Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Calcio - Proposta-shock di Aurelio De Laurentiis: un campionato europeo per club basato sul merito sportivo

Eurosport
DaEurosport

Pubblicato 15/09/2021 alle 11:55 GMT+2

CALCIO, DE LAURENTIIS - Proposta del Presidente del Napoli: una Superlega capace di generare introiti per 10 miliardi di euro, ma basata sul merito sportivo. In un'intervista concessa al "Daily Mail", De Laurentiis ha riconosciuto che il "sistema non funziona più" ma anche che "Champions ed Europa League non generano introiti sufficienti".

De Laurentiis

Credit Foto Eurosport

Quando rilascia dichiarazioni, Aurelio De Laurentiis non è mai banale. In un'intervista rilasciata al Daily Mail, il vulcanico presidente del Napoli ha paventato la proposta di una Superlega, campionato europeo per club, basata sul merito sportivo e capace di generare introiti per 10 miliardi di euro. Secondo De Laurentiis, "la Champions e l'Europa League non generano entrate sufficienti per i club tali da giustificarne la partecipazione. Per essere competitivi, si necessitano più giocatori di alto livello. Questo significa che bisogna spendere di più, ma i premi in denaro delle competizioni europee non ne tengono conto". Ecco allora la soluzione: "I club devono parlare tra loro per creare un torneo più moderno e che sia redditizio per tutti i partecipanti".
La proposta dell'imprenditore e produttore cinematografico è chiara e lineare: "ridurre il numero di partite riducendo anche le dimensioni delle migliori divisioni in tutta Europa. Inoltre, si deve creare un campionato europeo con un sistema di ingresso democratico, basato su ciò che le squadre ottengono nelle loro competizioni nazionali. Ho esaminato un progetto pronto a portare 10 miliardi di euro al calcio europeo. Per realizzarlo ci vogliono però volontà e totale indipendenza". Poi un avvertimento importante da parte sua: "se non cambieremo le regole del gioco e non lo renderemo uno spettacolo migliore, i giovani ci abbandoneranno e il calcio non sarà più la parte centrale della nostra vita. Le persone tra gli 8 e i 25 anni hanno smesso di guardare il calcio, perché preferiscono giocare con gli smartphone. Non sto dicendo che l'abitudine di guardare il calcio in diretta, all'interno di uno stadio, morirà, ma ora abbiamo lo 'stadio virtuale', che può attirare miliardi di persone a giocare gli uni contro gli altri. Chissà se riusciremo a riportarli sulla strada dello sport più grande e influente del mondo...".
picture

Serie A 2021-22, le 20 formazioni tipo dopo il calciomercato

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità