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Calciomercato: Juventus, vendere Ronaldo conviene? Perché sì e perché no

Carlo Filippo Vardelli

Aggiornato 23/03/2021 alle 00:05 GMT+1

Il passaggio del fenomeno portoghese al PSG è tutto tranne che utopia secondo le parole di Leonardo, direttore sportivo dei parigini. Alla Juventus, data la pressione francese, cosa converrebbe fare? Privarsi del portoghese e raccimolare denaro, o portarlo a fine contratto e godersi anche il quarto anno di CR7? Riflettiamoci.

JUVENTUS, VENDERE RONALDO CONVIENE? PERCHÉ SÌ E PERCHÉ NO

Credit Foto Eurosport

Cristiano accostato al PSG? Del tutto normale. Facciamo parte di quella cerchia ristretta di club che potrebbero permetterselo. Anche se la situazione è complicata per tutti, il mercato è una questione di opportunità, al di là della programmazione. A volte succedono cose straordinarie (Leonardo, PSG).
Se stessimo parlando di un 35enne qualsiasi, questi discorsi finirebbero in un amen. Ma siccome stiamo parlando del miglior 35enne al mondo, occorre farsi più seri. L’oggetto di questo discutere è Cristiano Ronaldo dos Santos Aveiro, giocatore di calcio nato a Madeira che in carriera ha praticamente vinto tutto. Oggi è un calciatore della Juventus, ma presto o tardi potrebbe cambiare maglia. La direzione più gettonata, dopo Torino, sembra quella francese. Più precisamente Parigi. Capitale che negli ultimi anni ha fatto innamorare tanti giocatori. Da Ibra e Thiago Silva a Mbappe e Neymar. Senza contare Di Maria, Icardi, Marquinhos, Navas, Draxler e Cavani, e gli Florenzi, Kean, Buffon, Verratti e Sirigu.
Insomma, Parigi attrae. Attraggono i soldi di Nasser Al-Khelaifi, attrae il livello altissimo della squadra, attrae la possibilità di affermarsi in Champions e la pseudo-tranquillità del campionato domestico. Ecco, l’ultimo di questa lista di giocatori, di cui sicuramente abbiamo lasciato indietro qualcuno, potrebbe essere proprio CR7. L’asso di Funchal è nelle mire dei parigini da tempo, e proprio l’estate del 2021 potrebbe essere lo spot giusto per portare il portoghese in un nuovo campionato: la Ligue1. Leonardo ha fatto capire che se il qatariota dice sì, i soldi ci sono.

Perché tenerlo?

Nonostante 35 anni suonati, Cristiano Ronaldo è ancora oggi uno dei primi 2-3 giocatori al mondo. Chi dice il contrario, è in malafede. Ed i numeri sono qui apposta. Nei due anni da juventino, il portoghese, è stato in grado di mettere insieme numeri di altissimo livello, sui livelli di Manchester e di alcune stagioni madridiste. Le stagioni da 50 e passa gol sono inarrivabili, ma per andare sopra 35 c’è ancora tanto spazio. L’anno scorso sono stati 37 (nazionali escluse), mentre quest’anno sono già 6 in 5 partite
Il secondo motivo è orizzontale al primo. Ovvero, il plus che riesce a dare alla squadra. Giocare con Cristiano significa partire quasi sempre 1-0, sia in campionato che in Champions. Basti pensare alla campagna europea del 2019 dove, praticamente da solo, ha trascinato una squadra in evidente difficoltà a soli 45’ dalle semifinali. Oppure alla doppietta rifilata al Lione l’anno scorso, o ai gol che sta facendo quest’anno. Lui c’è sempre. Indipendentemente da tutto.
La terza ragione è ancora di campo. Cristiano Ronaldo, in due anni all’ombra della Mole, si è visto allenare da due tecnici completamente diversi. Quasi gli antipodi. Nonostante la toscanità comune, tra Maurizio Sarri e Massimiliano Allegri c’è un abisso calcistico. Due filosofie opposte che a distanza ravvicinata hanno creato scompensi all’universo Juve. E se a tutto ciò aggiungiamo anche un rinnovamento a livello societario (l’addio di Marotta), si fa presto a pensare che l’arrivo di Ronaldo sia coinciso con il peggior periodo della Juve di Andrea Agnelli.
La quarta, ed ultima, è la più diretta: vendere Ronaldo significherebbe dire, a tutto il mondo, che l’esperimento è fallito.Agnelli se lo può concedere?
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Agnelli: "L'obiettivo è vincere sempre, anche la Champions"

Perché venderlo?

Dal punto di vista economico, affrontare l'estate del 2021 cedendo Cristiano Ronaldo sarebbe il modo migliore per rientrare da una parte dell’investimento e concedere alla società una pianificazione più tranquilla. Poi, analizzando velocemente, la squadra torinese non è propriamente la favorita in UCL, e per quanto le dinamiche da qui a marzo possano cambiare, la batosta contro il Barcellona ha specificato che rispetto all’elite europea - a cui il Barça appartiene per il rotto della cuffia – manca ancora tanto.
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Cristiano Ronaldo

Credit Foto Getty Images

Ultimo, ma non meno importante, è il futuro. Cedere Ronaldo vorrebbe dire perdere un valore inestimabile, ma quanto gioverebbe alla tranquillità di una società che per ora sta correndo con una macchina veloce la metà delle altre? È una domanda provocatoria, ma lecita. "Scaricarlo" nel 2021 vorrebbe dire guadagnare dalla cessione e, al tempo stesso, risparmiare un anno di stipendio da dirottare, magari, verso Paulo Dybala. Messa giù così è molto astratta, però è indubbio che il risparmio sarebbe concreto. Se il PSG insiste tanto, sarebbe giusto ragionare molto attentamente su queste richieste.
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Juventus, Cristiano Ronaldo: 39 trofei in 35 anni, i titoli del fenomeno

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