Napoli, duello Leno-Areola; quasi fatta per Verdi, spunta Pastore

Quella appena iniziata sarà una settimana decisiva per il mercato in casa Napoli, sia sul fronte arrivi che su quello delle partenze. Lo spartiacque sarà la gara di questa sera tra Italia e Olanda, l'ultima del ciclo di amichevoli degli azzurri di Roberto Mancini prima dello stop forzato per la mancata partecipazione ai Mondiali in Russia. Da domani, infatti, ogni giorno potrebbe essere quello dell'annuncio di Jorginho al Manchester City, trattativa ormai in dirittura d'arrivo nonostante le smentite di rito del presidente De Laurentiis, parole usate perlopiù per far lievitare il prezzo: 50 milioni sarà la cifra pagata dai citizens, soldi che il patron azzurro è pronto a reinvestire sin da subito sul mercato in entrata.

La trattativa più calda sembra essere quella di Simone Verdi, stavolta davvero vicino a diventare un nuovo giocatore del Napoli dopo il "gran rifiuto" dello scorso gennaio: 20 milioni più bonus andranno al Bologna, mentre il ragazzo firmerà un quinquennale da quasi 2 milioni annui. L'accordo tra le parti è ormai raggiunto, ma non è escluso un tentativo in extremis con la Fiorentina per Federico Chiesa, vecchio pallino sia di Ancelotti che di De Laurentiis, con un'offerta da 40 milioni più due contropartite tecniche a scelta tra Rog, Maksimovic, Tonelli e Inglese. I viola non sembrano intenzionati a cedere, ma un'eventuale cessione di Callejon (Atletico Madrid) potrebbe dare un'ulteriore accelerata alla trattativa nelle prossime settimane.

Ma il rebus più intricato è quello legato al portiere, con gli azzurri che attualmente si trovano in rosa col solo Luigi Sepe, tra l'altro anche lui sul piede di partenza. Quasi sfumato Rui Patricio (direzione Wolverhampton) e con Areola che aspetta la decisione di Buffon al Psg, il primo obiettivo è Leno del Bayer Leverkusen, la cui quotazione è in ribasso a causa dell'esclusione di Joachim Loew dai convocati della Germania: i tedeschi continuano a chiedere 30 milioni, ma la sensazione è che a 20-22 l'affare si possa chiudere. Per il ruolo di secondo, il ds Giuntoli sta monitorando Lunin dello Zorya, ucraino classe 1999 che piace molto anche all'Inter di Spalletti: gli azzurri sono pronti ad offrire tra i 7-8 milioni di euro, superando così la concorrenza dei club europei.

Se l'assalto a Chiesa dovesse fallire, i soldi della cessione di Jorginho potrebbero essere reinvestiti sia per un mediano (Torreira o Fabian Ruiz) che per un centrocampista con spiccate doti offensivi, un calciatore che possa ricoprire tutti i ruoli dell'attacco e dotato di buona esperienza internazionale. L'ultima idea è quella di Javier Pastore, argentino classe '89 che quest'anno ha vissuto una stagione tra alti e bassi con la maglia del Psg, costatagli anche l'esclusione dai Mondiali in Russia. L'ex Palermo ha un contratto a scadenza 2019, un fattore che tiene basso il costo del suo cartellino ma non quello dell'ingaggio visto che il ragazzo ora percepisce oltre 4 milioni di euro l'anno: gli azzurri proveranno a convincerlo a spalmare il suo ricco ingaggio con un pluriennale da 2.5/3 milioni a stagione, puntando anche sulla voglia del ragazzo di tornare in Italia sotto la guida di Carlo Ancelotti, da sempre suo grande estimatore.

di Vincenzo Guarcello