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Elogio di Robert Lewandowski, il top player più sottovalutato del calcio moderno

Lorenzo Rigamonti

Aggiornato 23/09/2020 alle 16:01 GMT+2

La Bundesliga è tornata, catalizzando addosso gli occhi di tutto il mondo calcistico. Ma le prestazioni scintillanti di Haaland e Havertz potrebbero avere offuscato un grande traguardo, di un giocatore che potremmo definire come un “inosservato speciale”: Robert Lewandowski, che ha firmato il 40° gol stagionale per il 5° anno di fila. Meglio di lui solo CR7 e Messi. Ma di lui si parla sempre poco.

Robert Lewandowski - copertina

Credit Foto Eurosport

40 gol stagionali. Lo ha fatto per la 5° stagione consecutiva, questa volta con grande anticipo. Solo Messi e Cristiano Ronaldo, nel calcio moderno, hanno saputo replicare questo traguardo. La Pulce detiene il record con ben 10 stagioni consecutive da almeno 40 gol, mentre CR7 ha dovuto arrestare la sua corsa di 8 stagioni consecutive proprio l’anno scorso, alla prima annata con la Juve.
La continuità di Lewandowski filtra anche in nazionale: ben 57 gol in 106 partite, meglio di lui solo Cristiano Ronaldo. Al di fuori di questo trio, il vuoto. Eppure molti appassionati non riescono a cogliere la differenza tra Lewa ed altre punte di livello mondiale. Ibrahimovic ha superato la barriera dei 40 gol stagionali solo due volte in carriera. Luis Suarez lo ha fatto solo una volta. Raùl, Henry, Shearer, Drogba, Rooney, Agüero non sono mai riusciti nell’impresa.
  • I numeri monstre di Lewandowski: terzo marcatore all-time della Bundesliga, solo Gerd Muller ha una media gol/match migliore
Gol (presenze)Media gol/partita
1. Gerd Muller (1965-1979)365 (427)0,85
2.Klaus Fischer (1968–1988)268 (535)0,50
3. ROBERT LEWANDOWSKI (2010-oggi)228 (314)0,75
4. Jupp Heynckes (1965-1978)220 (369)0,60

Un fenomeno sottovalutato?

C’è una forte discrepanza tra questi numeri surreali e i magri riconoscimenti incassati dall’attaccante del Bayern. Fin quando la combinazione di aritmetica e prestazioni sul campo glielo concedono, Lewandowski si prende ciò che gli spetta: 7 volte campione di Germania e 4 volte capocannoniere. Ma quando la formula che assegna il premio si concede alla stima, ecco che le possibilità di Lewandowski crollano: con 40 gol nella scorsa stagione, il suo nome compare solo in ottava posizione nella classifica generale del Pallone d’Oro, con una miseria di 44 voti. L’anno precedente, il n. 9 del Bayern non compariva nemmeno nella top 30, cadendo dietro a Lloris e a Mandzukic. La domanda dunque sorge spontanea: Robert Lewandowski è un giocatore sottovalutato?

Lewandowski, il trita-record

La storia è dalla sua parte: l’attaccante di Varsavia sta eclissando record su record in Bundesliga: il record di gol stagionali detenuto da Gerd Müller (40) non sembra un miraggio; Lewandowski dovrebbe segnare “solo” 14 gol nelle ultime 8 partite di campionato. Un numero folle per chiunque, ma non per lui. Sempre Müller è il giocatore che ha segnato di più con la maglia dei bavaresi (508 gol). Questo numero sembra irraggiungibile per il polacco, che si è tolto comunque la soddisfazione di superare Karl-Heinz Rummenigge al secondo posto della classifica. Lewa può contare 231 gol in 276 partite con il Bayern.
  • Gol ufficiali nel decennio 2010-2019: Lewandowski unico in scia a Messi e CR7
Reti totaliStagioni con almeno 40 o più gol
1. Messi579 10
2. Ronaldo554 9
3. Lewandowski390 4

A 31 anni... viaggia a più di un gol a partita

E quello che più spaventa è il suo ruolino di marcia. Considerando il suo fisico e la sua età (31 anni), tutti presupporrebbero una parabola discendente nella carriera e nei numeri dell’attaccante polacco. Invece la parabola di Lewandowski è in crescita. Per la prima volta in carriera sta mantenendo una media superiore al gol a partita. Questa stagione ha bruciato le tappe, presentandosi in anticipo al traguardo dei 40 gol stagionali (conseguiti in sole 34 presenze) e mostrando una condizione fisica encomiabile: non ha mai saltato più di 4 partite consecutive in una stagione. In pochi lo sapranno, ma alla base di questo rendimento risiede una mentalità maniacale per dieta e fitness.

