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Mourinho-Juventus e Conte-Inter: suggestione o ipotesi concreta?

Simone Pace

Pubblicato 21/05/2019 alle 21:59 GMT+2

Dopo l'addio di Allegri alla Juve è partito il toto-sostituto. Il nome dello Special One, ancora sottotraccia, è inserito tra i papabili e il suo arrivo provocherebbe un vero e proprio terremoto. Anche perché, in contemporanea, sulla panchina dell'Inter sta per sedersi un ex juventino doc come Conte. E sullo sfondo si staglia la figura di un altro allenatore ingombrante come Maurizio Sarri.

José Mourinho e Antonio Conte

Credit Foto Getty Images

L'addio di Massimiliano Allegri alla Juventus potrebbe causare un vero e proprio terremoto. La fine della lunga e proficua era del tecnico livornese ha fatto immediatamente scattare, come prevedibile, il toto-sostituto: normale e comprensibile, quando si assiste a cambiamenti di questa portata sulla panchina della squadra più titolata d'Italia. Tra i vari scenari che potrebbero tradursi in realtà, ce n'è uno che sconvolgerebbe letteralmente la storia recente del nostro calcio. I protagonisti sono due: Antonio Conte da una parte e José Mourinho dall'altra. L'ex commissario tecnico della Nazionale sembra molto vicino ad accomodarsi sulla panchina dell'Inter, lo Special One è inserito (finora piuttosto sottotraccia, a dire la verità) tra i possibili candidati alla successione di Allegri. Immaginatevi, quindi, il prossimo derby d'Italia con Conte nerazzurro e Mou bianconero: impensabile solo fino a pochi mesi fa.

Quel gesto di Mourinho allo Stadium. E quelle parole...

Sono passati poco più di 6 mesi da quel 7 novembre 2018 quando, tra i fischi assordanti e gli insulti dei tifosi juventini allo Stadium, José Mourinho si portava la mano all'orecchio con quel gesto che rimarrà una delle immagini più forti e simboliche della stagione. Un gesto che seguiva il famoso 3 (a indicare il Triplete) rivolto ai sostenitori bianconeri presenti sulle tribune dell'Old Trafford nella partita d'andata a Manchester. Insomma, al di là degli ultimi episodi non è un segreto tra lo Special One e l'ambiente Juve non ci sia mai stato feeling (per usare un eufemismo). Perché il tecnico portoghese ha centrato lo storico Triplete con l'Inter, innanzitutto, e non perde occasione per farlo notare ogni volta che incrocia le strade juventine. E perché basterebbe ricordare alcune delle frasi con le quali Mourinho parlava dei bianconeri ai tempi della sua esperienza in Italia.
A me non piace la prostituzione intellettuale, a me piace l'onestà intellettuale… Non si è parlato della Juve che ha conquistato tanti punti con errori arbitrali
Non capisco perché per quello che succede nel calcio italiano dobbiamo tutti fare come quell’animale di cui non so dire il nome in italiano (lo struzzo, ndr) che mette la testa là (sotto la sabbia, ndr). O c'è coerenza o non c'è coerenza. Però di aree di 25 metri ce n'è solo una in Italia
Devo parlare con il mio presidente e farlo piangere come fanno tutti gli altri. Il Dott. Moratti deve iniziare a piangere, così magari le cose cambiano un pochino
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José Mourinho

Credit Foto Getty Images

Il calcio rovesciato

Il matrimonio tra Mourinho e la Juventus, quindi, non potrebbe che essere catalogato sotto la voce terremoto, anche se è doveroso precisare che al momento le voci sul possibile approdo dello Special One sulla panchina bianconera non sono andate oltre i rumors e le possibilità di un ritorno del portoghese in Italia non sono allo stato dei fatti particolarmente elevate. Il calcio, tuttavia, dimostra quasi quotidianamente che dare le cose per scontate è un grosso errore. Comunque la si veda, un derby d'Italia a rovescio sarebbe un incredibile spot a livello mediatico per la nostra Serie A. E salvo colpi di scena, tutto lascia presagire che siamo a metà dell'opera: Conte e l'Inter sembrano davvero vicinissimi, e la sensazione è che la società nerazzurra attenda solo la conclusione della stagione per annunciarlo ufficialmente. Per il tecnico salentino si tratterebbe dell'ennesima scommessa intrigante della sua carriera: nel 2011 raccolse una Juventus a pezzi e la condusse a vincere 3 scudetti di fila, nel 2014 prese il comando di una Nazionale reduce dal fallimento ai Mondiali brasiliani spingendola fino ai quarti di finale degli Europei in Francia nonostante una rosa di certo non zeppa di talenti (per usare un eufemismo), nel 2016 volò in Inghilterra e vinse Premier e Fa Cup con il Chelsea. L'Inter, per lui che si è lasciato non nel migliore dei modi con la Juventus nell'estate 2014, sarebbe una rivoluzione solo in parte. Lo ribadiva lui stesso in tempi non sospetti, nel 2013:
Nel calcio siamo professionisti, mai dire mai. Se dovessi allenare il Milan e l'Inter diventerei il primo tifoso del Milan e il primo tifoso dell'Inter, della Roma e della Lazio. Io sono un professionista, forse a qualcuno non è chiara questa cosa
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Antonio Conte ai tempi del Chelsea

Credit Foto Getty Images

E poi c'è Sarri...

Detto che Mourinho-Juventus e Conte-Inter rappresenterebbe un vero e proprio cortocircuito, anche l'eventuale approdo di Maurizio Sarri sulla panchina bianconera non sarebbe da meno. Ai tempi del Napoli, l'attuale tecnico del Napoli non aveva rinunciato a lanciare qualche pesante frecciata all'indirizzo della Juve. Schermaglie ordinarie se messe a confronto con le bordate di Mourinho, ma che senza dubbio aggiungerebbero ancora più pepe al suo eventuale arrivo. Non rimane altro da fare che attendere per capire se questi scenari rimarranno solo fantasie o se diventeranno realtà, e sbrogliare una matassa che giorno dopo giorno di fa meno complicata (Deschamps, uno dei papabili, si è chiamato fuori). Con una data da cerchiare in rosso: mercoledì 29 maggio, finale di Europa League Chelsea-Arsenal. Probabilmente il giorno dopo quella partita ne sapremo molto di più.
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Massimiliano Allegri e Maurizio Sarri

Credit Foto Getty Images

Le frasi anti-Juventus di Sarri

Da qui a competere con la Juventus ce ne vuole. Alla lunga il fatturato pesa
A me sono girati davvero i c... quando esponenti della Juventus parlavano di Higuain mentre era un nostro calciatore. Non farò quello che hanno fatto loro
La gente non ha più fiducia nel calcio italiano? Nella vita tutto finisce, quindi prima o poi finirà anche quello che vediamo in Italia. Il rischio è quello di perdere tanti appassionati che hanno la sfortuna di tifare squadre che sanno di non vincere mai
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