messo fuori squadra a tempo indeterminato da una quindicina di giorni.
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