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Il Pagellone: il meglio e il peggio del calcio estero

Paolo Pegoraro

Aggiornato 21/09/2015 alle 11:48 GMT+2

Tutto quello che devi sapere sull'ultimo weekend di calcio internazionale: dalle prodezze di Martial e De Gea ai "fattacci" di Marsiglia

Fernando Torres marcó en el partido ante el Éibar.

Credit Foto AFP

Voto 10…alla rimonta del Cska Mosca

Specialisti in rimonte mozzafiato. Dopo quella perpetrata ai danni dello Sporting Lisbona in Champions League, il CSKA Mosca si ripete nel massimo campionato russo. Stavolta l’impresa sportiva degli Uomini dell’Esercito ha dell’incredibile. Sotto di tre gol e penalizzati dall’inferiorità numerica allo Start Stadium di Saransk, Repubblica di Mordovia, gli uomini di Leonid Slutsky (selezionatore della nazionale russa oltre a ricoprire l’incarico di allenatore del CSKA) neutralizzano lo svantaggio portandosi sul 3-3 e, dopo il provvisorio 4-3 in favore del Mordovia, infilano il “parzialone” di 3-0 fissando il definitivo e straordinario 4-6. Il mattatore, tra le fila del CSKA, è l’ex romanista Seydou Doumbia, autore di una doppietta allo Start Stadium. Do you believe in miracles?

Voto 9...alla premiata ditta Martial-De Gea

Sono i grandi protagonisti della fondamentale vittoria del Manchester United in casa del Southampton. Nuove perle da predestinato del gioiellino dello United Anthony Martial - primo gol con dribbling secco a mandare al bar van Dijk e doppietta con fuga in contropiede - e prodezze in serie (al solito a sfidare le leggi della fisica) del fenomenale portiere David De Gea. Non basta così la doppietta del "nostro" Graziano Pellé ai Saints: se dall'altra parte albergano i fenomeni (e inseriamo nella lista anche il genietto Juan Mata) c'è ben poco da fare...

Voto 8…alla coppia gol Correa-Torres

Applausi a scena aperta per i nuovi gemelli del gol in casa Atletico Madrid. Un gol e un assist a testa per Fernando Torres e “Angelito” Correa nel 2-0 con cui i Colchoneros del Cholo Simeone hanno liquidato l’Eibar nella trasferta di Ipurua. I due attaccanti biancorossi sembrano parlare la stessa lingua e l'intesa è innata: protezione palla di Torres e scarico per la fantastica finta di corpo e il destro secco di Correa per il vantaggio madrileno, filtrante dell’argentino per lo scavetto incrociato del Niño a fissare il risultato finale.

Voto 7….al Bayern a strisce bianconere

Nel Bayern primo a punteggio pieno in Bundesliga a braccetto del sempre più convincente Borussia Dortmund di Tuchel campeggiano forti tinte bianconere. Arturo Vidal scaglia una saetta dal limite di inaudita potenza che sbatte sul palo e s’infila in rete, Kingsley Coman rifinisce nel migliore dei modi lo splendido spunto in ripartenza di Rode. Nostalgia canaglia per i cuori bianconeri, manna per Pep Guardiola: acquisti di prim’ordine per il suo Bayern.
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Arturo Vidal et Kingsley Coman avec le Bayern Munich - Bundesliga 2015/2016

Credit Foto AFP

Voto 6…al Real che vince grazie all’aiutino

Sufficienza stiracchiata per un Real Madrid che s’impone di misura (e tra i fischi del Bernabeu) sul Granada dei Pozzo…Grazie all’aiutino. Si perché la squadra arbitrale prima annulla un gol regolare all’attaccante andaluso El Arabi, poi non ravvisa una posizione di offside di Cristiano Ronaldo (niente rete numero 500 in carriera per lui) nell’azione del gol-partita di Benzema. Il Madrid vince, ma non convince: questa la sentenza della quarta giornata di Liga.

Voto 5…all’errore di Ibrahimovic in PSG-Reims

Il PSG di Laurent Blanc non ne vuole proprio sapere di ingranare le marce alte: i capitolini rimangono saldamente al comando (più che altro per la pochezza delle cosiddette nobili del campionato francese) ma per la seconda volta consecutiva non vanno oltre il pareggio in campionato. E sarebbe potuta finire anche peggio, se Cavani – entrato a gara in corso – non avesse tratto d’impaccio i suoi. Al 17esimo minuto della ripresa la cartina di tornasole degli imbarazzi parigini: sventola dalla distanza di Verratti, respinta affannosa del portiere del Reims Placide e incredibile errore a porta vuota di Ibrahimovic con goffo tuffo di testa.

Voto 4…All’ingenuità di Gabriel Paulista

Che Diego Costa fosse il più irritante e spigoloso dei provocatori su scala mondiale, il difensore centrale dell’Arsenal Gabriel Paulista lo sapeva bene sin dai tempi in cui sfidava l’allora centravanti dell’Atletico Madrid con la maglia del Villarreal. E dunque perché cadere come un “pollo” nelle provocazioni della Bestia? Non è dato sapere, intanto l’Arsenal – per usare un’espressione cara a Mourinho – non ha mostrato l'adeguato emotional control fallendo l’ennesima prova di maturità. Ovviamente contro il “genio del male” di Setubal.

Voto 3...all'entrata di Maicon in Porto-Benfica

Animi accesi nel "classico" per eccellenza del calcio portoghese Porto-Benfica. Forse troppo accesi. Vedere per credere la folle entrata del difensore brasilliano del Porto Maicon sul malcapitato avversario Jonas. Spettacolo vietato ai minori...

Voto 2…a Tevez Dottor Jeckyll e Mister Hyde

Sindrome da dottor Jeckyll e Mister Hyde per l’ex attaccante della Juventus Carlitios Tevez. L’Apache confeziona una doppietta nel 3-1 con cui il suo Boca piega l’Argentinos Juniors (splendido il primo centro con collo pieno incrociato giusto sotto il “sette”) ma di fatto spezza la gamba dell’avversario Ezequiel Ham (frattura di tibia e perone) con intervento killer. Altra vittima del calcio violento 2.0 dopo i malcapitati Luke Shaw e Rafinha Alcantara: quanti episodi analoghi dovremo ancora sopportare?

Voto 1…al Gladbach fanalino di coda

Zero punti dopo cinque giornate: sconcertante il ruolino di marcia del Borussia Monchengladbach eurorivale della Juventus in Champions League. I Puledri hanno ceduto il passo al sorprendente Colonia (sontuoso stacco aereo di Modeste per l'1-0 finale) e raccolto dunque la quinta sconfitta consecutiva, oltre al tris incassato in Champions League per mano del Siviglia. Avvio di stagione nefasto per la banda Lucien Favre: paga per tutti il tecnico del Gladbach, dimessosi dal suo incarico a seguito dell'ennesima sconfitta.

Voto 0...allo "spettacolo" di OM-OL

Spettacolo osceno, penoso, raccapricciante al Velodrome di Marsiglia in occasione della sfida di cartello di Ligue 1 tra Olympique Marsiglia e Olympique Lione. Dal pupazzo "impiccato" di Valbuena (odiato ex di turno alle intempereranze degli ultras che hanno costretto il direttore di gara a sospendere il match per oltre venti minuti: benvenuti all'inferno. Il risultato sportivo del big match (1-1 in virtù delle reti di Lacazette e Rekik, ndr) passa decisamente in secondo piano.
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