Esplosivo e mai banale

Esplosivo e mai banale: come quella volta che segnò 5 gol in 9 minuti contro il Wolfsburg, o quando calò il poker più veloce della storia della Champions League: 4 gol in 14 minuti e 31 secondi contro la Stella Rossa. Le raffiche di gol in una manciata di minuti che hanno caratterizzato la precoce carriera di Haaland sono state precedute dalle altrettanto lodevoli gesta di Lewandowski.

Il fattore "late bloomer":

Eppure in pochi si ricordano gli exploit giovanili del polacco, e questo poco ha a che fare col fattore dell’obsolescenza, bensì col fattore che potremmo chiamare “late bloomer”: infatti, il materiale video di un Lewandowski appena maggiorenne ai tempi dello Znicz Pruszków, scarseggia. Non abbiamo potuto prepararci a un talento come il suo, non abbiamo potuto nemmeno scongiurarlo. Nessun video “hype” dunque, per un giocatore che si è affacciato con incertezza e ritardo al mondo del calcio professionistico. Lui stesso ha affermato che solo a 20 anni ha deciso di perseguire la carriera di calciatore professionista. I talenti che stregavano il mercato europeo di allora erano Luis Suarez, Gonzalo Higuain e Sergio Aguero; giocatori della stessa leva ma che potevano contare su un curriculum più promettente (e visibile) rispetto al suo. Il nome di Lewandowski salì alla ribalta solo al termine della sua esperienza col Borussia Dortmund: la semifinale di Champions giocata contro il Real Madrid di Mourinho lo vide segnare 4 gol, lo vide guidare i giallo-neri verso una finale insperata. Il suo passaggio al Bayern Monaco la stagione successiva fu accompagnato da un misto di roboanti aspettative (per via delle sue prestazioni) e del solito silenzio che lo aveva seguito tutta la carriera (ricordiamo che passò ai bavaresi da parametro zero).

Il fattore Champions

Le prestazioni e la bravura di Lewandowski - qui evidenziamo ancora la sua sfortuna - confluiscono in una classifica indesiderata da qualsiasi calciatore. Tra i giocatori che non hanno mai vinto una Champions League, il polacco risulta colui che ha segnato di più:
GIOCATOREGOL IN CHAMPIONS LEAGUE
Robert Lewandowski64
Ruud Van Nistelrooy60
Zlatan Ibrahimovic49
Sergio Aguero45
Edinson Cavani35
* Fonte: Uefa.com

Il fattore Bundesliga (e Bayern)

La Bundesliga non offre una grande visibilità mediatica, sebbene pulluli di giovani talenti. Eppure lo stereotipo esiste, e il campionato tedesco – negli ultimi anni - non ha mai saputo catturare l’attenzione del pubblico calcistico mainstream, non necessariamente cacciatore di giovani promesse. In cima alla Bundesliga, sempre e solo una squadra: il Bayern Monaco. Il monopolio bavarese, con la sua ciclicità, ha di certo impigrito gli occhi attorno a Lewandowski, diventato lui stesso il simbolo di uno status quo difficilmente scardinabile. Proprio il comportamento esemplare di Lewandowski incarna perfettamente la mentalità della società bavarese: un gruppo compatto, un’intenzione collettiva che precede la volontà del singolo.
Lewandowski, bomber del 2019

Un giocatore sottovalutato? No, un bomber spietato e "scontato"

È forse questa la chiave di lettura finale: il Bayern e Lewandowski sono sinonimo di efficienza. E l’efficienza, se documentata, non può- per il bene di tutti- essere sottovalutata.L’efficienza però, può risultare scontata. E questo è sia un attestato del talento di Lewandowski, sia una dolorosa maledizione. Perché Robert Lewandowski ha abituato lui stesso e noi troppo bene, lavorando dietro le quinte, ai margini del mercato e della speculazione sportiva, ai bordi dei mass media e del chiasso social. Rispetto ai giovani più frizzanti della Bundesliga, Lewandowski risulta mainstream, noioso, un dato appurato. Ma forse, un calcio azzoppato dal periodo inconsueto e traumatico del Coronavirus, ha bisogno di questa certezza; ha bisogno di questa scontatezza, per tornare a un’eccellente normalità, per farci caso, per notarla e sorprendersi ancora.
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