Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Inter, Curva Nord su Antonio Conte: "Non dimentichiamo passato juventino"

Stefano Dolci

Aggiornato 31/05/2019 alle 12:09 GMT+2

Con un comunicato molto freddo la Curva Nord reagisce così all'annuncio della società riguardo all'arrivo di Antonio Conte: "Buon lavoro mister Conte con l’augurio di dimostrarci presto di esser all’altezza dell’Inter perché noi non siamo la Juve". La replica di Mentana: "Comunicato farneticante".

Gli ultrà della Curva Nord dell'Inter a Genova contro Mauro Icardi

Credit Foto Getty Images

Accoglienza fredda. Dopo che nella giornata di ieri la Curva Nord aveva tributato la propria riconoscenza a Luciano Spalletti, il benvenuto al successore Antonio Conte è decisamente meno enfatico. Il passato juventino non si dimentica e la frangia più oltranzista del tifo nerazzurro chiede a Conte di meritarsi sul campo la fiducia che la dirigenza gli ha affidato.

Il comunicato

NOI NON SIAMO LA JUVE
Annunciato arrivo del nuovo allenatore, puntualizziamo in maniera ferma e decisa che la Curva Nord non può certo dimenticare il suo passato bianconero e giudiziario.
Da garantisti quali siamo e saremo sempre, accettiamo il fatto che da certi “sospetti giudiziari” il nuovo mister si sia svincolato espiando le sentenze che l’hanno riguardato, sebbene rimanga indelebile la “colpa” per la lunghissima militanza in una società da cui ci riteniamo lontani anni luce per stile e valori.
Inutile nascondere che la scelta di una persona col passato di Stellini nello staff tecnico ci preoccupa moltissimo ma, sebbene consci dell’apporto tecnico che le innegabili qualità professionali di Conte possano fornire al percorso futuro dell’Inter, la nostra preoccupazione riguarda soprattutto l’aspetto morale che vorremmo fosse dimostrato in futuro.
NOI NON SIAMO LA JUVE. PER NOI VINCERE NON È L’UNICA COSA CHE CONTA!!!
Essere interista significa vincere nel rispetto dell’avversario, accettare la sconfitta, le sentenze e non cercare alibi.
Il nostro messaggio e augurio è pertanto quello che mister Conte e con lui anche Marotta, si affidino a Lele Oriali e a Zanetti ed assimilino presto lo spirito di fratellanza che sta al centro dell’essere Inter e che non deve aver nulla a che vedere coi risultati sportivi.
Si può vincere e si può perdere ma la dignità non deve mai venire meno; gli isterismi e le frustrazioni bianconere le seppellisca a torino. Noi siamo l’Inter e camminiamo sempre a testa alta.
Noi non abbiamo e non vogliamo avere scheletri nell’armadio, non vantiamo titoli che ci son stati tolti per i nostri comportamenti illeciti; noi rispettiamo le sentenze e non facciamo uso della “memoria” per raccogliere consensi con ipocrisia.
Noi siam quelli che hanno avuto la signorilità di applaudire l’ingresso in campo del Milan dopo la conquista del mondiale, noi siam quelli che non hanno abbandonato i propri giocatori vittime di gravi malattie anche dopo che hanno lasciato la società, noi siamo quelli che ricordano i propri eroi ispirandosi ai loro valori non ai loro successi.
Essere interista significa rispettarne la storia, la tradizione sportiva, la sua gente e soprattutto la città che rappresenta sempre con Onore.
Buon lavoro mister Conte con l’augurio di dimostrarci presto di esser all’altezza dell’Inter perché ...
NOI NON SIAMO LA JUVE

Mentana: "Comunicato allucinante, parla di morale chi si macchia di reati"

A tirare le orecchie agli ultras nerazzurri e a difendere Antonio Conte e la scelta delle società di ingaggiarlo affidandogli la panchina, ci ha pensato Enrico Mentana – direttore del Tg La7 e grande tifoso nerazzurro – che sulla propria pagina Facebook ha risposto per le rime alla Curva Nord...
Ho appena letto un farneticante comunicato della 'curva nord' dell'Inter sull'arrivo del nuovo tecnico Conte. Oltre al resto - già di per sé allucinante- c'è una lunga tirata sui trascorsi giudiziari di Conte. Scritta da chi si è macchiato di reati sportivi e penali a ogni stagione, e pochi mesi fa ha orchestrato l'agguato contro i tifosi avversari prima di Inter-Napoli, e ne ha fatte di cotte e di crude, anche con cori indegni nei confronti di chiunque, giocatore nerazzurro o di altre squadre, non gli andasse a genio o non gli avesse baciato la pantofola. La gran parte dei gruppi ultras è così, ma del "mal comune" non so che farmene, e spero che la società e tutta la Lega di Serie A intraprendano una volta per tutte un'operazione di liberazione degli stadi, senza paura"
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità